Mio padre è morto il 24/05 per un arresto cardiaco dovuto ad ipokaliemia

Aveva quel giorno l'holter ECG 24 ore proprio perché aveva avuto una sincope mentre faceva fisioterapia.
Era reduce dal covud e non camminava.
Dopo la sincope abbiamo chiamato un cardiologo che ci ha dato esami del sangue visto che lui a causa di un adenoma surrenalico aveva queste carenze di potassio.
Il giorno che è morto pochi minuti prima ci erano arrivate le analisi e mio padre si trovava con 1.8 di potassio, mai avuto così basso.
Dopo pochi minuti mi ha detto che aveva avuto un forte giramento di testa e poi ha perso conoscenza.
Quando ieri ho ritirato l'holter abbiamo avuto la diagnosi.
Una tachicardia ventricolare sostenuta che poi si è evoluta in fibrillazione ventricolare.
Mio padre non ha lamentato niente in quei minuti parlava con me tranquillamente perché seguendo l'orario del tracciato quando si è sentito male il cuore si è arrestato subito.
Ora non trovo pace anche perché subito io non ho avvertito più il polso carotideo ho provato per quello che potevo a rianimarlo ma non c'è stato niente da fare, ovviamente nel frattempo avevo chiamato l'ambulanza.
C'era qualcosa che avrei potuto fare e non ho fatto?
Perché se era in tachicardia ventricolare non se n'è accorto?


Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
L'unica cosa utile sarebbe stato avere un defibrillatore automatico a disposizione.
E mi pare strano che lo studio fisioterapico non ne fosse provvisto.

Mi spiace

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
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Salve è successo a casa. Grazie per la risposta