36yo - prima comparsa fibrillazione atriale - familiarità per miocardiopatia ipertrofica e diabete

Buongiorno.
Ho 36anni, 178cm altezza, 94kg peso (nonostante alimentazione non sia eccessiva e basata su cereali integrali, carne bianca e frutta).


Malattie pregresse: Nessuna di rilievo.
Milza leggermente ingrossata da 5 anni (14cm) non connessa a patologie (studio del Niguarda, probabile residuo di mononucleosi a 18 anni); alcuni fenomeni occasionali allergici (orticaria ai polsi) intermittenti gestiti con antistaminico orale.


Familiarita: zio paterno scomparso con IMA a 58 anni; padre scomparso con episodio cardiologico non specificato (prob morte improvvisa) a 64 anni con diagnosi pregressa di cardiomiopatia ipertrofica, diabete tipo 2, malattia renale stadio 2, 2 stent coronarici su stessa coronaria causa restenosi del primo); zio materno 61 anni con cardiomiopatia dilatativa ed AFib

Terapie in corso (prima dell'evento di A-Fib): vaccino cominarty completato con 2a dose il 5 maggio 2021; integratori vitamina D 4000ui/die; uso omega 3 IFOS certified (Viti) con EPA DHA di circa 3mg/die (circa 5. 5mg olio).


DESCRIZIONE EVENTO ACUTO AFib
il 26 maggio 2021, dopo lunga giornata di voli e viaggio e poche ore di sonno, 4 caffe e un bicchiere di vino, intorno alle 2am noto improvvisa tachicardia e irregolarità del battito (percepivo pattern caotico/erratico), misuro bpm con misuratore low cost e noto alternarsi di sbalzi enormi da 80 a 140 in modo irregolare. Mi reco subito in PS, dove inizio ad avere tremori involontari ad arti inferiori e poi al resto del corpo.

Da ECG emerge Fibrillazione Atriale in corso.
Eco completamente regolare (controlli annuali pregressi hanno sempre riportato ecostruttura normale e FE 65%).

Somministrano Corderone 300MG per infusione in 30min.
Cardioversione avviene poco dopo.
In totale AFib durata circa 2 ore.
Prescrivono Propafenone 450mg/die (150mg x 3 una ogni 8 h) come terapia antirecidivante.


DOMANDE
1. Vista la giovane età e la familiarità con miocardiopatia ipertrofica è possibile che la AFib sia un primo segno della stessa prima del futuro sviluppo?

2.
La AFib può esser dovuta allo stile di vita stressato ed al poco sonno o questi sono al massimo triggers e la stessa invece è scritta nel DNA?

3.
Vista l'età molto giovane ed il singolo episodio è preferibile attendere un eventuale secondo o agire in anticipo con studio elettrofisiologico e eventuale ablazione?

4.
Non avendo fattori di rischio ulteriori, esiste un rischio tromboembolico dopo un primo evento?


Vi ringrazio molto per l'aiuto.

Un cordiale saluto a tutti i professionisti.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.6k 3.6k 3
Le rispondo con ordine:


1 - la cardiomiopatia ipertrofica e' congenita, quindi la si ha dalla nascita. Se ha un eco con spessori normali NON ha questa patologia

2 -sicuramente si, lo stress facilita' la f.a. anche in cuori sani (mancanza di sonno, caffe, fumo, farmaci, alcool, droghe....)

3 - nessuna indicazione ad ablazione al momenti

4 - rischio embolico bassissimo


arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Cecchini

la ringrazio molto della pronta risposta al mio quesito. Mi permetto di chiederle in merito ai vari punti un approfondimento per chiarire alcuni dubbi ulteriori, cercando di essere sintetico.

1. Miocardiopatia. Premesso che non vi è manifestazione della malattia ma solo familiarità, la stessa potrebbe presentarsi in età piu avanzata e la AFib esser un segno prodromico connesso alla eventuale fibrosi /modifica del tessuto cardiaco sebbene non vi sia inspessimento delle pareti? [mi rendo conto che è una domanda difficile in assenza di dati strumentali / biopsia del tessuto]

2. Fattori scatenanti FA. Se anche si eliminassero tutti i fattori scatenanti (nel mio caso caffeina e stress/mancanza di sonno visto che uso pochissimo alcool e zero droghe o fumo), la AFib quale alterazione delle cellule che la generano (nelle vene polmonari, nell'atrio o all'esterno dello stesso) immagino rimarrebbe. QUindi la "predisposizione" esiste a prescindere dai fattori sopra esposti se ho ben capito.

3. La ablazione a partire da quando inizia ad esser raccomandata come linea guida? io sul tema ho un approccio interventista/preventivo (nei limiti del buon senso, senza paranoie) al fine di evitare - ove possibile - di vivere per decenni assumendo antiaritmici/betabloccanti e di incorrere in AFib alla guida o durante viaggi esteri frequenti esponendomi anche alle difficoltà che si incontrano in diversi sistemi sanitari, magari meno evoluti di quelli occidentali.

4. Lasciar recidivare la AFib in futuro invece di "stroncarla sul nascere" non potrebbe determinare un aumento stabile del rischio tromboembolico, soprattutto col passare degli anni e la possibilità che qualche fattore di rischio si aggiunga.

grazie mille e colgo l'occasione - anche per chi legge - per complimentarmi per quello che lei ha fatto sul tema defibrillatori. Ho seguito uno dei suoi corsi online e l'ho trovato utile e divertente, nonostante il tema decisamente serio.

Buon lavoro e grazie ancora
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