Malattia diverticolare,indicazioni per operazione

Gentili dottori vi chiedo se alla luce del referto della Colon virtuale,sia opportuno prendere in considerazione un intervento chirurgico in elezione,ho 29 anni faccio una vita sana ma ha spesso fastidi come meteorismo,crampi,borborigmi,alvo alterato,solo nel maggio 2010(quando ho scoperto di avere i diverticoli sono stato ricoverato con i sintomi dii una diverticolite,pcr e ves alterate globuli bianchi aumentati,dolori in tutto l'addome ma soprattutto in fossa iliaca sinistra,ho eseguito rettosigmoidoscopia,clisma opaco,ecotomografia addome,colonscospia in tutti gli esami vengono messi in evidenza dei diverticoli del sigma,nell ottobre 2012 eseguo TC addome e nella voce "reperti colici si legge"L'indagine ha evidenziato la presenza di ispessimento flogistico di un tratto della parete del sigma.interessato da multiple estroflessioni diverticolari,con alcune formazioni linfonodali reattive adiacenti.
Ora vi chiedo che tipo di malattia diverticolare ho?,è normale che i linfonodi circostanti siano reattivi? Sarebbe opportuno vista la mia giovane eta' optare per un intervento chirurgico in elezione?Sarebbe giusto integrare una terapia farmacologica parallela o in sostituzione del normix e di fermenti lattici?(mesalazina?)
Come episodio acuto importante ricordo solo quello legato al ricovero,altre volte(un paio) ho avuto un rialzo di temperatura che non ha mai superato i 38 gradi centigradi,spesso convivo con i fastidi che gia ho elencato prima,anche se ci sono dei periodi che sto bene.Vi ringrazio spero possiate darmi delle precise indicazioni Cordiali saluti attendo una vostra risposta.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, per ciò che riguarda il suo problema, la giovane età non controindica un intervento in elezione anzi lo farebbe consigliare considerando la sua spettanza di vita e le buone condizioni generali per eseguire un'operazione chirurgica. Lei ha una malattia diverticolare che periodicamente si complica in diverticolite. La reazione dei linfonodi circostanti è normale in una situazione infiammatoria. La terapia farmacologica viene decisa dal medico che la segue e l'ha visitata, ma comunque la mesalazina non è il trattamento medico specifico di una diverticolosi già sfociata in diverticolite. Si faccia periodicamente controllare dal suo curante se non è ancora ben motivato, ma se dovesse avere un nuovo episodio di acuzie per il quale necessitasse di ricovero le consiglio di orientarsi per il trattamento chirurgico in un unica soluzione che in elezione potrà essere anche effettuato, se non vi sono controindicazioni, in chirurgia laparoscopica senza stomie intestinali.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
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Dottor Sforza,la ringrazio molto per avermi risposto subito e per essere stato cosi chiaro,io sinceramente ho avuto un solo episodio acuto ed è stato quello del maggio2010(quando sono stato ricoverato) altre volte ho comunque avuto sintomi piu o meno fastidiosi e sinceramente non vorrei arrivare ad un altro episodio importante, quindi ne parlero'con il mio medico curante,sinceramente preferirei cercare di eliminare del tutto il problema.Nonostante un operazione ha sempre una percentuale di rischio,è un intervento molto complesso? potrebbe essere risolutivo per tutta quella serie di sintomi che la malattia diverticolare crea?Sarebbe opportuno cercare dei centri specializzati in chirurgia laparoscopica(sempre se si puo'optare per questa tecnica)è un tipo di intervento che si puo eseguire in qualsiasi ospedale?Scusi le le faccio questa domanda,ma vivendo in Sardegna vorrei capire se c'è la possibilita' che debba partire dall isola,ancora grazie cordiali saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, ritengo che senza uscire dall'Isola, a Sassari, piuttosto che a Cagliari esistano centri all'altezza essendo Centri Universitari, l'intervento dove viene espletato di routine è un intervento mediamente complesso e potrà sicuramente migliorare la sua situazione. Può essere espletato come già le ho detto, in qualsiasi Ospedale attrezzato per queste patologie e dove esista un'esperienza chirurgica consolidata nel trattamento delle patologie colo-rettali.
Cordiali saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

non conosco la realtà sarda, ma come il collega le ha consigliato, basterà cercare informazioni in merito.

purtroppo la chirurgia laparoscopica avanzata, intendendo con questo non la chirurgia solo della colecisti e dell'appendice, non è così diffusa.

questo determina quindi un flusso di pazienti verso quei centri dove viene più spesso eseguita. sarà facile trovare il centro adatto, esiste una sorta di tam tam tra paziente e paziente.

deve trovare informazioni riguardo centri universitari e/o ospedalieri.

come già detto dal collega che mi ha preceduto mi sembra che ci sia l'indicazione proprio per la sua giovane età e le possibilità che avrà in futuro, purtroppo, di sviluppare altre complicanze legate a questa patologia.

ora più che mai visti i progressi tecnologici e tecnici che hanno reso la chirurgia più "gentile" ci si può accostare al trattamento con più fiducia e con la consapevolezza che dopo l'intervento mini invasivo si torna a casa dopo pochi giorni in buona forma ed autosufficienza, potendo riprendere la propria vita lavorativa e di relazione in modo soddisfacente.

le faccio un grosso in bocca al lupo.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Dottor Sforza,Dottor Catani,vi ringrazio con sincerità per le chiare riposte che mi avete fornito,e cerchero' informazioni importanti per la scelta di un centro adatto alla mia problematica,sarebbe per me un sogno poter tornare ad una situazione piu' normale,detto questo volevo chiedervi,potrebbe capitare che perda ancora del tempo,mi spiego meglio cercando nel web,ma dapprima parlando con il gastroenterologo che mi ha seguito durante la colonscopia o adirittura il medico di famiglia, ho la sensazione che questo tema divida ancora un pò l'opinione dei medici,sbaglio?C'è ancora una parte di opinione che spinge il paziente a provare delle terapie mediche mirate prima dell intervento,ho trovato degli studi con a seguito le casistiche di questi ultimi anni,dove l'associazione di Rifaximina e Mesalazina sembrerebbe mandare in remissione la diverticolite;Io sono sempre piu' propenso per l'intervento chirurgico,se tutto andra' bene,che cambiamenti ci saranno a livello intestinale?Insomma la regione sigmoidea(con quella strana curva) che funzionalita' ha?
Grazie ancora per il tempo a me dedicato cordiali saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, le indicazioni riguardo l'intervento le abbiamo già espresse, il sigma non è indispensabile al funzionamento intestinale, anzi se viene rimosso un sigma malato non più recuperabile in maniera conservativa, la sua funzionalità migliorerà.
Saluti.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,capisco che prescindendo dalle rassicurazioni fornite dai Colleghi sul corretto trattamento chirurgico della sua patologia,lei abbia delle remore.Un incidenza di almeno due episodi acuti di diverticolite in paziente giovane e non a rischio,impone la chirurgia.Nella sua situazione attuale la terapia medica e la dieta sono certamente utili ma non la mettono al riparo da ricadute ,quindi occorrono altri elementi per definire la condizione di rischio.Una colonscopia che valuti estensione e numero dei diverticoli,ampiezza dei colletti,elasticità ed eventuale substenosi(restringi memento)del tratto diverticolare,stato della mucosa etc..potrebbe chiarire la necessità o meno di una decisione chirurgica anche in pieno benessere.
Saluti e in bocca al lupo.

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

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Utente
Utente
Grazie infinite per le indicazioni preziose a me fornite,ora spero di risolvere questo problema nel piu' breve tempo possibile,sono quasi 3 anni in questa situazione e spero vada tutto bene,se certe domande vi fossero sembrate "inopportune" vi chiedo scusa ma il mio intento era solo quello di cogliere piu informazioni possibili.
Cordiali saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, non c'è da scusarsi, ma comprenderà che ad alcune domande su nominativi di colleghi o centri di riferimento chirurgici non possiamo rispondere, perchè non sarebbe corretto anche se in buona fede.
Saluti ed Auguri.
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Utente
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Gentilissimi dottori,eccomi qui dopo circa 40 giorni,grazie al vostro consulto mi sono mobilitato per capire qualcosa di piu',ho preso appuntamento con un chirurgo il quale guardando con me la tac mi ha detto che secondo lui l'intervento chirurgico è indicato a causa di questo ispessimento di una parte della parete del sigma,sostiene che i farmaci ormai non servono a niente se non a limitare in parte qualche fastidio,ad Aprile quindi eseguiro una resezione sigmoidea per via laparoscopica,ha aggiunto che nonostante sia sempre un intervento di chirurgia complessa,nel centro dove sono andato è quasi routine,rassicurandomi e proponendomi'l'intervento-ricovero fast track,ripeto che tutto questo mi ha abbastanza rasserenato se non fosse che ho letto sulla rete che ogni intervento dell addome ha un alta percentuale di rischio aderenze,chiedo a voi esperti se è normale che questo mi demoralizzi visto che sto cercando di uscire da questa situazione,ma ora ho il timore che questo intervento potrebbe comunque non essere risolutivo come speravo,grazie cordiali saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, un intervento espletato in laparoscopia ha una percentuale minore di cagionare aderenze se è stato eseguito a regola d'arte, sul risolvere il suo problema ritengo di si, in quanto i disturbi maggiori sono dovuti al tratto di colon dove maggiore è la concentrazione dei diverticoli ed esiste appunto un ispessimento della parete che può essere foriero nel tempo di ulteriori complicanze. E' possibile che dopo l'intervento, degli altri diverticoli distribuiti sul colon rimanente, non ovviamente asportati, possano far sentire la loro presenza, ma raramente costituiscono un rischio di complicanze, per cui si richieda un ulteriore trattamento chirurgico.
Condividendo la sua decisione, la saluto.
In bocca al lupo.
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dopo
Utente
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Dottor Sforza la ringrazio per avermi risposto subito e per il chiarimento,con la "chiaccherata" di un mese fa sono riuscito in sostanza a fare il passo decisivo,
informandomi in un centro specializzato per anche questo tipo di problematiche,nella sfortuna sembrerebbe che tutti i diverticoli siano circoscritti nell'area da resecare e che il restante colon sia privo di queste sacchette,ma proprio in quel punto ci sia un ispessimento importante che a lungo andare potrebbe creare problemi seri,per questo non ho avuto dubbi sulla decisione dell operazione, leggere pero' testimonianze di persone che anche a distanza di anni dall intervento hanno problemi con queste aderenze,dovendo in certi casi(ostruzioni intestinali)ricorrere alla chirurgia,mi ha fatto pensare se stavo facendo la cosa giusta;poi so benissimo che ogni intervento è una storia a se,adesso sono piu' positivo e le chiedo se pensa che seguire il protocollo fast track possa essere un punto a sfavore proprio per le possibile complicanze menzionate,se tutto andasse per il verso giusto il fatto di riprendere coscienza del proprio corpo in maniera piu rapida,alimentarsi sia prima che dopo l'intervento in maniera meno traumatica,non utilizzare la morfina in anestesia(cercando quindi di far muovere l'intestino il prima possibile)tutte queste misure potrebbero prevenire la formazione delle aderenzee di altre complicanze?
Scusi ancora per il disturbo, cordiali saluti.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,esistono parametri ben precisi per inserire il paziente in un programma fast-track di chirurgia colorettale.Pertanto se i colleghi ritengono che una simile procedura e' proponibile nel suo caso,certamente l'intervento in laparoscopia(meno traumatizzante della chirurgia open),la ripresa piu'rapida di canalizzazione,alimentazione e mobilizzazione(per assenza di sondino naso gastrico e drenaggi)sono elementi che consentono di affrontare l'intervento con maggiore serenità .Le possibili complicanze postoperatorie esistono ma non necessariamente devono verificarsi.
Meglio sottoporsi ad un intervento di elezione(programmato)piuttosto che d'urgenza.
Saluti e in bocca al lupo.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, si affidi al chirurgo che l'ha rassicurata sul buon esito dell'intervento, le complicanze speriamo che non ci siano, la fast-tract può essere un programma condivisibile, ma non azzera le complicanze che sono comunque sempre possibili e in Centri all'altezza come ritengo sia quello al quale si è rivolto, risolvibili.
Saluti.