Paura per reflusso

Gentili dottori,
Sono ormai 4 giorni da quando ho interrotto il lansoprazolo 30 mg, come mi hanno detto di fare i due gastroenterologi che ho consultato, che assumevo in maniera cronica dal 2014, dopo la mia gastroscopia che evidenziava erosioni superficiali nel terzo medio dello stomaco. Da quel momento mi sono "autodiagnosticato" la malattia da reflusso gastroesofageo, assumevo il gastroprotettore ogni qual volte sentivo una condizione di poco beneresse o feci scure pensando che potesse derivare da sanguinamento di ulcere. Da fine marzo però sotto esami universitari la condizione era diventata più cupa dalla comparsa di mal di gola che nonostante assumevo il gastroprotettore non passava. Non ho gonfiore dopo mangiato, Non sento rigurgito acido risale nell'esofago, non sento bruciore di stomaco non ho difficoltà a deglutire. I miei sintomi sono piccoli crampi a circa 5 cm in basso dalla "bocca dello stomaco" , dolori toracici diffuso quando tossisco oppure sono in iperventilazione, eruttazioni, e questo bruciore di gola da fine marzo. Il gastroenterologo che mi ha visitato dice che i dolori non provengono dallo stomaco ma dell'intestino e che la mia sintomatologia non è riconducibile a reflusso gastroesofageo, la seconda gastroenterolga mi ha detto che non avendo i sintomi tipici come rigurgido o bruciore esclude la diagnosi di reflusso, ho fatto vedere la gola che dice essere una faringite ma non creata da reflusso, in quanto i sintomi atipici in assenza di sintomi tipici non può essere. Sono andato prima del consulto da un otorino che mi ha visitato la gola dicendo essere una faringite follicolare, mi ha visto con lo specchietto in gola dicendo che ha visto anche un po di reflusso. I due gastroenterologi hanno affermato che non ha Valenza vedere le aritenoidi perché gli otorini vedono su tutti i reflussi. Il mio medico di casa dice che la colpa è del mio stato d animo. La sera assumo una bustina di gaviscon e non ho problemi a dormire seppur dormo con due cuscini, e al risveglio la gola sembra non fare male. Ho fatto esami celiachia, ricerca igg hp, anticellule parietali gastriche, rx torace non evidenza ernia iatale, nel 2014 gastroscopia nasale con esofago normale, cardias in sede , 2 erosioni superficiale corpo stomaco , che il medico attribui a lezione da fans seppur c'era un periodo dove mi svegliavo sempre con il mal di testa assumevo ogni giorno fans è vero ma non in prossimità della gastroscopia, forse 2/3 mesi prima. Oggi mi sono recato dall'infettivologo del policlinico umberto 1 ,che guardando la gola ha visto la necessità di prendere l antibiotico.
Adesso mi sento davvero molto instabile di umore, ansia, Paura di avere una malattia cronica, Paura di avere malformazioni anatomiche permanenti che mi porta ad avere reflussi. Se fossero i sintomi mascherati dal ipp il gastroenterolo non avrebbe notato i sintomi quindi forse per questo hanno detto non hai reflusso? E perché questi dolori diffusi ? Perché la gola? Se fosse vero dovrei averlo dal 2014 episodi così ma non sono mai successo. Ho davvero tanta PAURA. Cosa potrei avere ? Grazie
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Dr. Francesco Caruso Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo oncologo 84 3 2
Salve,

da quel che ho potuto leggere, ciò che mi viene da dirle è che la persona più onesta con lei è stata il suo medico di famiglia ("Il mio medico di casa dice che la colpa è del mio stato d animo").

Il sistema gastroenterologico è quello più innervato dopo, appunto, il sistema nervoso. Questioni irrisolte, stati d'animo particolari, sindromi ansiose possono scaricarsi sul sistema digerente creando tutta una serie di sintomi che giustamente lei riferisce come digestive, ma che in realtà hanno un'altra origine.

Reflusso gastroesofageo sine causa, epigastralgie ricorrenti di ndd, colon irritabile, dolori addominali che la costringono a scappare in bagno di fronte a situazioni sociali, etc sono le manifestazioni più frequentemente associate con problemi dell'umore, che spesso ne sono causa. A volte si manifesta una di queste, a volte tutte: è molto soggettiva come cosa.

Mi sembra che in questi 4 anni lei abbia percorso tutte le strade mediche, senza grande successo. Le consiglio di percorrere una strada diversa, parallela e non esclusiva, cercando di capire se possa esserci una causa psicologica ai suoi problemi.

La conclusione del suo post ("Adesso mi sento davvero molto instabile di umore, ansia, Paura di avere una malattia cronica, Paura di avere malformazioni anatomiche permanenti che mi porta ad avere reflussi") è abbastanza suggestiva.

Cordialità ed in bocca al lupo.

Dr. Francesco Caruso
Responsabile Medico Chirurgia Mininvasiva, coloproctologica e Bariatrica
Villa Aurora Hospital - Reggio Calabria

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dopo
Utente
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Grazie per la sua risposta dottore
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dopo
Utente
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Gentile dott. Caruso,
Colgo l'occasione per porle ulteriore domande. Si conosce ancora in parte la fisiopatologia del reflusso, in primis si accusa la presenza di ernia iatale, poi viene alleviata la colpa dicendo che anche chi ha ernia iatale può non soffrire di reflusso acido, poi si concentra sul cardias ipotonico (cause sconosciute che a mio avviso la medicina del 2018 le cause sconosciute sono abbastanza inquitanti), rilasciamento transitori del cardis supposti in base a cosa?! Cardias in sede che può succedere anche che nonostante sia subcontinente si apre così a caso. Rallentato svuotamento gastrico, alimentazione come se un alimento possa modificare la neuroanatomia in maniera persistente. Infine le laringiti è faringite senza sintomi esofagei ma non si spiega come l'acido percorra circa 26/27 cm senza creare danno nel suo passaggio, essendo erosivo. Alcuni ipotizzano effetto superliquidador fino in gola cosa strana perché l'esofago non è un tubo rigido ma presenta numerosi restringimenti. Infine gli otorini che vedono edema laringeo è dicono tipico del reflusso,i gastroenterologi che dicono "ma voi vedete reflusso ovunque ma non e di vostra pertinenza " gli otorini dicono "non è così perché esistono forme che causano quello è si vede bene", alcuni danno colpa alla pepsina dicendo che non dipende dell'acido ma dalla pepsina è quindi non trova giovamento IPP ma la pepsina dopo un certo ph non si attiva. Mi sembra che sia abbastanza superficiale questa gestione, lei cosa ne pensa?

Grazie
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