Rinoplastica:

Egregi Dottori di Medicitalia,
sono un ragazzo di 23 anni, e 3 anni fa ho subito un intervento di rinosettoplastica. A seguito dell’intervento è rimasto un “vuoto” centrale, ampio circa mezzo centimetro, sul dorso del naso. Il chirurgo che mi ha operato ha detto di non preoccuparmi, ed io così ho fatto. Se non che, l’altro giorno sono stato da un altro Chirurgo plastico per altre ragioni non concernenti il naso, e per curiosità gli ho parlato di questo mio problema post rinoplastica, chiedendogli cosa fosse quella specie di buco al centro del dorso del naso. Dopo aver toccato il naso, tale Chirurgo mi ha detto che si tratta di un grave errore effettuato da chi mia ha operato, e precisamente di un cosiddetto “tetto aperto”, ovvero di un mal riposizionamento delle ossa che formano il dorso del naso, le quali ossa non sono adagiate l’una all’altra. Sempre secondo tale Chirurgo, il problema del “tetto aperto” è piuttosto serio, e necessita di un intervento correttivo di rinoplastica secondaria. Dopo essermi sentito dire queste parole, sono caduto nel panico più totale: infatti io non ho alcuna intenzione di sottopormi nuovamente ad uno stressantissimo e costoso intervento chirurgico! Fra l’altro, allo stato attuale, non ritengo di avere motivi né estetici né funzionali per sottopormi all’intervento. L’unico piccolo problema è rappresentato dal fatto che non respiro alla perfezione con una narice, ma ciò non mi crea grosso fastidio. Per questo vi chiedo: è veramente indispensabile che io mi sottoponga ad una rinoplastica secondaria? O posso tranquillamente convivere con questo benedetto “tetto aperto”? Potrei avere problemi in futuro?
Spero tanto che possiate tranquillizzarmi!
[#1]
Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 63 47
gentile utente,
il primo passo è un chiarimento con il chirurgo che l'ha operata raccontandogli i suoi dubbi.
Ovviamente non si riesce a dare indicazioni precise senza una valutazione diretta della situazione clinica
In più se "non ritiene di avere motivi né estetici né funzionali per sottoporsi all’intervento" io suppongo che il problema sia minimo.
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

[#2]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile utente,
a parte il fatto che il "tetto aperto" potrebbe essere il risultato di una complicanza dell'osteotomia e non necessariamente un "grave errore" del chirurgo, anch'io ritengo che se lei ha convissuto bene fino ad ora con questo problema estetico continui pure così.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
Vi ringrazio di gran cuore per avermi tranquillizzato!
Mi permetto di porVi un'ultima domanda: il fatto che le due ossa nasali non sono perfettamente adese lungo il loro margine superiore, ovvero la presenza del più volte citato "tetto aperto", rende la struttura del mio naso più fragile, e quindi a rischio di "crollo" in caso di insulti meccanici (come ad esempio una pallonata)?
Vi ringrazio infinitamente per la vostra eventuale risposta a questo mio ulteriore quesito.
[#4]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
A distanza di tre anni la piramide nasale è sicuramente stabilizzata.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
[#5]
Dr. Carlo Grassi Chirurgo plastico 297 11 8
Le confermo quanto detto dai miei colleghi. di per sè il fatto che esista uno spazio tra le ossa nasali con comporta alcun disturbo funzionale. il fatto che ci sia una evidenza estetica di questa separazione significa che essa è minima e priva di significato. stia quindi tranquillo.

Carlo Grassi
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.rinoplasticaoggi.it

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