Trombosi emorroidaria

Buon giorno,

Ieri al pronto soccorso mi è stata fatta un'incisione per far uscire il sangue da un emorroide trombizzata esterna. Esame obiettivo: modesta trombosi emorroidaria
Vorrei sapere, in caso di assenza di dolore, quando posso riprendere un'attività
moderata in piscina. Vorrei inoltre sapere, dato che ci sono dei pareri contrastanti su questo, se è indicato uso dell'acqua tiepida o fredda.

Grazie mille
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
In assenza di dolore penso che tra 6 - 7 gg al massimo possa fare il bagno in piscina. L'utilizzo di acqua tiepido-calda consente di ridurre l'ipertono e cioè l'eccessiva contrazione dello sfintere interno consentendo di migliorare la congestione emorroidaria. Cordiali saluti!

Dr. Vincenzo Adamo

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Utente
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Grazie mille per la risposta. In effetti avevo dei dubbi riguardo alla temperatura dell'acqua dato che al pronto soccorso mi avevano detto di usare l'acqua fredda ma in passato il proctologo mi consigliava quella tiepida.
Gentile dottore,
colgo l'occasione per chiederLe un consulto in generale sulla mia situazione in quanto sono molto demoralizzata.
Un mese fa sono stata sottoposta all'intervento Thd per emorroidi di 3 grado, in più mi è stata rimossa una voluminosa marisca.Il postoperatorio
è stato molto doloroso, ho dovuto ricorrere all'uso di oppiacei per il dolore
che però mi hanno causato ritenzione urinaria.Sono comunque sempre andata in bagno regolarmente. Purtroppo ho avuto delle complicazioni
in quanto mi si è formato un enorme trombo che mi ha causato fortissimi
dolori durante e dopo le evacuazioni e mi impediva di stare in piedi o stare seduta. Il 19/07 mi sono recata al pronto soccorso dove mi è stata praticata una microincisione a questa emorroide esterna trombosata con fuoriuscita di coaguli e sangue. Successivamente ho avuto ancora parecchio dolore e ho dovuto assumere il toradol. Per diverso tempo ho perso del muco e del siero dall'ano. Ho seguito la terapia prescritta contro la trombosi con PRISMA 50 1 compressa al di e semicupi con anonet. Malgrado la terapia mi si è formato un altro trombo, dall'altra parte, più piccolo e meno dolorante per fortuna, ma non riesco a capire la sua comparsa visto che prendevo l'antitrombotico. Domenica mi hanno fatto un'incisione al pronto soccorso con abbondante uscita di sangue da questo trombo. Mi è stato però detto che a quanto pare dovrò rioperarmi in quanto dal precedente trombo è rimasta una grande marisca e c'è la possibilità di avere altri trombi, Prisma è stato aumentato a 2 compresse al di.. Sono molto triste perché ho passato un mese da inferno e non riesco a capire il perché di questa trombosi e non voglio rioperarmi e patire altro dolore.Tutti mi dicono che sono stata sfortunata. Vorrei capire se la trombosi si è presentata perché l'intervento è stato eseguito male,forse ora il sangue affluisce maggiormente agli emorroidi esterni? Come mai si è formato un'altro trombo malgrado la terapia? Quali possono essere le cause di questa trombosi dato che non mi sforzo fisicamente e vado regolarmente in bagno senza problemi di stitichezza. E poi se mi faccio rimuovere questa grande marisca chi mi garantisce che non avrò un'altra trombosi e mi si riformerà un'altra marisca che sarà di nuovo da operare e si andrà avanti all'infinito? Pensavo di risolvere un problema ed invece da quando mi sono operata le cose sono peggiorate. Cosa devo fare?
Grazie mille per la risposta.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Se il suo prolasso emorroidario è stato classificato di terzo grado , quindi delle emorroidi che prolassano ma che rientrano manualmente, probabilmente sarebbe consigliabile eseguire un intervento di prolassectomia vera e propria con la tecnica di Longo.
Per quanto riguarda le marische, in genere, se sono voluminose e se il paziente lo richiede poichè possono essere causa di difficoltà igieniche allora vanno asportate senza alcun problema. Comunque sono valutazioni che possono essere fatte dopo un esame clinico e cioè da suo proctologo di fiudcia.Cordiali saluti!!!
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Grazie mille per la risposta.
Mi sorgono però dei dubbi, non riesco a capire dato che da quello che sapevo l'intervento thd e quello di longo coinvolge soltanto le emorroidi interne, anche se prolassate all'esterno mentre da quello che ho capito la trombosi nel mio caso riguarda gli emorroidi esterne cioè quelle nella zona sottocutanea del margine anale.Mi sento piuttosto confusa e da quello che mi scrive mi sembra che l'intervento che ho appena fatto non è riuscito dato che mi suggerisce di sottopormi all'operazione di prolassectomia secondo Longo.Nel referto del pronto soccorso si parla di emorroidi esterne trombizzate e di trombosi emorroidaria su gavocciolo
residuo. In attesa della visita può chiarirmi le idee in merito, per favore?
Sa dirmi anche qualcosa in più sulle possibili cause di questa trombosi
e sul fatto che malgrado usi un antitrombico si sia presentata lo stesso?

Grazie mille e Cordiali saluti !
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
L'intervento di Longo si sul fatto che le emorroidi prolassano in quanto ciò è causato da un prolasso della parete rettale sovrastante. Infatti l'intervento di Longo mira a riposizionare le emorroidi all'interno del canale anale mediante l'asportazione di un cilindro di tessuto al di sopra delle emorroidi stesse. Immagini di avere una tenda troppo lunga ed anzichè tagliarla da sotto lei la taglia in alto e la riattacca al bastone. L'intervento THD si basa sulla tecnica di legatura della arteriole emorroidarie quindi riducendo l'iparafflusso di sangue alle emorroidi che cosi' si "sgonfiano" e che grazie a questo punto che viene dato vengono risospese . Talvolta il deflusso del sangue dal plesso emorroidario , soprattutto dopo un intervento del genere , può avere qualche piccolo problema di deflusso determinando la trombosi emorroidaria.
Ovviamente come sempre dico nei miei consulti è importante che venga fatta una valutazione clinica del paziente , ed in questo caso chi meglio del suo proctologo di fiducia.
Cordiali saluti.
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Grazie tante per la risposta, dottore.

Cordiali saluti!

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