Forte gonfiore intestinale

Scrivo a quest'ora, reduce da una cena con amici che ho dovuto abbandonare con imprevisto anticipo a causa di un forte gonfiore intestinale accompagnato da numerosi borborigmi a seguito dell'impossibilità di espellere aria (data la situazione). Anche potendo usare il bagno, si trattava di fare troppi "rumori" e la situazione non era proprio sostenibile.

Mi capita di soffrire di colon irritabile quando devo affrontare situazioni lavorative complesse o incontrare gente che non conosco bene. In questi casi tendo a mangiare cibi leggeri e in quantità moderate in modo da non affaticare il mio intestino e non avere diarrea (solitamente 1 scarica) o gonfiori fastidiosi. Questa sera però si trattava di una tranquilla cena con amici e proprio per questo a pranzo ho mangiato un panino con pollo per strada e a casa un abbondante piatto di spaghetti (150 gr) con abbondante rucola bollita (150 gr) e pomodorini pachino piccoli cotti (una decina). Non so se questo cibo (elevata ingestione di carboidrati) o il pomeriggio continuamente in giro ha determinato un eccesso di produzione di aria che ho potuto constatare già prima di arrivare a casa dei miei amici per cenare.Ovviamente ero anche in ansia per il timore che l'aria nell'intestino potesse aumentare fino a diventare ingestibile, come è poi successo.

Già mi trovo costretta a mangiare con attenzione a pranzo quando devo affrontare impegni di lavoro (riso, patate, pane, parmigiano, mele pere), concedendomi formaggi, dolci e altre cose più pesanti solo la sera. Ora non so se pure nei giorni liberi o di svago devo prestare costante attenzione alla mia alimentazione per un problema che non dipende quasi per nulla dal cibo ma dalla mia tensione che non sembra favorire la mia digestione.

Mi sento parecchio frustrata per il fatto che non si riesce a trovare una soluzione a questo problema del gonfiore intestinale, spesso accompagnato da feci molli al mattino (1 sola volta). Questa sera ho preso il simeticone (250 mg) e domani credo di fare lo stesso (125 mg per volta). Ma ci sarà qualche farmaco, qualche precauzione, insomma qualcosa che possa aiutarmi a vivere una vita più normale senza dovere temere che il mio intestino possa rovinarmi le mie giornate? Sono stanca di dovere avere una alimentazione così "anormale" pur essendo in grado di mangiare tutto. Quando sono rilassata sono libera di mangiare ciò che voglio senza alcun problema. Questo mio problema dell'intestino gonfio mi sembra davvero un labirinto.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Ha pienamente ragione. Il disturbo é invalidante. Ne parli comunque con un gastroenterologo per cercare un rimedio che, reputo, si possa trovare (farmaci, integratori, esclusione di eventuali intolleranze, correzione della flora batterica, ecc.).

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie per la sua risposta. Le vorrei chiedere qualche approfondimento e quindi mi permetto di porle delle domande dirette. Prima però aggiungo che ho parlato del mio problema con il medico generico che ha considerato l'ansia e la tensione emotiva le uniche cause e mi ha detto di prendere al bisogno simeticone e un farmaco che si chiama spasmo-canulase e che contiene amilasi, lipasi, proteasi, dimeticone, deidrocolato di sodio, pepsina. Il tutto è stato inquadrato come colon irritabile. Non soffro di specifiche intollerante alimentari. Ecco le mie domande:

1) Il tipo di disturbo che provo è abbastanza comune oppure solo a poche persone capitano questi episodi invalidanti?

2) Se vado dal gastroenterolo, lei crede che mi sottoporrà ad esami invasi o basterà una semplice visita a cui seguirà un primo intervento terapeutico per verificare l'efficacia?

3) Quanto in questi casi può giocare l'aspetto psicologico e in particolare la tensione?

4) Ritiene che la terapia prescritta dal mio medico di base debba essere verificata e rivista da uno specialista oppure può considerarsi tuttora valida?

5) Il medico generico non aveva considerato opportuna la visita specialistica dato che non ha sembrato rilevare problemi legati a patologie particolari ma solo colon irritabile. Se così fosse e se io volessi comunque fare visita specialistica, lo specialista potrebbe essermi ulteriormente di aiuto? o rischio di complicare la situazione?

Mi scuso per la lunghezza del testo e la ringrazio per l'aiuto che vorrà ancora darmi.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Credo che con l'aiuto dello specialista la soluzione possa essere trovata. L'ansia può giocare un forte ruolo.

Saluti

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