Colite cronica?
Gentili Dottori, sono un ragazzo di 22 anni che da diversi anni soffre di un problema che solo da pochi mesi sembra essere stato diagnosticato.
In sintesi, il mio problema sono una serie di forti mal di pancia che mi portano ad andare ripetutamente in bagno ogni qualvolta io abbia un impegno (soprattutto la mattina).
Dopo circa un anno di terapia cognitivo comportamentale, la mia psicologa mi ha invitato a prendere appuntamento con un gastroenterologo visto che, a suo parere, in me non c'era nulla che faceva intuire un problema legato all'ansia (come la maggior parte dei medici credevano).
Dopo la prima visita gastroenterologica il mio medico mi ha invitato ad iniziare una cura per 20 giorni (Enterolactis plus 1 prima di colazione e Alginor 10 gocce prima di pranzo e cena).
Questa cura non ebbe nessun effetto, dunque feci delle analisi del sangue delle feci e delle urine (non sto ad elencarle visto che erano circa 20), che ebbero tutte un esito negativo, dunque, il mio gastroenterologo, pensando ad una microinfiammazione mi prescrisse il Mesavancol (1200mg) da prendere per oltre due mesi. Ahimè anche questa cura non ebbe alcun effetto, quindi, il mio gastroenterologo mi prescrisse una colonscopia fatta a luglio.
Il resoconto dell'esame istologico dei campioni di intestino rimasti è il seguente: 1,2,3,4,5,6,7 Mucosa del grosso intestino sede di lieve infiltrato infiammatorio linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo associato a follicoli linfoidi e mucifagi della lamina propria. Il quadro morfologico appare quello di una colite cronica focalmente attiva priva di specificità associata ad iperplasia del tessuto linfoide associato alla mucosa.
A seguito di questa "colite cronica", il mio medico mi ha prescritto una nuova terapia antiinfiammatoria per i prossimi 2 mesi con il farmaco Clipper ( 5mg una pastiglia prima di colazione), anche se è da un mese e mezzo che lo assumo e non sembrano esserci risultati positivi.
Mi ha detto che il Clipper è più consigliato per questo tipo di problema e mi ha detto che qualora anche questo farmaco non desse dei risultati positivo bisognerebbe curare l'aspetto psicologico, in quanto, a suo parere, o la sintomatologia è dovuta all'infiammazione organica oppure il mio mal di pancia è un risultato psicosomatico.
Ho descritto il tutto in maniera molto dettagliato e mi scuso per la mia prolissità.
Vorrei dunque chiedervi se questo percorso di cure si può ritenere giusto e se veramente i farmaci antiinfiammatori non fanno alcun effetto, il problema risiede nella mia "testa", quindi andrebbe curato con una terapia cognitivo-comportamentale(che come ho detto ho già fatto per un anno e la psicologa stessa mi ha chiaramente detto che non avrebbe potuto fare niente per me)?
Non so davvero cosa posso fare e spero vivamente di ricevere un consiglio da voi esperti.
Vi ringrazio vivamente per l'attenzione a cui avete sottoposto il mio quesito.
In sintesi, il mio problema sono una serie di forti mal di pancia che mi portano ad andare ripetutamente in bagno ogni qualvolta io abbia un impegno (soprattutto la mattina).
Dopo circa un anno di terapia cognitivo comportamentale, la mia psicologa mi ha invitato a prendere appuntamento con un gastroenterologo visto che, a suo parere, in me non c'era nulla che faceva intuire un problema legato all'ansia (come la maggior parte dei medici credevano).
Dopo la prima visita gastroenterologica il mio medico mi ha invitato ad iniziare una cura per 20 giorni (Enterolactis plus 1 prima di colazione e Alginor 10 gocce prima di pranzo e cena).
Questa cura non ebbe nessun effetto, dunque feci delle analisi del sangue delle feci e delle urine (non sto ad elencarle visto che erano circa 20), che ebbero tutte un esito negativo, dunque, il mio gastroenterologo, pensando ad una microinfiammazione mi prescrisse il Mesavancol (1200mg) da prendere per oltre due mesi. Ahimè anche questa cura non ebbe alcun effetto, quindi, il mio gastroenterologo mi prescrisse una colonscopia fatta a luglio.
Il resoconto dell'esame istologico dei campioni di intestino rimasti è il seguente: 1,2,3,4,5,6,7 Mucosa del grosso intestino sede di lieve infiltrato infiammatorio linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo associato a follicoli linfoidi e mucifagi della lamina propria. Il quadro morfologico appare quello di una colite cronica focalmente attiva priva di specificità associata ad iperplasia del tessuto linfoide associato alla mucosa.
A seguito di questa "colite cronica", il mio medico mi ha prescritto una nuova terapia antiinfiammatoria per i prossimi 2 mesi con il farmaco Clipper ( 5mg una pastiglia prima di colazione), anche se è da un mese e mezzo che lo assumo e non sembrano esserci risultati positivi.
Mi ha detto che il Clipper è più consigliato per questo tipo di problema e mi ha detto che qualora anche questo farmaco non desse dei risultati positivo bisognerebbe curare l'aspetto psicologico, in quanto, a suo parere, o la sintomatologia è dovuta all'infiammazione organica oppure il mio mal di pancia è un risultato psicosomatico.
Ho descritto il tutto in maniera molto dettagliato e mi scuso per la mia prolissità.
Vorrei dunque chiedervi se questo percorso di cure si può ritenere giusto e se veramente i farmaci antiinfiammatori non fanno alcun effetto, il problema risiede nella mia "testa", quindi andrebbe curato con una terapia cognitivo-comportamentale(che come ho detto ho già fatto per un anno e la psicologa stessa mi ha chiaramente detto che non avrebbe potuto fare niente per me)?
Non so davvero cosa posso fare e spero vivamente di ricevere un consiglio da voi esperti.
Vi ringrazio vivamente per l'attenzione a cui avete sottoposto il mio quesito.
[#1]
Purtroppo non posso concordare,
nel senso che il beclometasone per via topica diffonde nell'ileo terminale e nel colon prossimale (soprattutto nel cieco)
e non nell'intero colon.
Il suo sembra un caso di colon irritabile,
non sarebbe male consultare un secondo specialista per una seconda opinione.
Prego
nel senso che il beclometasone per via topica diffonde nell'ileo terminale e nel colon prossimale (soprattutto nel cieco)
e non nell'intero colon.
Il suo sembra un caso di colon irritabile,
non sarebbe male consultare un secondo specialista per una seconda opinione.
Prego
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Quatraro, la ringrazio per la sua risposta.
Non posso esprimermi in merito all'analisi che ha fatto sul principio attivo del farmaco che il suo collega mi ha prescritto, tuttavia, c'è un qualche farmaco che secondo lei si addice più alla mia problematica e che magari potrei suggerire al mio medico curante?
Anche il mio medico all'inizio credeva si trattasse di un caso di colon irritabile, ma una volta appurato tramite analisi che non ho alcuna intolleranza alimentare e, soprattutto, che qualunque tipo di alimento io assuma il problema non si verifica se non nei casi da me sopra indicati, questa diagnosi è stata smentita.
Chiedendo inoltre un consulto ad un altro specialista, solo per quanto riguarda il colon irritabile, quest'ultimo mi disse che la sintomatologia, qual'ora si trattasse di questo disturbo, dovrebbe essere continua questa sintomatologia non dovrebbe presentarsi solamente in determinate circostanze e quasi unicamente al mattino.
Grazie ancora per l'attenzione e buona serata
Non posso esprimermi in merito all'analisi che ha fatto sul principio attivo del farmaco che il suo collega mi ha prescritto, tuttavia, c'è un qualche farmaco che secondo lei si addice più alla mia problematica e che magari potrei suggerire al mio medico curante?
Anche il mio medico all'inizio credeva si trattasse di un caso di colon irritabile, ma una volta appurato tramite analisi che non ho alcuna intolleranza alimentare e, soprattutto, che qualunque tipo di alimento io assuma il problema non si verifica se non nei casi da me sopra indicati, questa diagnosi è stata smentita.
Chiedendo inoltre un consulto ad un altro specialista, solo per quanto riguarda il colon irritabile, quest'ultimo mi disse che la sintomatologia, qual'ora si trattasse di questo disturbo, dovrebbe essere continua questa sintomatologia non dovrebbe presentarsi solamente in determinate circostanze e quasi unicamente al mattino.
Grazie ancora per l'attenzione e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 09/10/2013.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.