Emorroide esterna trombizzata

Salve. Sono un ragazzo di 25 anni ed è da qualche annetto che soffro di emorroide esterna. All'inizio (circa 4-5 anni fa) era piccola e ne soffrivo con una cadenza di una sola volta in un anno, peraltro la curavo(direi con successo) semplicemente con le solite cure farmaceutiche (crema + pillole vasoprotettrici come ad esempio Arvenum). Tuttavia l'estate dell'anno scorso (giugno-luglio 2012) a causa dell'insorgere della colite nervosa (ho fatto anche una visita da un gastroenterologo che mi ha confermato la diagnosi), e che mi portava ad andare in bagno a diarrea anche 4-5 volte al giorno, la zona anale mi si è infiammata al punto tale da farmi riuscire esternamente all'ano l'emorroide che però questa volta era di dimensioni più grandi (per intenderci forse un pò più grande di un'arachide e di colore violaceo) e decisamente molto dolorosa. Provai ad usare la stessa cura fatta negli anni precedenti con successo ma questa volta l'emorroide non accennava a sgonfiarsi. Decisi allora di farmi visitare da un chirurgo generale almeno per capire se si trattasse davvero di un'emorroide e perchè stavolta la solita cura non funzionava. Il chirurgo mi disse che si trattava di una emorroide esterna trombizzata e che avrei dovuto fare una cura a base di iniezioni di Clexane (per una quindicina di giorni, una al giorno) + una schiuma rettale Colifoam per calmare il dolore; se nemmeno questa cura avesse avuto effetto mi disse che dovevo sottopormi ad un intervento chirurgico (non mi specificò quale). La cura, nel giro di una ventina di giorni o poco più fece effetto e l'emorroide sembrò ritirarsi. Il problema è che io comunque ho notato che la zona anale mi è rimasta indebolita, mi si infiamma molto facilmente se solo vado una sola volta a diarrea in 2-3 mesi(e purtroppo è inevitabile che mi capiti, dato che soffro di colite, seppur cerco di tenerla sotto controllo con farmaci e meno stress) e l'emorroide, seppur per il momento non è + ritornata ad essere infiammata terribilmente come in quell'estate, si infiamma un pò, si arrossa e io cerco subito di debellarla con le cure farmacologiche(vasoprotettori) prima che raggiunga stadi dolorosi. Tuttavia non credo che questa storia possa andare ancora avanti così; ora ad esempio sto in uno di quei periodi in cui la zona è un pò infiammata e mi sembra di stare sul filo di un rasoio: dopo ogni evacuazione(anche non diarroica) mi brucia sempre un pochino. Un ulteriore problema (questo + di natura psicologica) è che questa storia dell'emorroide cozza con la mia sessualità, dato che sono omosessuale e a causa di questi "problemi anali" non riesco a vivere serenamente la mia sessualità: ho avuto un solo rapporto anale dopo quell'estate e dopo, nonostante le dovute precauzioni e lubrificazioni, la zona sembrava comunque essere un pò irritata e infiammata...insomma non posso andare avanti così! Volevo chiedere se per voi devo sottopormi ad operazione e se sì quale sia la + indicata, grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Si, io considererei una soluzione chirurgica, anche minima quale ad esempio l' asportazione del singolo gavocciolo. Va pero' prima visitato per un parere definitivo. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio...in effetti intendevo prenotare una visita proctologica al più presto...intanto mi sono aggiornato sulle numerose tecniche chirurgiche per le emorroidi, e devo dirle che il metodo che (almeno da quanto ho letto) risulta essere meno invasivo e doloroso, e che quindi mi ha "spaventato" di meno in quanto non prevede l'asportazione dell'emorroide ma solo un suo riposizionamento in sede, è quello denominato THD...ovviamente non sono un medico e non saprei dire se questa tecnica sia adatta a me...ma le ripeto: il solo pensiero di dover subire un intervento invasivo nell'area anale-rettale inibisce la mia volontà di eliminare una volta per tutte questa mia problematica chirurgicamente. Per di più ho anche letto che il suddetto metodo (THD) è quello più indicato per chi pratica sesso anale, in quanto non procura cicatrici evidenti (interne o esterne) che guarirebbero con non poca difficoltà e in quanto non prevede l'inserimento di nessuna graffetta interna al retto che potrebbe andare a ledere il partner nel momento della penetrazione...graffette che poi so che cadranno da sole ma so anche che la loro caduta richiede mesi e quindi l'astinenza al sesso per un tempo decisamente più lungo. In tutto questo non so nemmeno se nella mia città, Napoli, ci sarebbe qualche proctologo che eventualmente usi questa tecnica mini-invasiva o comunque altre tecniche che siano altrettanto mini-invasive. Vorrei sapere qual è il suo parere riguardo a questo metodo e se sarebbe applicabile al mio specifico caso, ringrazio anticipatamente
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Puo' essere un' opzione da considerare.
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Utente
Utente
Riapro la discussione perchè sono andato a visita da un proctologo ma francamente non ne sono uscito soddisfatto per niente...sembrava che io fossi andato più da un gastroenterologo che da un proctologo. Infatti il dottore si è particolarmente focalizzato sulla mia colite e non sulla mia emorroide e mi ha anche dato una cura per la colite (peraltro inutile, perchè, come detto sopra, io già andai da un gastroenterologo che mi prescrisse una cura adeguata!)...mi ha fatto una rapida visita anale ma ha esordito semplicemente dicendo che, non essendo io in fase acuta di crisi emorroidaria, lui non poteva dire niente sull'emorroide che non vedeva (ma vi garantisco che c'è:basta che vado in bagno ad evacuare che esce da sola per poi rientrare) e mi ha praticamente detto che io devo andare avanti sempre con cure palliative (diciamo quasi a vita) fino a quando non arriverò ad un stadio talmente avanzato dell'emorroide che poi si dovrà solo togliere(lui è un sostenitore della Milligan)...non mi ha ispirato molta fiducia, tanto che non sono nemmeno riuscito a dirgli che a me la zona anale di sicuro interessa più di quanto possa interessare a lui,essendo io omosessuale. Ora francamente non so cosa devo fare: devo aspettare una fase acuta dell'emorroide per vedere di risolvere questo dannato problema? o devo far finta di non avere niente, continuando a sentire questi fastidi anche quando vado in palestra per fare qualche esercizio con i pesi(per cui mi sento che l'emorroide mi esce un pò fuori, dato che avverto un senso di peso nella zona anale)?ditemi voi perchè io al momento non lo so, grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Io sentirei una seconda opinione.Prego.
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