Spasmi involontari dello sfintere

Buongiorno.
Sono una signora di 51 anni in buona salute.

Nonostante una dieta attenta (molta acqua, frutta e verdura tre/quattro volte al giorno, niente caffè o cioccolato) soffro da anni di stitichezza, però non ostinata, che risolvo prendendo ogni quattro o cinque giorni, dopo il pasto serale, un cucchiaino abbondante di Magnesia San Pellegrino sciolta in acqua.
Ho eseguito una colonscopia qualche mese fa perchè, al controllo del sangue occulto nelle feci, un campione su tre era risultato positivo.
L'esame non ha comunque rilevato nulla di anomalo, nemmeno emorroidi: secondo il mio medico, al passaggio delle feci dure e secche le pareti intestinali si erano graffiate, producendo le tracce di sangue ritrovate in uno dei campioni.

Il problema che mi tormenta da qualche tempo, e relativamente al quale chiedo il vostro parere, sono degli spasmi o contrazioni involontarie di quello che credo sia lo sfintere, assolutamente non dolorose ma fastidiosissime.
In pratica, ogni due minuti (ho provato addirittura a cronometrarle) la zona attorno all'ano (ma soprattutto sulla destra) inizia come a contrarsi ed è interessata da spasmi che non riesco a controllare. Il tutto dura circa una decina di secondi, per poi placarsi e ricominciare dopo un paio di minuti.
Questi "movimenti" li avverto distintamente se appoggio un dito nella zona e sono davvero tormentosi, al punto da non farmi dormire di notte.
Ho notato che a volte, ma non sempre, diventano più intensi dopo la defecazione, anche se questa avviene in maniera spontanea e non faticosa.

Il mio medico di famiglia non trova una spiegazione e mi ha suggerito di prendere un ansiolitico (??) che però, com'è naturale, non ha sortito alcun effetto.
Ora vi domando: di cosa potrebbe trattarsi? Come va affrontato il problema?
Vivo davvero un grande disagio, soprattutto perchè come ho detto non riesco a riposare la notte.
Potete darmi un parere, per favore?

Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Partirei da una visita proctologica, il sintomo non è immediatamente interpretabile a distanza. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Una diagnosi richiede sempre una visita comprendente un esame obiettivo, nello specifico una visita proctologica e gli eventuali accertamenti strumentali che lo specialista ritiene necessari dopo la visita.