Emorroidi e interventi chirurgici

Gentili Dottori,
mi trovo a scrivere perché dopo un episodio di gastroenterite a inizio Agosto e un periodo stressante, mi sono uscite delle emorroidi che per circa 10 giorni non erano dolorose.
Non credevo costituissero un problema, perché era la prima volta che mi capitava che si presentassero senza dolore e le stavo affrontando da solo con proctosedyl e 2 cp di daflon al giorno da circa 10 giorni, senza tuttavia notare sostanziali miglioramenti.


Ieri, a distanza di circa 12-16 ore da una sessione sportiva leggera (fatta di pochi piegamenti sulle braccia, degli addominali, qualche squat a corpo libero e un pò di salto con la corda) ho sentito che quei cuscinetti si sono gonfiati e hanno iniziato a fare sempre più male, così poche ore dopo l'inizio del fastidio (ero di turno di notte a lavoro) sono andato in pronto soccorso dove mi hanno applicato luan e mi hanno prescritto:
Fleben1000 per 10 giorni poi fleben 500 per altri 10
Proctolyn 1 volta al giorno di mattina
1 cp di tachipirina al bisogno come antidolorifico

Il PS mi ha fissato una visita chirurgica il 25 Agosto, ma mi sembra un termine inarrivabile.
Mi si spezza il fiato oggi mentre scrivo, non riesco a trovare una posizione comoda.


L'ultima volta che ebbi problemi di emorroidi fu l'anno scorso, a Settembre.
Il proctologo mi disse che secondo lui c'erano emorroidi di secondo o terzo grado (in base al fastidio pensava al terzo grado, per sua esperienza), ma non riusciva a vederle poiché la zona era infiammata e sentivo molto male durante il controllo.

In passato ho avuto manifestazioni del problema più volte l'anno, poiché svolgevo sport.
Ora faccio meno sport, ma sto molto più tempo seduto per studiare e l'incidenza è cambiata.
Tuttavia questa riduzione dell'attività fisica, dovuta alle emorroidi, ha un impatto negativo sulla mia psiche, sia perché mi piace sia perché il lavoro che dovrò andare a fare in futuro, dopo il superamento di un concorso pubblico per vigili del fuoco, prevede un mantenimento fisico costante.


Un intervento chirurgico risolverebbe la mia situazione?
Quali tecniche esistono e si applicano a questi casi?

Sono molto preoccupato delle dimensioni del rigonfiamento, che mi sembra sia grande quasi quanto una falange.
Posso fare qualcosa per sgonfiarlo? Ad esempio semicupi caldi, tiepidi o freddi? Ci sono posizioni che magari possono aiutare?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
Gentile Signore,

la sua lettera mi ha sorpreso in quanto sembrava inizialmente che fosse il primo episodio di fastidio alla regione perianale ma poi ha chiarito che in realtà questo problema se lo trascina da diverso tempo, ha già consultato uno o forse più proctologi forse anche chirurghi che le hanno supposto tra un secondo ed un terzo grado (il passaggio da uno all'altro non è in relazione alla sintomatologia ma al grado di estroflessione dei gavoccioli emorroidari).
Stiamo utilizzando uno strumento che non mi permette di essere preciso. Non mi pare di poterle dare alcun consiglio se non dirle che lo sport non è rilevante ai fini della comparsa e della evoluzione della malattia emorroidaria. Credo che il collega quando l'avrà visitata le avrà accennato cosa si possa mettere in atto per cercare di fare per contrastare l'evolversi della malattia emorroidaria. Solo per farle qualche esempio: cercare di bere molta acqua soprattuto in questo periodo dell'anno, modificare la dieta cercando di assumere verdure cotte crude (cercare quindi di rendere le feci meno solide per ridurre il "trauma" durante la defecazione), restare il meno tempo possibile seduto in bagno, evitare il ponzamento il più possibile etc etc.
Tutto quello che le consiglio è sottoporsi ad un controllo dal suo specialista di riferimento per vedere se sia il caso di mettere mano al problema.
Consideri che l'intervento potrebbe essere risolutivo ma che oltre al trattamento da parte sua dovrà impegnarsi a modificare le sue abitudini di vita per contrastare eventuali recidive.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Catani,
La ringrazio per la risposta. Sì, mi porto dietro questo problema da diversi anni, ma solo con l'ultimo episodio ho iniziato a maturare l'idea di farmene carico e risolverlo permanentemente.
Dopo l'ultima visita, non andai avanti.

Ho legato le recidive allo sport perché negli ultimi casi il disturbo si è presentato o in concomitanza con la seduta di pesistica e corpo libero (esercizi spesso eseguiti con l'addome contratto o con la manovra di valsalva per mantenere il tronco compatto) o a distanza di alcune ore. Dopo una sospensione piuttosto lunga, nell'ultimo anno e mezzo ho osservato una diminuzione delle recidive, però è anche vero che prima di questa pausa mangiavo diversamente: ad esempio seguivo diete con un maggior apporto di proteine e avevo un pò più di problemi durante la defecazione, a onor del vero.

Vorrei riportare un fatto che trovo significativo, ovvero che il dolore, la difficoltà a stare seduto e la sensazione di "pesantezza" è diminuita dopo che oggi sono andato in bagno tre volte senza difficoltà (da ascrivere ai consigli da lei forniti e alla terapia indicata dal PS, probabilmente). Erano circa 3 e/o 4 giorni che non andavo in bagno, ma avevo una costante sensazione di doverci andare. Di solito non evacuo regolarmente tutti i giorni e con facilità (di solito spingo molto, ma non sto molto tempo seduto).
Di contro e' un pò aumentato il bruciore, ma credo sia inevitabile andando in bagno 3 volte in poche ore con le emorroidi infiammate.

Le tecniche di intervento attualmente in uso comportano tempi di recupero lunghi? nel giro di qualche settimana si riesce a riprendere le normali attività?
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore
scrivo perché, su consiglio di un amico, ho cercato su internet informazioni sugli esercizi di Kegel per uomini. Mi è stato detto che possono favorire lo sgonfiamento delle emorroidi infiammate, ciò corrisponde a vero? Potrei eseguirli o è bene che la parte sia sfiammata?

Mi sono scordato di domandarlo allo specialista che oggi mi ha visitato.
Al termine del controllo mi ha aggiornato la terapia, stampato la ricetta per una visita di controllo tra un mese e ha scritto quanto di cui sotto: <>
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dopo
Utente
Utente
Mi scuso di non dare tempo di rispondere, ma ieri durante la defecazione ho trovato sulla carta igienica sangue rosso vivo ed un grumo di sangue. A seguito di questa "espulsione" il dolore alle emorroidi è notevolmente diminuito, ma da circa ieri presento piccole perdite, pressoché continue, che macchiano la biancheria. Posso continuare, anche con sanguinamento, ad usare antrolin crema e la pomata a base di cortisone(proctolyn) prescritte?
Distinti saluti
Emorroidi

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