Emorroide esterna recidiva con trombo

Buongiorno,
Due anni fa ho sofferto di emorroidi interne di I e II grado che ho curato prima con adeguamento comportamentale e poi con 4 legature elastiche a distanza di un mese una dall’altra.
Ho 34 anni.
Non bevo, non fumo, faccio esercizio fisico regolare, bevo almeno 2L di acqua al giorno, dieta ricca di fibre e igiene intima costante.

Da circa 1 anno al termine di ogni evacuazione mi si forma una pallina esterna al ano in sede anteriore dx che mi da fastidio e rientra da sola dopo il bidè.
Scorsa settimana nello stesso punto la emorroide esterna presenta un trombo.
Ora il trombo è in fase di guarigione e internamente il quadro clinico non evidenzia patologie.
Vorrei capire come risolvere (non il trombo che si riassorbirà) la emorroide esterna che si gonfia e mi infastidisce quasi tutti i giorni.

Da letteratura tutti descrivono molti interventi risolutivi per le emorroidi interne ma specifici per le emorroidi esterne?
Come si interviene esternamente su un emorroide come la mia?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Quello che descrive è un prolasso emorroidario di III grado, dove la emorriode,dalla sua sede interna naturale, scivola verso il basso ed all'esterno.
In questi casi di prolasso non circonferenziale e settoriale,
(prolasso dove non sono coinvolte tutte le emorroidi) si può prendere in considerazione una prolassectomia/emorroidectomia settoriale longitudinale, questo intervento prevede la sola asportazione della emorroide e del tessuto rettale coinvolto.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Dott. D'Oriano la ringrazio molto per la risposta. Da visita proctologica avvenuta 2 giorni dopo la manifestazione del trombo (1 settimana fa) mi hanno comunicato che l'emorroide trombizzata appartiene al plesso emorroidario esterno. Farò dei nuovi accertamenti a questo punto per assicurarmi di questa diagnosi.

Se fosse un emorroide esterna (non interna prolassata) l'intervento quindi è lo stesso da lei descritto o cambia? Non ho mai letto e sentito del emorroidectomia settoriale longitudinale. E' un intervento diverso rispetto a quelli classici (Mill&Morgan, Longo, etc..) e in cosa consiste?

Grazie anticipatamente della sua disponibilità. Molto apprezzata.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Il termine plesso emorroidario esterno non è corretto; esiste un sol plesso emmorroidario o meglio tre ed è quello interno costituito da tessuto emorroidario posto internemante, questi tre plessi sono già presenti alla nascita e restano nella loro sede naturale fino a quando possono, per vari motivi, scivolare(prolassare) verso il basso ed
all' esterno; ben altra cosa è la trombosi che si verifica sul margine anale, questa avviene a carico di vene che decorrono sul margine anale e che non hanno nulla in comune con il tessuto emorroidario interno prolassato e trombizzato.
Detto questo, ha distanza non ho elementi per poterle dire se quello che lei riferiva era una emorroide, che scivolata verso il basso ed all' esterno si era trombizzata o un trombo originatosi nella vena che decorre sul margine anale. Di solito tali trombi non rientrano, come lei descriveva, dopo il bidè, di solito questo succede per le emorroidi prolassate.
Questo rigonfiamento/trombosi che si verifica in tale sede e che viene tecnicamente descritto come edema/ematoma perianale, si riassorbe con terapia specifica e solo in pochi casi, dove si accompagna ad intensa sintomatologia dolorosa, richiede una incisione con mungitura del coagulo.
La terapia chirurgica di asportazione viene presa in considerazione solo quando, tali episodi di ematomi, si verificano con una notevole frequenza; l' intervento consiste nella resezione della vena dilatata e del tessuto cutaneo ed adiposo che la "contiene".
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Dottore, grazie ancora per la risposta molto chiara e esaustiva.
In sintesi ora devo accertarmi con il mio proctologo che tale trombo sia appartenente a una vena sul margine anale e non una interna prolassata (spero che sia facile determinarlo con certezza).
Fatto ciò si valuterà la terapia e dato che ormai da tempo ne soffro propenderei per una soluzione definitiva che, nel caso di emorroide interna prolassata sarà un prolassectomia/emorroidectomia settoriale longitudinale (naturalmente salvo diverse valutazioni); nel caso di emorroide su margine anale che recidiva sarà una resezione della vena dilatata e del tessuto cutaneo ed adiposo che la "contiene".
La saluto cordialmente e se non disturbo la informerò su esito o evoluzioni.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Giusto!

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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