Emorroidi sanguintanti, dolori intensi e vita quotidiana
Gentili dottori,
faccio due premesse veloci, ma importanti.
La prima è che soffro di emorroidi da ormai vent'anni.
La seconda è che so che l'operazione è una strada ormai imprescindibile, ma ho tremendamente paura di affrontarla, e ad oggi non sono ancora riuscito a trovare nella mia zona uno specialista in grado di comprendere a livello empatico (e non solo, ma vi spiego sotto) il problema e accompagnarmi nel percorso verso la guarigione.
In così tanti anni ho avuto alti e bassi legati al problema, con periodi più o meno fastidiosi, sempre accomunati dal fatto che dopo ogni evacuazione (che avviene a giorni alterni) le emorroidi prolassano in maniera notevole, pur rientrando manualmente con un po' di fatica grazie all'uso di varie creme (anche per non mettere per vent'anni la stessa crema).
Succede però che da circa tre mesi la situazione si è aggravata.
Al passaggio delle feci la sensazione è di come se qualcosa si tagliasse e iniziasse a bruciare in modo intenso.
Le emorroidi sono ipersensibili, come "ustionate" o "ferite", al contatto con l'acqua del bidet il bruciore diventa insopportabile.
Quasi sempre nelle zone più dolorose rimane del sangue sulla carta (a volte invece ho episodi di sanguinamento abbondante, ma sono sempre capitati e poi risoltisi da soli).
Il fatto è che dopo ogni evacuazione questo dolore e bruciore intenso rimane per circa 10-12 ore, prima di sparire.
Il che significa che se vado in bagno al mattino, per tutto il giorno rimango sofferente e fatico a stare seduto (in piedi va meglio), mentre se è di sera non riesco a dormire.
Alcune pomate a base di tetracaina mi danno 2 orette di sollievo dopo l'evacuazione, altre invece arrivano alle 3-4 ore.
Ho iniziato a riassumere daflon 2 volte al gg ai pasti. Mi basterebbe tornare a 2-3 mesi fa per riottenere un po' di lucidità e decidere concretamente il da farsi.
Fortunatamente vado in bagno a giorni alterni, altrimenti starei male tutti i giorni a ciclo continuo.
L'ultimo proctologo che mi ha visitato purtroppo temo abbia travisato il problema, credendo esagerassi. Sono andato nel "giorno buono", cioè lontano dall'evacuazione e quindi con emorroidi non infiammate e non troppo gonfie dentro l'ano. Il medico mi ha suggerito una colonscopia per ridimensionare la situazione e aiutarmi a stare "tranquillo", ma più che tranquillità al momento avrei bisogno di risolvere il bruciore e tornare almeno a 3 mesi fa. Mi ha inoltre prescritto una pomata a base naturale che ahimé è piuttosto inutile. Non so se riuscirei a gestire il dolore di un'anoscopia, soprattutto se fatta in prossimità di un'evacuazione, ma ho davvero bisogno di parlare con un medico "paziente" e di confrontarmi su questa faccenda che mi sta decisamente spaventando.
Grazie per gli eventuali consigli e supporto,
Buon lavoro a tutti
faccio due premesse veloci, ma importanti.
La prima è che soffro di emorroidi da ormai vent'anni.
La seconda è che so che l'operazione è una strada ormai imprescindibile, ma ho tremendamente paura di affrontarla, e ad oggi non sono ancora riuscito a trovare nella mia zona uno specialista in grado di comprendere a livello empatico (e non solo, ma vi spiego sotto) il problema e accompagnarmi nel percorso verso la guarigione.
In così tanti anni ho avuto alti e bassi legati al problema, con periodi più o meno fastidiosi, sempre accomunati dal fatto che dopo ogni evacuazione (che avviene a giorni alterni) le emorroidi prolassano in maniera notevole, pur rientrando manualmente con un po' di fatica grazie all'uso di varie creme (anche per non mettere per vent'anni la stessa crema).
Succede però che da circa tre mesi la situazione si è aggravata.
Al passaggio delle feci la sensazione è di come se qualcosa si tagliasse e iniziasse a bruciare in modo intenso.
Le emorroidi sono ipersensibili, come "ustionate" o "ferite", al contatto con l'acqua del bidet il bruciore diventa insopportabile.
Quasi sempre nelle zone più dolorose rimane del sangue sulla carta (a volte invece ho episodi di sanguinamento abbondante, ma sono sempre capitati e poi risoltisi da soli).
Il fatto è che dopo ogni evacuazione questo dolore e bruciore intenso rimane per circa 10-12 ore, prima di sparire.
Il che significa che se vado in bagno al mattino, per tutto il giorno rimango sofferente e fatico a stare seduto (in piedi va meglio), mentre se è di sera non riesco a dormire.
Alcune pomate a base di tetracaina mi danno 2 orette di sollievo dopo l'evacuazione, altre invece arrivano alle 3-4 ore.
Ho iniziato a riassumere daflon 2 volte al gg ai pasti. Mi basterebbe tornare a 2-3 mesi fa per riottenere un po' di lucidità e decidere concretamente il da farsi.
Fortunatamente vado in bagno a giorni alterni, altrimenti starei male tutti i giorni a ciclo continuo.
L'ultimo proctologo che mi ha visitato purtroppo temo abbia travisato il problema, credendo esagerassi. Sono andato nel "giorno buono", cioè lontano dall'evacuazione e quindi con emorroidi non infiammate e non troppo gonfie dentro l'ano. Il medico mi ha suggerito una colonscopia per ridimensionare la situazione e aiutarmi a stare "tranquillo", ma più che tranquillità al momento avrei bisogno di risolvere il bruciore e tornare almeno a 3 mesi fa. Mi ha inoltre prescritto una pomata a base naturale che ahimé è piuttosto inutile. Non so se riuscirei a gestire il dolore di un'anoscopia, soprattutto se fatta in prossimità di un'evacuazione, ma ho davvero bisogno di parlare con un medico "paziente" e di confrontarmi su questa faccenda che mi sta decisamente spaventando.
Grazie per gli eventuali consigli e supporto,
Buon lavoro a tutti
[#1]
La sintomatologia descritta è compatibile con il grado di malattia emorroidaria descritto.
A distanza non si può escludere che si sia formata anche
una fissurazione anale(ragade), questa potrebbe contribuire
all' insorgenza ed
all' intensificarsi della sintomatologia dolorosa alla defecazione.
Va visitato, non c'è altra soluzione per una precisa diagnosi.
Cordiali saluti.
A distanza non si può escludere che si sia formata anche
una fissurazione anale(ragade), questa potrebbe contribuire
all' insorgenza ed
all' intensificarsi della sintomatologia dolorosa alla defecazione.
Va visitato, non c'è altra soluzione per una precisa diagnosi.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile Dr.D'Oriano, buongiorno a lei e agli altri medici che vorranno rispondermi.
Ho aspettato ad aggiornare questo consulto perché speravo in una regressione della situazione dopo aver messo in atto alcuni accorgimenti (feci più morbide, Daflon quotidiano, cambio della pomata utilizzata dopo ogni evaquazione).
Tuttavia, a distanza ormai di parecchi mesi dall'esordio, devo confermare che il dolore e il bruciore dopo la rimessa in sede delle emorroidi, con sanguinamento, è molto intenso e si protrae davvero per 10 o più ore. Bruciore e dolore che non mi permettono di stare nè seduto nè sdraiato.
Non mi è più possibile andare in bagno la sera, altrimenti passo poi tutta la notte totalmente in bianco. Sono psicologicamente molto abbattuto.
Va bene farmi visitare, immagino non possiate aiutarmi a individuare uno specialista nella mia zona/nella mia regione che possa ascoltare la situazione e consigliarmi una terapia per gradi, anziché parlare subito di Starr, vero?
In aggiunta, c'è qualcosa che posso fare per alleviare un po' questa situazione in attesa della visita, un farmaco specifico per le ragadi o per questa complicanza delle emorroidi? Qualcosa che attenui il bruciore e aiuti la cicatrizzazione?
Grazie molte.
Buon lavoro
Ho aspettato ad aggiornare questo consulto perché speravo in una regressione della situazione dopo aver messo in atto alcuni accorgimenti (feci più morbide, Daflon quotidiano, cambio della pomata utilizzata dopo ogni evaquazione).
Tuttavia, a distanza ormai di parecchi mesi dall'esordio, devo confermare che il dolore e il bruciore dopo la rimessa in sede delle emorroidi, con sanguinamento, è molto intenso e si protrae davvero per 10 o più ore. Bruciore e dolore che non mi permettono di stare nè seduto nè sdraiato.
Non mi è più possibile andare in bagno la sera, altrimenti passo poi tutta la notte totalmente in bianco. Sono psicologicamente molto abbattuto.
Va bene farmi visitare, immagino non possiate aiutarmi a individuare uno specialista nella mia zona/nella mia regione che possa ascoltare la situazione e consigliarmi una terapia per gradi, anziché parlare subito di Starr, vero?
In aggiunta, c'è qualcosa che posso fare per alleviare un po' questa situazione in attesa della visita, un farmaco specifico per le ragadi o per questa complicanza delle emorroidi? Qualcosa che attenui il bruciore e aiuti la cicatrizzazione?
Grazie molte.
Buon lavoro
[#3]
Utente
Gentili dottori,
dalla mancata risposta prendo coscienza di aver fatto delle domande probabilmente impossibili da valutare a distanza, e mi scuso.
Confermo di avere appuntamento a fine mese con uno specialista, tuttavia volevo aggiornarvi sull'andamento della mia situazione e farvi un paio di domande - spero - più adeguate. Prima gli aggiornamenti:
- Le grandi perdite di sangue sono cessate da circa una settimana, non ci sono macchie nemmeno sulla carta.
- Durante il passaggio delle feci (ammorbidite di molto da Movicol) ho però ancora dolore, come la sensazione di un taglio, un bruciore.
- Sto usando, su consiglio del medico di base, Antrolin crema subito dopo l'evacuazione, mentre Emoflon durante la giornata al bisogno.
- Proseguo all'infinito con Daflon 2 volte al giorno ai pasti.
Salvo un episodio stranamente andato meglio, ho ancora episodi di intensissimo bruciore a distanza di circa 2 ore dall'evacuazione e così per altre 7-8 ore abbondanti.
- Avreste gentilmente qualche accorgimento per limitare il dolore e il bruciore in attesa della diagnosi? Almeno per dormire.
- I farmaci prescritti sono sufficienti o esistono terapie locali migliori?
- Tachifene può andare bene per contrastare il dolore quando capita di notte, così da sperare magari di dormire qualche ora? Tachipirina 1.000 non fa nulla. Brufen mi è stato sconsigliato.
- Il medico di base dice che non può esserci una ragade sopra a una emorroide, ma che più verosimilmente sono emorroidi infiammate dalle pomate lenitive usate per molto tempo (Ruscoroid, Proctolyn, Proctosoll). Cosa ne pensate? Un'emorroide "ulcerata" non può presentare una sorta di ragade?
Grazie di nuovo.
Buon lavoro
dalla mancata risposta prendo coscienza di aver fatto delle domande probabilmente impossibili da valutare a distanza, e mi scuso.
Confermo di avere appuntamento a fine mese con uno specialista, tuttavia volevo aggiornarvi sull'andamento della mia situazione e farvi un paio di domande - spero - più adeguate. Prima gli aggiornamenti:
- Le grandi perdite di sangue sono cessate da circa una settimana, non ci sono macchie nemmeno sulla carta.
- Durante il passaggio delle feci (ammorbidite di molto da Movicol) ho però ancora dolore, come la sensazione di un taglio, un bruciore.
- Sto usando, su consiglio del medico di base, Antrolin crema subito dopo l'evacuazione, mentre Emoflon durante la giornata al bisogno.
- Proseguo all'infinito con Daflon 2 volte al giorno ai pasti.
Salvo un episodio stranamente andato meglio, ho ancora episodi di intensissimo bruciore a distanza di circa 2 ore dall'evacuazione e così per altre 7-8 ore abbondanti.
- Avreste gentilmente qualche accorgimento per limitare il dolore e il bruciore in attesa della diagnosi? Almeno per dormire.
- I farmaci prescritti sono sufficienti o esistono terapie locali migliori?
- Tachifene può andare bene per contrastare il dolore quando capita di notte, così da sperare magari di dormire qualche ora? Tachipirina 1.000 non fa nulla. Brufen mi è stato sconsigliato.
- Il medico di base dice che non può esserci una ragade sopra a una emorroide, ma che più verosimilmente sono emorroidi infiammate dalle pomate lenitive usate per molto tempo (Ruscoroid, Proctolyn, Proctosoll). Cosa ne pensate? Un'emorroide "ulcerata" non può presentare una sorta di ragade?
Grazie di nuovo.
Buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 24/05/2023.
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