Trombofilia

Gentili specialisti sono qui per chiedere un vostro parere. Sono una donna di 37 anni, ho una bambina di quasi 4 anni, il cui peso alla nascita è stato di 1,780 kg.e la cui gravidanza è stata un po' sofferta. Verso la fine del quinto mese mi è stata diagnostica una flussimetria alterata e il ginecologo mi ha prescritto cardioaspirin e iniezioni giornaliere di calciparina fino alla fine della gravidanza che non è andata oltre i sette mesi e mezzo in quanto la bambina aveva una scarsa crescita, anzi nel mio ultimo mese di gestazione non è cresciuta per niente. Altri sintomi durante la gravidanza sono stati pressione più alta del solito e un po' di gonfiore. Nel marzo del 2010 mi sono accorta di essere incinta, il mio ginecologo (lo stesso che ha seguito la mia prima gravidanza)mi ha immediatamente prescritto cardioaspirin e deltacortene, beta sempre bassa e la gravidanza si è interrotta alla settima settimana. Luglio 2010 nuova gravidanza, beta alte, risultati amniocentesi negativi, nel senso che la genetista mi ha detto che era tutto normale, tutto ok fino alla fine del 5° mese (21 sett.+1) quando, ad un controllo, è stata rilevata morte fetale e una crescita ferma alla 18^ settimana. Mi chiedo se non sia arrivato il momento (visto che nessun medico che mi ha visitato fino ad oggi ci ha pensato), di indagare sull'eventualità di essere un soggetto trombofilico. Grazie.
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Si, Signora può fare uno screening completo per trombofilia; si rivolga al suo ginecologo per tutti gli esami del caso

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dr. Baraldi, stamattina ho prenotato lo screening molecolare per trobofilia, adesso mi tocca aspettare fine mese per eseguirlo e un altro mesetto per avere i risultati. Le volevo chiedere: ma aldilà dei problemi legati alla gravidanza, la trombofilia, in una donna non gravida, cosa comporta, che danni o problemi può arrecare? Grazie.
[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Se ci sono uno o più fattori mutati , bisogna valutare innanzitutto se in omozigosi od eterozigosi, non significa con CERTEZZA andare incontro a episodi trombotici , ma , soltanto una eventuale maggiore predisposizione, poi c'è anche da dire che bisogna vedere quali sono i fattori mutati perchè per alcuni è ancora in corso una discussione sull'effettiva loro partecipazione a fatti trombotici
[#4]
Utente
Utente
Grazie dr. Baraldi, le proporrò i risultati delle mie indagini, quando ne sarò in possesso, per avere un suo parere. Cordiali saluti.
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

Leggi tutto