Il mio regime alimentare è immutato essendo sostanzialmente non spropositato

Salve, è da questa estate che si è presentato un innalzamento di colesterolo. Avendo ripetuto gli esami ematologici da pochi giorni ho appurato un ulteriore innalzamento sino al valore di 243 mg/dl frazionato in 55 mg/dl di HDL e 184 mg/dl di LDL. Il mio regime alimentare è immutato essendo sostanzialmente non spropositato e poco ricco di grassi che potrebbero contribuire all'ipercolesterolemia.
Faccio presente che circa un anno fa ho subito un intervento per una stenosi del giunto pielo-ureterale corretta in laparoscopia (l'intervento è avvenuto in anestesia totale a cui è seguita, a distanza di un mese circa, la rimozione di uno stent sempre in anestesia totale). Successivamente ho subito un trattamento di litotrissia extracorporea per trattare un calcolo espulso successivamente.
Nel mese di settembre di questo anno ho fatto le analisi preparatorie ad una urografia e ho notato un innalzamento oltre i limiti (217 mg/dl)del colesterolo e un innalzamento dell'uricemia.
Ripetendo da poco le analisi ho riscontrato il rientro nei parametri del valore uricemico (5.2 mg/dl) ma un ulteriore innalzamento del colesterolo secondo i dati sopra riportati. Anche il valore dell'ALT (GPT) risulta oltre e precisamente a 48 U/l. La bilirubina è 1.11 mg/dl e altro valore contrassegnato dal parametro High è la percentuale dei Monociti che è attestata a 12,4.
Le proteine nelle urine sono assenti.
La terapia al momento è quella di correggere l'alimentazione (anche se ho sempre preferito verdure e legumi ad altri alimenti... forse un po' i dolci (ammetto di essere goloso)) e di aumentare l'attività fisica (ho un fisico sostanzialmente asciutto, leggermente in sovrappeso 80 Kg su 178 cm di altezza).
Nell'attesa di una risposta porgo i miei saluti.
Giuseppe
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, i valori lipidici non sono affatto ottimali, ma prima di praticare una eventuale terapia farmacologica è giusto che continui con la sua dieta per almeno un mese(ma la pratichi in maniera più rigorosa (elimini i dolci, i suoi sforzi così non saranno inutili) e ripeta poi i valori lipidici e glicemici.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Martino, innanzitutto grazie per la solerzia della risposta. Se non le dispiace porrei qualche quesito che è emerso da una mio personalissimo pensiero e che, ovviamente, non vuol supplire alla parola esperta di un medico vero quale lei è!
Io i dolci li ho inseriti per correttezza di indagine ma reputo che la loro quantità non giustifichi i valori di cui sopra.
Credo che l'eccesso provenga da un disequilibrio fisologico che poi si riflette in una "cattiva gestione" del tasso lipidico.
Vorrei conoscere (forse anche per una deformazione, dicamo, professionale) la causa di questo innalzamento per poter eventualmente agire senza tamponarne l'effetto solamente.
Un altro quesito che mi pongo: ma la dieta dovrebbe essere vita natural durante? Per carità di Dio, lamentarmi, vedendo altre patologie che costringono a certe astinenze, lo ritengo "sacrilego" ma porsi dei quesiti riguardo alla propria salute credo sia cosa naturale ed equiparabile ad un dirtto. Ovviamente anche dei diritti non bisogna abusarne: intelligenti pauca!
In ultimo, quale la dieta da seguire? La prima cosa che ricorre in tali casi è eliminare i formaggi: dove poter trovare una tabella di formaggi che si possono ingerire e altri da evitare? Ovviamente mi pongo questo problema perché temo di dover perire per fame (voglia essere una battuta!): avendo avuto l'uricemia alta temo assumere carne, avendo problemi professionali di reflusso gastro-esofageo dovrei eliminare tutti quegli alimenti che inducono il prblema del reflusso, avendo un ipercolesterolemia dovrei eliminare altro... Che mangio?
La lascio con questa battuta sperando di raccogliere, simpaticamente anche, le informazioni di cui sono alla ricerca.
Grazie e a presto
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile sig. Giuseppe, purtroppo non conoscendo le sue abitudini dietetiche, nè avendo una specifica preparazione scientifica nel settore, posso solo consigliarle di rivolgersi ad un dietologo o a un nutrizionista, che possono con le loro competenze indicarle la migliore alimentazione per il suo caso.
Aggiungo che nel caso avesse familiarità per dislipidemia alla dieta molto probabilmente andrà aggiunta anche una terapia farmacologica.
Cordialmente La saluto
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