Obesita', obbligatorio ausilio farmacologico?

Gentili Dottori,
Per condizioni ortopediche abbastanza serie (come potrete verificare da altri miei interventi nel Vostro meraviglioso Sito-Servizio!) da circa sette mesi sono pressoché immobile, tra letto ed interventi chirurgici ortopedici, quindi per la quasi totale immobilità (spostamenti in casa tramite esclusivamente stampelle, non poso assolutamente poggiare arto e bacino destro!), sono ingrassato di quasi quindici chili.
Io inoltre sono epatopatico (la diagnosi è quella di severa colestasi intraepatica verosimilmente di origine farmacologica, con grossa epatomegalia), con alterazione di transaminasi, entrambe sui cento (quando non sovraccarico di farmaci, per tentare di curare una grave distimia che mi porto dietro da vent’anni, altrimenti i valori crescono tutti velocemente), gamma GT sempre sui cento, fosfatasi alcalina 130 di media (non si è mai riusciti a comprendere le cause epatiche, in questo caso, da quelle ossee!!), ammoniemia ad 80 (E’ considerato un valore molto anomalo secondo voi? Alcuni medici che mi hanno seguito per il fegato, lo considerano preoccupante altri meno.), iperbilirubinemia marcata. Soffro di ipertrigliceridemia grave (anche 450!!), di tipo prevalentemente familiare (mia mamma li ha ugualmente così alti) e nonostante gli omega 3 e 6 (i bezafibrati mi sono sempre stati fortemente sconsigliati per il fegato), non scendono di molto, e colesterolo sui 250. Sono forte fumatore (ahimè non ditemi nulla, so già di essere un irresponsabile ottuso, ma non riesco a smettere, soprattutto in questa condizione psicologica difficile di malattia che sto attraversando). La mia alimentazione non sarà certo un modello nutrizionale, ma neanche mi concedo grassi animali, fritture, insomma è abbastanza spartana, forse esagero appena nelle quantità (in considerazione della mia attuale sedentarietà), poiché probabilmente anche per cause nervose e di ‘noia’, ho molto appetito, non bevo mai alcol. Assumo inoltre, appunto per la mia distimia, 50 mg a girono di Amisulpride, che ha portato la mia prolattina a 90.( mi era stato prescritto prima il Dostinex che però non riuscivo a prendere per i tremendi mal di testa, poi mi è stato prescritto il Parlodel da 2,5 mg ½ pasticca tre volte al giorno, che non ho voluto mai prendere per paura di sovraccaricare il mio fegato) Anche questo farmaco e la conseguente iperprolattinemia, incide sul mio peso?
Ora il mio curante visto il considerevole aumento di peso (negativo per la mia malattia ossea, per il quadro lipidico, ed anche per l’assenza di attività cardiopolmonare (mi ha intimato un assoluto stop al fumo), vorrebbe che scendessi di peso ed oltre che farm prescrivere una dieta da un nutrizionista o dietologo (ignoro la differenza, scusate), vorrebbe prescrivermi il BENFLUOREX 150 mg x 3 volte al giorno e due compresse di ANTIADIPOSO, questo come complemento alla dieta, poiché mi risulta senza la minima attività fisica dimagrire con la sola dieta. Mi sono un po’ documentato e ho visto che il Benfluorex (preparazione galenica, poiché non più in commercio per abbandono della casa produttrice) in teoria dovrebbe agire sui trigliceridi e sull’utilizzazione del glucosio circolante (la mia glicemia è a posto) inoltre ha vantaggio di utilizzazione nei pazienti obesi.
Quello che mi preoccupa di più è l’Antiadiposo, che contiene iodocaseina ed andrebbe a stimolare, correggetemi se sbaglio la mia tiroide (che da quanto so funziona normalmente), anche se non credo a livelli di ormoni tiroidei, probabilmente più pericolosi!
Vi chiedo Gentili Dottori, secondo Voi il Benfluorex è tossico per il mio fegato? E’ utile per il mio caso e per il mio stato di salute? E l’Antiadiposo, dovrei temere, alla cessazione della terapia un ipofunzionamento della tiroide o peggio creare alla ghiandola un danno irreversibile? Anche questo farmaco è tossico per il mio mal ridotto fegato
Non so cosa fare! Vi chiedo di spiegarmi e farmi chiarezza per fare una scelta coscienziosa e che limiti i danni e mi aiuti nel contempo nel mio impegno a scendere peso compatibilmente con la mia situazione. Nell’attesa di Vostre considerazioni, infinitamente grazie.
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Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
Nonostante mi occupi di obesità e nutrizione da oltre 10 anni devo dirle che non trovo alcuna indicazione al trattamento della sua condizione con questi 2 farmaci che non vengono minimamente citati da nessuna linea guida per il trattamento dell'obesità. Esistono diversi casi di problemi a carico della tiroide dopo utilizzo di antiadipose (ipertiroidismi factizi e altro9.
Gli unici 2 farmaci esistenti in commercio sono a lei preclusi (Sibutramina in quanto in trattamento con anti depressivi, e Orlistat in quanto affetto da colestasi)direi che occorre puntare su dieta seguita costantemente da dietologo/endocrinologo con particolari modalità da valutare alla luce dei dati di laboratorio. L'altra possibilità consiste nella pedaliera a braccia, strumento di relativamente facile reperimento che le consentirebbe di svolgere idoneo programma di movimento da seduto.
Trattare una modesta iperprolattinemia da farmaco con la cabergolina o il parlodel la trovo una cosa completamente priva di senso!In bocca al lupo

Dr.ssa Paola Mossa

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dopo
Utente
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La ringrazio immensamente, crepi il lupo, e mi rivolgerò quanto prima ad un endocrinologo competente in dietologia o scienze dell'alimentazione. Non avevo mai minimamente pensato alla pedaliera a braccia, o comunque alla possibilità di svolgere esercizio con le braccia visto che non posso farlo con le gambe!! Grazie ancora!

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