Dolore continuo epigastrio destro

Gentili Dottori,
dal 2018 ho un dolore che da intermittente negli ultimi mesi è diventato continuo.
Il dolore è in zona epigastrio destro ma più verso il centro.

Ho fatto una gastroscopia in cui mi hanno diagnosticato una gastrite antrale di basso grado negativa a helicobacter.

Per correttezza le riporto cosa hanno scritto nella gastroscopia.

"Inserimento senza problemi dell'endoscopio nel duodeno postbulbare, pieghe di Kerckring e mucosa duodenale poco appariscenti, piloro rotondo e facilmente percorribile, stomaco può essere espanso in modo ottimale sotto soffio d'aria, secrezione chiara, la mucosa antrale appare leggermente eritematosa con striature, il corpo appare macroscopicamente nel complesso poco appariscente, nessuna ulcerazione florida, zona fondo-cardiaca in inversione, nessuna ernia iatale, il cardias si chiude sufficientemente, linea Z nettamente definita, nessuna lesione florida, decorso poco appariscente dell'esofago con mucosa non irritante.

Pulsossimetria: 93-100%".

Io però non ho mai avuto i sintomi tipici della gastrite ma solo ma solo un dolore continuo in un punto specifico, e sempre lo stesso, in un'area che mi sembra di 1-2 cm massimo in zona epigastrio destro.
Il dolore peggiora se bevo cose gassate o alcol, che comunque bevo di rado.

Non capisco che tipo di gastrite dia questi sintomi e da cosa sia causata.
È normale?

Il medico mi ha prescritto pantoprazolo da 20 mg per 3 settimane.
Lo prendo da pochi giorni e onestamente mi da dei fastidi allo stomaco (dolore generale e bruciore) che prima non avevo.
Condivide la terapia?

Onestamente sono preoccupata.
Ho la sensazione che il problema sia un altro e non causato dalla gastrite.

Resto in attesa di un suo riscontro e La ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Per un quadro endoscopico come quello descritto (sostanzialmente nella norma o con alterazioni di lievissima entità) non ritengo necessaria la terapia con PPI (pantoprazolo e simili) e la sintomatologia da lei riportata ha più relazione con lieve disturbo della motilità che della secrezione acida gastrica. A questo proposito non segnala se ci sono alterazioni concomitanti dell'evacuazione, per esempio stipsi che, se presente, è un aspetto da correggere.
Potrebbe giovarsi dell'assunzione di un agente protettivo della mucosa come poliprotect o alginato da assumere a dose piena (dopo i pasti e prima di andare a letto) per alcune settimane insieme a un tensioattivo (simeticone).

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
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Utente
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Gentile Dr. Scuotto,
La ringrazio per la celere risposta.
Non ho problemi di motilità e il dolore è indipendente dalle evacuazioni. Anche perchè è costante.
Dunque se ho capito bene può essere un problema legato all'irritazione della mucosa intestinale?
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Per problemi di motilità intendo di tipo gastrico con presumibile disordine dello svuotamento, non sul versante della motilità direttamente all'evacuazione. Non può accorgersene direttamente, ma soltanto manifestare sintomi come quelli descritti.
Il fatto che non ci sia stipsi è un dato favorevole.
L'irritabilità gastroenterica è verosimilmente confinata al tratto alto gastroenterico e quindi un approccio terapeutico come quello descritto prima potrebbe essere di giovamento.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.