Incontinenza cardiale e metaplasia intestnale

gentili Dottori, vi sottopongo il caso di mia madre (60 anni)

A causa di difficoltà sempre presenti nella digestione, bruciori nella zona dello sterno, stipsi/diarrea, e aftosi del cavo orale si è sottoposta a una visita dal gastroenterologo, il quale le ha fatto fare una EGDS nel periodo di Marzo del 2009. riporto di seguito il referto endoscopico e quello istologico:

REFERTO ENDOSCOPICO: Esofago normalmente canalizzato, no alterazioni di rilievo Cardias pervio incontinente; Cavità gastrica a normale plicatura contenente succo limpido e con mucosa indenne da lesioni (eseguite biopsie in antro e corpo). Piloro pervio allo strumento, mobile ed elastico. Bulbo duodenale e seconda porzione duodonale nella norma.
CONCLUSIONE: INCONTINENZA CARDIALE

REFERTRO BIOPSIA: 2 frammenti (1 antro, 1 corpo). ANTRO: Gastrite cronica interstiziale lieve, inattiva antrale con plurifocale metaplasia intestinale. Negativo a Helicobacter pylori.
CORPO: Gastrite cronica interstiziale lieve, inattiva corpale con focale metaplasia intestinale. Negativo a Helicobater pylori.

**(Faccio una precisazione: nel 2001 era già stata sottoposta a gastroscopia con riscontrata presenza di HP, successivamente eradicato e ed in antro già presente metaplasia intestinale.)**


alla visita di controlla successivamente alla EGDS del 2009 lo specalista indica un riscontro di incontinenza cardiale ed assenza di varici, consiglia assunzione di Benefibra e Pancrex. e visita ambulatoriale dopo un anno.

Quest'anno mia madre si è nuovamente sottoposta a visita di controllo (NON era prevista EGDS in questo caso) presentando gli stessi sintomi, l'unica differenza è rappresentata dal fatto che la diarrea non si è più presentata ma è rimasta la stipsi. In questa visita esaminando la vecchia EGDS e una Colonscopia è stata riferita ancora incontinenza cardiale (Ovviamente) e colon irritabile. Anche in questo caso non sono stati prescritti medicinali se non il Plantalax. lo specialista ha però richiesto alcuni esami: CEA, CA 19.9, CA 125, Dosaggio ormoni tiroidei. Tutti eseguiti e tutti nella norma (sono al corrente che si tratta di marker tumorali)
fra un anno mia madre dovrà presentarsi per un nuovo controllo.

Forse vi pongo delle domande stupide ma sono un pò perplesso: La metaplasia intestinale riscontrata in fase di biopsia è riconducibile all'esofago di Barrett? non sarebbe utile un iter diagnostico ulteriore? non è necessario utilizzare dei farmaci per risolvere il problema dell'incontinenza cardiale (al momento usa solo Gaviscon in sciroppo)?
potrei avere un vostro parere sulla situazione e su come comportarmi? non nascondo che sono un pò preoccupato.

cari saluti e un grazie di cuore a chi potrà rispondermi.
[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
L'esofago di Barrett è definito come metaplasia (cioe' trasformazione) della mucosa che riveste le pareti dell'esofago in mucosa simile a quella che si riscontra normalmente a livello intestinale.
L'incontinenza cardiale non si risolve con i farmaci, ma a mio avviso una terapia potrebbe essere indicata al fine di limitare gli effetti del reflusso. Ovvio pero' che questo puo' confermarlo soltanto chi sta seguendo sua madre.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore, grazie per la gentile risposta.
A questo punto le chiedo un'ulteriore conferma a carattere generale (il caso specifico lo valuterà la persona che segue o seguirà mia madre): le metaplasie sono "trasformazioni" reversibili e l'incontinenza cardiale non si risolve con l'uso di farmaci. Detto ciò, l'uso di inibitori della pompa o antiacidi (sono la stessa cosa?) e il gaviscon, possono consentire una remissione del problema o comunque impedire un peggioramente? sono terapie una tantum o da ripetere nel tempo?
grazie ancora a lei se potrà rispondermi o a chiunque altro potrà farlo.
[#3]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La durata della terapia dipende dal singolo caso, ma per lo piu' sono farmaci da fare per periodi molto lunghi. Lo scopo, e cosi' rispondo all'altra sua domanda, e' quello di limitare i danni provocati dal reflusso.
Cordiali saluti
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