Il medico allora mi prescrive lansoprazolo 30mg

Buongiorno,
volevo chiedervi un consiglio sulla gastrite cronica.
L'episodio appare circa un anno fa; nell'estate scorsa iniziano a sentirsi i primi disturbi di mal digestione, forse per stress o ansia, accompagnati a volte con episodi di tachicardia. Ne parlo col medico curante e dopo vari esami al cuore, tutto risulta nella norma, e allora spostiamo il tiro sullo stomaco, mi viene diagnosticato con gastroscopia una gastrite cronica con una piccola incontinenza al pirolo. Il medico allora mi prescrive lansoprazolo 30mg da prendere alla mattina a stomaco vuoto per un paio di mesi. I sintomi diminuiscono e sembra tutto risolto. Nell stesso tempo essendo un pochino iperteso inizio a prendere anche le pillole della pressione. Abbandono la terapia lansoprazolo e dopo circa tre mesi di nuovo un caso di mal digestione con tachicardia, arrivo addirittura in pronto soccorso, i battiti erano sui 180, ero molto agitato e scosso dall'evento. Dopo il pronto soccorso mi dicono di riprendere la cura con inibitori di pompa e mi prescrivono anche metoprololo 50mg al mattino e 50mg alla sera. I sintomi di cattiva digestione spariscono di uovo e tutto sembra risolto. Gli ACE non li prendo più in quanto già prendo il metoprololo. Ora attualmente continuo la terapia, ma volevo capire sarà una cosa molto lunga? Ogni tanto ancora oggi accuso sporadicamente qualche maldigestoine e accelerazioni cardiache, ma molto più contenute sia come battiti che come durata di tempo. Mi fa pensare che qualche cibo prorpio non è tollerato dal mio stomaco. Volevo chiedere se la vi è una via d'uscita o la mia gastrite sarà con me per sempre.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Solitamente viene prescritto un ciclo di terapia con antiscecretivi per 45-60 giorni, poi si sospende e si valutano i risultati. Nel suo caso potrebbe anche essere utile qualche farmaco procinetico per favorire lo svuotamento gastrico, che semba il sintomo dominante e che può giusticare i sintimi riferiti ( " Ogni tanto ancora oggi accuso sporadicamente qualche maldigestoine e accelerazioni cardiache). Tenga conto anche delle norme igienico-dietiche nessarie per ridurre i disturbi:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/990-il-peso-sullo-stomaco-ossia-la-cattiva-digestione.html


Un cordiale saluto





Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
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La ringrazio molto per la sua risposta. Avrei ancora qualche curiosità che non capisco bene. Gli episodi avuti di tachicardia in che modo sono collegati con lo stomaco e perchè dopo mangiato?.
Ho poi parlato col medico curante riguardo al farmaco Lansoprazolo e abbiamo deciso di provare a fare una pausa, e l'altra settimana ho smesso di prenderlo (lo prendo alla mattina a digiuno da agosto 2011) e devo dire che già dopo due giorni senza farmaco, già al secondo giorno nel pomeriggio avevo qualche bruciore di stomaco inoltre alla sera dopo mangiato mi è capitato di avre un piccolo reflusso con cibo in bocca. Tra me ho pensato di riprendere dal giorno dopo di nuovo il farmaco.

La mia domanda, il lansoprazolo può essere preso anche per lunghi periodi, anni? Volevo chiedere al medico di rifare una gastroscopia per vedere se qualcosa è cambiato o siamo ancora da capo con la gastrite cronica. Un nutrizionista può essermi di aiuto per risolvere definitivamente il problema della gatrite cronica, oppure devo continuare con i farmaci?

Rigrazio anticipatamente. Cordiali Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La tachicardia dopo i pasti è legata alla distensione dello stomaco (per il cibo, i gas) che va a sollevare il diaframma su cui poggia il muscolo cardiaco. Si tratta quindi di un disturbo riflesso.

Il lansoprazolo può essere preso, se necessario per lunghi periodi. In pratica con il farmaco si dovrebbero controllare i sintomi. Per ridurre o evitare la distensione gastrica potrebbere essere utili dei procinetici (domperidone).

Non è necessario un nutrizionista per la gastrite.... ( è stata fatta una biopsia endoscopica ?).



SAluti