Reflusso e dolore toracico

Gentili Dottori, soffro da oltre 3 anni di reflusso gastroesofageo e da allora sono in cura continua con lansoprazolo (brevi interruzioni di circa 1 mese nel periodo estivo). A fine gennaio, dopo un tentativo di sospensione del farmaco per 1 mese perchè mi sembrava di stare meglio, sono purtroppo ripresi alcuni sintomi noti: senso di punture/dolori trafittivi al petto e alla gola e occasionali bruciori, cosa che mi ha indotta a riprendere immediatamente la cura con ipp. Ho tuttavia rilevato un nuovo sintomo: un dolore trafittivo/urente al petto lato destro, spesso avvertito nel momento in cui transitava il bolo. Temendo un'esofagite, ho effettuato una gastroscopia che non ha rilevato infiammazioni (se non ricordo male il referto parlava di pareti dell'esofago rosee indenni da lesioni). Da allora sono in cura con lansoprazolo 15 mg al mattino + 15 mg alla sera. Al bisogno faccio uso di domperidone e Gaviscon. Lo strano dolore urente tuttavia non è scomparso: a volte lo avverto di più, a volte meno. Nel frattempo ho effettuato la regolare mammografia: tutto normale. Ho anche richiesto un rx torace che non ha evidenziato nulla di particolare. Il dolore potrebbe sembrare a volte di natura muscolare ma è strano che lo avverta anche quando passa il cibo. Non posso dire di soffrire di disfagia: l'impressione è che il bolo transiti abbastanza regolarmente. Avverto il dolore (preciso che non è forte né insopportabile) anche quando sono lontana dai pasti. Potrebbe trattarsi di disturbi della peristalsi dell'esofago? Se così, possibile che il dolore sia avvertito in un solo ed unico punto a dx? Il medico di base mi diceva giustamente che, data l'intensità del mio sintomo, non sarebbe giustificato eseguire una manometria esofagea.
Ringrazio anticipatamente per un cortese parere e porgo cordiali saluti.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Difficile senza una visita dire se il sintomo riferito possa essere di origine esofagea, muscolo scheletrica ,cardiaca o funzionale. Pertanto sarebbe consigliabile sentire nuovamente un parere specialistico gastroenterologico.

Dr. Roberto Rossi

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dopo
Utente
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Gentile Dottore, La ringrazio per la rapida risposta. Non so se il mio medico di base sia intenzionato a prescrivermi ulteriori indagini, visto che il mio non è - almeno per il momento - un sintomo grave e invalidante.
Vorrei, se possibile, riformulare la mia richiesta. Volendo escludere l'origine cardiaca, vista l'assenza di altri sintomi correlabili, può una normale peristalsi dell'esofago "sollecitare" un nervo oppure un muscolo infiammato fino a farlo minimamente dolere? Oppure, provando ad escludere anche l'origine muscolo-scheletrica, può un'alterazione della peristalsi dell'esofago provocare solo un leggero dolore e non altri sintomi quali disfagia, regurgito, tosse, ecc?
Ringrazio nuovamente.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Relativamente alla prima domanda direi che l'ipotesi che esprime è remota. Tuttavia esiste la possibilità che il disturbo che riferisce possa essere di tipo spastico come accade nelle rare forme di spasmo esofageo diffuso. Però il tipo di dolore descritto è molto aspecifico e deve essere valutato nel complesso della sintomatologia.
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