Problemi causati da isocolan

Buonasera. Premetto che mi è stato recentemente diagnosticato un prolasso rettale. Anche in ragione di questo mi sono apprestato a colonscopia. Per la preparazione mi è stato prescritto Isocolan 34,8 in più bustine. Per ragioni di natura psicologica ho assunto la prima bustina non in una mezz'ora (come previsto) ma in circa quattro ore. A seguito di malore la somministrazione è stata sospesa e l'esame rinviato. All'inizio dell'assunzione del prodotto ho avuto una defecazione ampia, solida e fluida, dopo null'altro. Lasciata la struttura ospedaliera ho cominciato ad avvertire una sorta di gonfiore al basso addome ed in area colica più a sinistra accompagnata da borborigmi alla parte inferiore ed eruttazioni con sapore del prodotto usato. Il giorno successivo ho avuto defecazione con sforzo di piccolissime quantità di feci non formate (piccoli riccioli).
Gradirei avere un parere sulla possibilità che la non corretta assunzione del prodotto e la successiva interruzione della preparazione possano avere causato la formazione di massa fecale inespulsa che, anche in ragione del suddetto prolasso, ostacoli il transito e la defecazione.
Ringrazio e saluto con cordialità
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Probabilmente il prolasso rettale è stato causa del suo disturbo. La massa fecale, non completamente diluita avrà avuto un impatto al retto.

Quante buste ha assunto in definitiva ?


Cordialmemte

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Dottor Cosentino. Ho assunto una sola busta in circa 4 o 5 ore, poi ho sospeso. Da allora (due giorni fà) ho avuto una sorta di defecazione come già descritto (ieri) ed oggi una defecazione analoga e con sforzo leggermente più abbondante (qualche ricciolo in più).
Le chiedo se il problema necessiti di qualche intervento ed, in caso affermativo, quale.
Nel ringraziarLa, La saluto cordialmente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Con una sola busta l'effetto sarà già passato e non ci sono provvedimenti da prendere.

Saluti

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dopo
Utente
Utente
Mi permetto di chiederLe: vista la non corretta assunzione del prodotto (ore anziché in una mezz'ora) non può essersi creato una sorta di "tappo" nella zona rettale visto il mio prolasso ?
La ringrazio
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il prodotto assunto con tale modalità non può aver avuto alcun effetto.




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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto. Sperando di non approfittare troppo della Sua cortese disponibilità Le vorrei sottoporre il mio caso clinico complessivo.
Nel luglio 2012 mi sottoposi ad esami ematochimici annuali (tra i vari marcatori tumorali e ricerca sangue occulto fecale): tutto risultò nella norma. All'inizio dell'agosto successivo sonos stato colto da una forte prostatite batterica da Pseudomonas spp e/o Proteus mirabilis (contrasto tra referti di vari laboratori). Terapia con Tazocin 2,5 intram. per 7 giorni e quindi, dopo orinocultura, Tavanic 500 per 8 giorni. A fine agosto sono stato colpito da episodio di grave insonnia che venne affrontata con Dalmadorm - senza esito - e poi con Zyprexa a basso dosaggio (1,25 per os la sera) unitamente ad insiolitici e, poi, con antidepressivo (Entact gocce). All'inizio di settembre comiciai ad avere episodi di stitichezza (feci caprine con difficoltà espulsive, pause di 1/2 giorni, alternate a defecazioni normali).
Il fenomeno depressivo cominciò, tuttavia, a radicarsi. Nel frattempo peggiorò la mia esofagite da reflusso. A novembre nuovo ciclo di Tavanic (8 o 9 giorni). Nuovi esami ematochimici risultarono nella norma tranne il sangue occulto fecale: fù però sospettato un errore di raccolta (campione tratto tra i residui di urine in cui erano presenti tracce di sangue). Venne indicata colonscopia non effettuata in ragione degli aspetti fobici da cui ero stato colpito insieme alla depressione ansiosa. Nel frattempo avevo perso qualche chilo di peso che venne ricondotto alla patologia psichica ed alla mutata alimentazione (mangiavo di meno, prevalentemente cose leggere, lesse, in bianco evitando ogni cosa pesante e grassa: niente più cioccolato, pochi zuccheri, solo olio a crudo). Dal mese di gennaio il dimagrimento aumentò nel tempo portandomi agli attuali 11 chili circa in meno. Da febbraio scorso la stitichezza aumentò e le defecazioni divennero anomale (feci schiacciate e/o sottili, alternate ad altre normali) e con essa forti sforzi nell'espulsione. In quello stesso periodo si palesò ai risvegli dolore all'emitorace destro (ora scomparso) sicché nell'aprile RMN evidenziò "verosimile" prostrusione dorsale ad ampio raggio improntante ventralmente il sacco durale. Nel frattempo effettuate eco prostatica, addominale, tiroidea: nessuna evidenza di rilievo patologico.
Circa tre settimana fà, durante visita urologica, mi è stata (a mia insaputa) effettuata assai dolorosa spremitura prostatica: a partire dal giorno successivo grande malessere generale, debolezza fisica, defecazione del tutto anomala (per alcuni giorni feci sottilissime e assai scarse)oltre che dolori pubici, inguinale sinistro, coccigei: mi è stato detto potersi trattare di possibile batteriemia che, secondo i consultati, non poteva avere causato danni. Stà di fatto che, da allora, l'intero quadro si è ancor scompensato. Una decina di giorni fà ho urtato con l'area vertbrale toracica spigolo di un elettrodomestico: è seguita algia dorsale con contrattura del muscolo dorsale sinsistro...tutt'ora lo stare in piedi anche per breve periodi mi causa dolore. Nel frattempo visita proctologica ha evidenziato il già citato prolasso rettale ed è stata effettuata RX toracica (nessun dato sospetto tranne segni di BPCO: sono fumatore) ed alla colonna (diagnosi formulata generica: unica differenza con la RMN "apparente retrolistesi di L2 su L3"). Contemporaneamente si è verificata la vicenda della colonscopia che le ho già descritto. Recenti esami ematochimici nella norma (ivi compresa VEs e PCR) tranne l'uricemia scesa dai precedenti 3,5 a 2,9. Dalla mancata colonscopia i disturbi intestinali che Le ho descritto. Dalla visita urologica inappetenza, disturbi gastrici, una sorta di disfagia, forte debolezza muscolare, astenia ed altro ancora (una gostroscopia risale al 2006: era normale).
Capisco la varietà degli ambiti specialistici interessati, ma mi farebbe piacere avere un Suo parere su tale quadro che mi pare alquanto fuori controllo. Che fare, recarmi a Lourdes sperando in un miracolo ed a Milano (dove la sanità mi sembra assai migliore di quella di Roma) per uno screening completo ?
Nel ringraziarLa, La saluto con viva cordialità


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