Sintomi in peggioramento: esofago, stomaco o intestino?

Gentilissimi Dottori, buongiorno.
da circa tre mesi sto passando un calvario a causa di presunti problemi al cuore sfociati in un "quasi nulla di fatto", nel senso che dopo i vari ecg, ecg dinamico, holter, ecodoppler, il referto di due cardiologi è stato di alcune insufficienze attualmente non preoccupanti semmai da valutare più in la con gli anni;
In seguito a gastroscopia è stata invece trovata una esofagite di grado "a" causata da cardias incontinente; a complicare la situazione ho avuto degli episodi di attacchi di panico da stress che nelle ultime settimane "sembrano" essersi però calmati.Il problema è che i sintomi che mi affliggono peggiorano di giorno in giorno di intensità e sono i seguenti: respirazione difficoltosa con sensazione di "fame d'aria", extrasistole a volte anche solo dopo essermi alzato o piegato dalla sedia dell'ufficio o dopo avere tossito, sensazione di giramento di testa continuo, percezione di movimenti di aria nello stomaco/intestino per tutto il giorno, continuo eruttare anche dopo avere bevuto un bicchiere d'' acqua o dopo una lunga conversazione ma SENZA acidità o rigurgiti, MA LA COSA PIU'' INSOPPORTABILE e davvero difficile da descrivere è che avverto una continua martellante sensazione di vuoto d'' aria, sfarfallio, formicolio, compressione, non so come descrivere questa cosa, che sembra essere localizzata tra la bocca dello stomaco e il cuore e che a fine giornata arriva a coinvolgere petto e addome a volte con fitte pungenti sempre in zona sinistra del petto; spesso non distinguo neppure più se sono extrasistole o questa sensazione da tanto si fa intensa e quindi impazzisco a capire se è sempre la esofagite oppure se è davvero il cuore che ha problemi. A questo punto mi chiedo se forse è il caso di fare accertamenti anche all'' intestino in quanto sento come un movimento che mi comprime l'' addome; inoltre le feci negli ultimi mesi sono state davvero pessime (consistenza, colore, odore). Preciso che non fumo, bevo moderatamente, il colesterolo è nei limiti consigliati, sono alto 180 cm x 80 kg e conduco una vita un po'' sedentaria. il medico di base mi ha prescritto gaviscon tre volte dopo i pasti e esomeprazolo 40mg una volta al mattino appena alzato. io ho aggiunto aloe vera e vitamine perchè in queste condizioni sono sempre davvero stanco stravolto e impossibilitato a svolgere attività fisiche. La situazione è debilitante fisicamente e moralmente. secondo voi tutto questo può essere causato solo dalla esofagite? è normale un coinvolgimento cardiaco (extrasistole) così intenso in queste patologie? mi consigliate altri accertamenti o farmaci? eventuale attività fisica come il jogging per non rimanere troppo sedentario è sconsigliato?
Grato per il sicuro riscontro vi porgo distinti saluti.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Gentile amico, i sintomi che lei descrive e le modalità che utilizza farebbero pensare ad un quadro ad origine ansiosa!
Le consiglierei un consulto presso un collega psichiatra per una riduzione della quota di ansia visto che sta già seguendo la corretta terapia per l'esofagite!
Una visita gastroenterologica potrà valutare le condizioni intestinali!
Cordialmente!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo per la risposta Dottor Bacosi !
Sì, mi rendo conto che la componente ansiosa nei miei problemi è sicuramente "aggravante", benché questo mi lasci basito non avendo mai avuto in passato problemi del genere, anzi, sono sempre stato conosciuto da tutti gli amici e familiari come uno spavaldo ed eterno Peter Pan per il mio carattere spassoso... comunque ad ottobre eseguirò anche la visita psichiatrica da lei indicata.
mi consenta solo una curiosità ancora: mi chiedevo, dal momento che i farmaci IPP inibiscono appunto l' emissione di succhi gastrici, anche se non so in che percentuale, come fa lo stomaco a digerire il cibo prima di rilasciarlo nell' intestino? possono essere gli stessi farmaci a provocarmi problemi di evacuazione intestinale anormale? se nei due mesi indicati dal mio medico di base non si risolve il problema della esofagite lei considera auspicabile protrarre questa terapia o rischio effetti collaterali importanti dato anche lo stato ansioso che a quanto pare sto attraversando?
la ringrazio ancora in anticipo per la disponibilità Dottore!
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Gli IPP azzerano (o quasi) la produzione di acido gastrico con un lieve aumento della "laboriosità" digestiva.
Possono modificare l'alvo (in genere in senso diarroico).
La terapia dell'esofagite deve protrarsi per sei mesi.
Cordialmente!