Colon irritabile e amilasi sono correlabili?

Buongiorno a tutti!
Torno a scrivere su Medicitalia dopo diverso tempo, chiedendo di nuovo lumi su un problema che da anni mi condiziona la vita: il colon irritabile.

Ma partiamo con ordine (riassunto delle puntate precedenti):
Circa 6 anni fa (allora 32enne) mi reco per la prima volta del mio medico per segnalargli che da 1po' di tempo ho problemi digestivi: qualche nausea, acidità frequente, gonfiori intestinali, qualche dolorino (mai troppo accentuato) qua e la a livello intestinale, feci poco formate, etc...
Mi prescrive una serie di esami del sangue che io eseguo, dove andiamo a controllare fegato, pancreas, e un sacco di altri valori....ciò che ne esce è RDW SD leggermente bassa, colesterolo leggermente alto, AMILASI a 129 (da 20-100)..il resto tutto nella norma.
Proprio sull'amilasi ci concentriamo assieme ad un gastroent. (su consiglio del medico) ed eseguo amilasi su 24h e divisione di amilasi salivari e pancreatica: risultato tutto a norma, solo 1 lieve innalzamento dell'amilasi salivari (NB la lipasi è sempre ok). Il gastroentereologo mi dice di star sereno ma i sintomi nei mesi non diminuiscono, così effettuo anche 2 eco all'addome, gastroscopia (leggera ernia iatale), colonscopia e 1 altra serie di esami: tutto ok.
Mi rassegno: è colon irritabile (come dice il medico) ma i sintomi non si sono mai alleviati in questi anni.
Di recente torno dal medico (ora ho 38anni) per segnalargli che è 1 periodo dove ho spesso nausea (anche di notte e a volte) e vado in bagno 3-4 volte in 1a mattina....così decide di farmi ripetere gli esami del sangue proprio come sei anni fa. Non ci crederete ma i valori alterati sono i medesimi: RDW SD a 37,5 (39-55), colesterolo 220 (fino a 200) e amilasi a 114 (20-100): mi sembra di rivivere un film già visto....non ne uscirò mai!
Veniamo alle domande:
- cosa posso fare per migliorare la mia condizione? Ok che è colon irritabile ma non esistono diete o cure ad hoc per star meglio?
- Da un punto di vista medico quei valori che negli anni si ripetono, hanno un valore particolare o meno (L'amilasi era 129 e ora, a distanza di 6 anni è 114)?
- Amilasi e colesterolo leggermente sopra alla media, potrebbero significare una dieta da correggere o sbagliata?

Mi piacerebbe trovare una soluzione per poter vivere le mie giornate serenamente (lavorando, non è sempre semplice andare 4 volte in bagno in 1a mattina) e convivere in modo più semplice col mio colon irritabile.

Mi fermo perchè non voglio tediarvi oltremodo...
Grazie a tutti coloro che vorranno darmi una mano!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non vi è correlazione fra colon irritabile ed alterazione degli indici espressi. Credo che la cosa migliore sia quella di essere seguito da un gastroenterologo. Non è facile gestire un colon irritabile on line per la sua complessità soprattutto terapeutica. Ovviamente una dieta equilibrata può essere di aiuto.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille intanto per la risposta.

Capisco la complessità dell'argomento trattato e mi rendo conto anche che via web è quasi impossibile essere più precisi.
Voglio aggiungere che in passato ho provato a rivolgermi ad un gastroenterologo (ospedale) che però non mi è stato di grande aiuto nel migliorare la mia condizione (la prima volta mi ha prescritto "al volo" la colonscopia senza aggiungere altro, la seconda, dopo aver visto la negatività dell'esame, un antibiotico+fermenti) ..probabilmente sarò stato sfortunato o comunque posso provare a rivolgermi altrove visto che mi piacerebbe capire se è possibile star meglio "a lungo termine".

In tutti i casi la ringrazio nuovamente per l'attenzione dimostrata.

Saluti
Francesco
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno di nuovo!
Voglio riaprire un attimo il post per richiedere un vostro parere circa i risultati degli ultimissimi esami, e soprattutto circa l'iter diagnostico che mi sta facendo seguire il mio medico, visto che non lo comprendo fino in fondo.

Giusto una premessa velocissima, per riassumere che in passato (circa 6 anni fa), visti i miei sintomi da colon irritabile, il mio medico di base mi fece svolgere una marea di esami del sangue da cui emergeva "solo" che la s-amilasi era a 129 (valori base da 20 a 100, lipasi nella norma).
Allora mi fece eseguire un'eco addome (che risultò nella norma) e mi affidò ad un gastroentereologo che mi fece eseguire amilasi urine nelle 24h. (normale) e l'esame per distinguere amilasi salivare da quella pancreatica (era fuori range, di poco, solo quella salivare). Il gastroentereologo fu chiaro da subito: colon irritabile, visto che sembrava tutto a posto.
Il mio medico di base però mi fece eseguire un'altra serie di esami tra cui un altra eco, gastroscopia,colonscopia e un altra serie di esami (tra cui ad esempio celiachia, intolleranze, una serie di esami alle feci infinite).

Bene, alla fine si arrese alla prima diagnosi: colon irritabile.

Veniam ad oggi (scusate ma un minimo riassunto era d'obbligo): di recente mi reco dal dottore per altro motivo, e gli faccio presente che i miei sintomi da colon irritabile non sono mai scemati.
Così, a distanza di 6 anni, mi riprescrive esami del sangue (in realtà li avevo già rifatti ma non così "completi"), dicendomi che è da ricontrollare il pancreas (nb: nell'iter degli esami non è mai emerso nulla in relazione a qualche problema di quest'ultimo): tutto nella norma esclusa s-amilasi (che però è 114, quindi scesa dal 129 di 6 anni fa).
Questa volta eseguo anche elastasi fecale in aggiunta che però risulta a ca 500, e quindi nella norma (range "normale" > 200).

Convinto che i risultati non fossero "peggiorati", e che quindi mi potesse aiutare con qualche antispastico nei picchi di "fastidio", mi reco dal mio dottore che invece mi dice: "ma tu avevi già avuto problemi al pancreas per caso?"
Gli faccio notare che era la stessa domanda che mi aveva fatto anni fa, e che fece partire un iter diagnostico infinito... inoltre che la lipasi e l'elastasi sono perfettamente a norma (come la volta precedente), e che l'amilasi rispetto ad anni fa, quando mi fece la stessa domanda, era addirittura scesa.
Lui mi da ragione e mi segue annuendo nella chiacchierata, però poi alla fine della stessa mi dice: "dobbiam capire cosa non va al pancreas", segnandomi ancora eco addome.

?!

Ora, non è un problema tornarla ad effettuare, ci mancherebbe, ma mi sembra di ripercorrere un protocollo già visto, che non aveva portato a nulla se non un sacco di preoccupazioni e disagi (la colonscopia + gastro non sono così "semplici" come esami).

Qui mi rivolgo alla vostra esperienza per chiedervi: ma se tutto gli esami sono ok, compreso lipasi e elastasi, e la s-amilasi è a 114 (ricordo che avevo 129 anni fa), è giusto insistere sul ricercare qualcosa al pancreas?
Leggo sul web che elastasi e lipasi sono indicatori ancor + affidabili della s-amilasi per diagnosticare problemi al pancreas, perchè quest'ultima potrebbe derivare da un sacco di organi, e non direttamente dal pancreas stesso. Ho avuto l'impressione che non mi abbia ascoltato fino in fondo mentre gli parlavo.

Non voglio screditare la sua professionalità (ci mancherebbe!): voglio solo capire. Se serve riparto con gli esami, ma se posso risparmiarmeli ben venga.

Cosa mi consigliate di fare? Leggendo i risultati degli esami (come poi ha fatto lui) sono plausibili tutte queste preoccupazioni sul pancreas?

Grazie infinite...spero finalmente di fare 1 po' di chiarezza.
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