Problemi intestinali e sintomi generalizzati

Buonasera gentili dottori, scrivo in quanto vorrei avere qualche parere sui sintomi che si sono mostrati nel corso degli anni, e di quale potrebbe essere la causa.
Fin da piccolo ho avuto occasionalmente problemi di tipo gastrointestinale, con diarrea e reflusso. All'età di circa 8 anni ci sono stati alcuni casi di svenimento, associati ad una leggera febbre e mancanza di appetito, con conseguente condizione di sottopeso.
Un altro aspetto interessante è che io abbia mangiato, da sempre, di fretta e molto. Sbalzi di umore e impazienza sono un'altra connotazione da sempre presente.
A 15 anni è comparsa una condizione di secchezza oculare, ma la sjrogren è stata esclusa dalle analisi e anche gli ormoni tiroidei rientravano nella norma. Intorno a questi eventi mi è stata tra l'altro diagnosticata la sindrome del colon irritabile, dopo un violento episodio di colite. Intorno a questi episodi (ma sinceramente non ricordo se prima o dopo) vi è stata l'assunzione di 3 o 4 cicli di azitromicina, per l'acne.
Negli anni seguenti è sopraggiunta una condizione di fatica muscolare e mentale (depressione), problemi di umore e di concentrazione, di sudorazione, disturbi del sonno e problemi al risveglio, nonchè costipazione e stipsi frequenti. Ho avuto spesso anche secchezza di fauci.

Ora, so che la teoria è controversa e non dimostrata, ma la conclusione a cui sono arrivato dopo mesi di ricerche (e anni di sofferenze) è che tutti i sintomi possano essere ricongiunti ad una condizione di infiammazione generalizzata (come conseguenza dell'aumentata permeabilità intestinale), che parte dall'intestino, dovuta magari a disbiosi, parassiti o all'alimentazione.
Le prove che posso fornire sono purtroppo solo soggettive.
Innanzitutto ho cominciato a tenere un diario per verificare se ci fossero delle intolleranze alimentari. Tramite questo ho verificato di essere intollerante a molti cibi, il che mi ha portato ad una dieta ristrettissima, che esclude cereali, solanacee, alcool, noci e altro. Anche alcuni cibi cotti (posso mangiare il salmone crudo ma non cotto) provocano reazioni avverse. Spesso introducendo alcuni cibi offensivi avverto (il giorno seguente) mal di testa,stanchezza e nervosismo, nonchè reflusso, catarro e prurito diffuso; nei casi peggiori anche diarrea.
La situazione è migliorata progressivamente eliminando questi cibi e spesso mi sono trovato a stare molto bene (sebbene con delle ricadute). Solitamente servono 3 o 4 giorni perchè i sintomi si dissipino.
C'è un'altra cosa: stare anche un giorno senza mangiare allevia tutti i sintomi, sia mentali che fisici, della secchezza oculare, dei disturbi cognitivi/comportamentali, e del gonfiore addominale (che ho sempre costantemente). Come si può spiegare tale evenienza?
La glicemia è sempre risultata normale.

Sono alla ricerca di un professionista al quale rivolgermi, ma nel frattempo vorrei chiedervi cosa ne pensate e se ci fosse qualche causa che può spiegare tutta questa sintomatologia.
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.3k 2.3k
Potrebbe realmente trattati di intolleranze alimentari (lattosio, glutine) che a lungo andare , se non trattate, possono comportare alterazioni del sistema di assorbimento:

https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6487-colon-irritabile-o-altro-intolleranze-sibo-lgs-ecc.html

Cordialmente

Felice Cosentino - Milano

Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Grazie dottore, io ho escluso glutine e lattosio già da diversi mesi, può essere che siano ancora presenti dei "danni" a causa di queste eventuali intolleranze?

Cosa ne pensa di una disbiosi (o SIBO) che causi contemporaneamente reflusso ed un'alta permabilità intestinale?
Per esempio, consumando riso, ho accusato gonfiore e reflusso, nonchè alcuni sintomi che mi sentirei di chiamare infiammatori (mal di testa, confusione, difficoltà a ragionare, mani calde, ecc). Ciò potrebbe essere spiegato con il fatto che alcuni cibi alimentino i batteri cattivi più di altri?
In queste situazioni ho misurato più volte la glicemia, e sempre è risultata normale.

Dopo lo stesso pasto, ho visto che i miei famigliari (madre e fratello) accusavano una sete eccessiva (tale da svegliarsi nel sonno), nonchè una leggera confusione. Ho l'impressione infatti che si soffra tutti, sebbene in misure diverse, dello stesso problema. I sintomi solitamente si acuiscono al risveglio.

Le chiedo il suo parere anche in relazione a quale specialista mi potrei rivolgere, in quanto i problemi sono innescati dal cibo, ma possono avere una portata più ampia.

La ringrazio per la sua gentilezza e le auguro buona giornata
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.3k 2.3k
Lo specialista di riferimento é il gastroenterologo.

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Utente
Grazie dottore, sto procedendo per fare gli esami del caso.
Eventualmente tornerò ad aggiornare questo post.
cordiali saluti




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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.3k 2.3k
Bene. A risentirci.


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