Una gastroscopia che ha evidenziato una gastrite erosiva nonche' una ernia iatale

tre anni fa ho fatto una gastroscopia che ha evidenziato una gastrite erosiva nonche' una ernia iatale .
Ho fatto la terapia con pariet 20 mg, la sintomatologia caratterizata da bruciore e' scomparsa.
Circa un anno fa ho incominciato ad avvertire un dolore in mezzo al petto che corrispondeva alle spalle, mai acidita'. Questo dolore avviene solo in orari prestabiliti, mai di notte e mai di mattna, nel primo pomeriggio.
Se allargo il torace ho sollievo dalla sinomatoogia e provo sollievo se mi stendo orizzontalmente sul letto.
Ho atto una radiografia con doppio contasto del transito esoago ed e' riultato uo nella norma, a parte (!!) una ernia iatale di 5 cm nonche' un relusso esofaeo.
Il mio gasroenterologo mi ha prescritto PARIET DA 20 PER 2 VOLTE al di' e Motilium per 3 vlte al di, mi ha detto che devo fare questa terapia per sempre, e che non e' necessario are un'altr gastroscopia.
I sintomi ono scomparsi per un periodo di tempo, ma poi sono ricominciati di nuovo, la qualita' della mia vita e' diventata schifosa, non so cosa fare.
Vorrei sapere se la terapia che faccio e' esatta, se la sintomatologia che ho e' riferibile all'ernia ed al reflusso.
A proposito, ho cambiato le mie abitudini alimentari, sono dimagrita, ma niente da fare
qualcuno mi puo' aiutare?
[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il reflusso e' spesso conseguente all'ernia iatale. Cercando di utilizzare parole semplici, in pratica una piccola parte di stomaco e' risalita in torace, quindi l'effetto "valvola", che normalmente permette al cibo di andare giu' verso lo stomaco, ma non su verso l'esofago, nel suo caso funziona meno bene. Quindi ci puo' essere appunto reflusso di materiale gastrico verso l'esofago, ed essendo questo materiale acido, le provoca le conseguenze che lei ben sa.
L'ernia iatale, in quanto problema anatomico, puo' essere risolta soltanto chirurgicamente, ovviamente nei pazienti in cui vi e' l'indicazione a farlo: puo' chiedere in merito un consulto diretto ad un Chirurgo Generale della sua citta'. Oggi in laparoscopia l'intervento e' diventato molto piu' semplice di quando si faceva (poco) in chirurgia "open".
Nel caso non si possa fare l'intervento in laparoscopia, oppure non e' opportuno, le terapie a base di omeprazolo dovranno in effetti essere continuate, magari a cicli e a seconda del caso, anche per lunghissimi periodi, al fine di minimizzare gli effetti nocivi del reflusso.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto