Colore feci e consistenza

Buongiorno gentile staff di medicitalia, vi scrivo per chiedervi se dovrei preoccuparmi.

Vorrei partire con il fatto che soffro di ansia e stress e questo influisce sul mio colon e sul mio stomaco.
Mi é capitato alcune volte nel corso delle ultime tre settimane di fare feci molli e informi ma non liquide e di colore sull’arancione mentre oggi ho defecato normalmente, dopo due giorni che non andavo di corpo, e diciamo che il pezzo era in parte marrone chiaro ed in parte arancione.
Martedi é stata l’ultima volta che ho defecato prima di oggi e quella notte ho mangiato le carote bollite.
Non so se possa aver influito.
E ieri delle fragola.
Ora sono preoccupata perché ho letto su internet che le feci arancioni sono sintomi di malattia importanti.
Voi cosa ne pensate?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Non so dove l' abbia letto, ma non è vero. La consistenza delle feci non ha alcuna importanza, e nemmeno il colore ( a meno che non siano bianche o vi sia del sangue ).

Prof. alberto tittobello

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la celere risposte, sempre gentili e disponibili.
Se posso vorrei chiedervi un altro paio di cose.
Mi capita, in base al periodo che vivo, di evacuare feci soffici ed informi.. potrebbe trattarsi di colon irritabile per via dell’ansia?
Che esame o visite dovrei richiedere al mio medico per scoprirlo? Vi aggiungo che ció varia ovviamente anche dalla mia alimentazione che non é propriamente bilanciata nell’ultimo periodo
Un’altra domanda che ho in mente da alcuni anni é la seguente: bere alcolici puó far venire crampi alla pancia ogni tanto con l’evacuazione di feci molli dopo qualche ora o addirittura la mattina dopo? Sono ormai anni che mi capita ma ció varia dalla quantità di alcol, dal tipo alcolico bevuto e anche dal clima esterno
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
No, la consistenza delle feci dipende dalla quantità di acqua che viene assorbita e quindi dalla velocità con cui le feci percorrono tutto l' intestino. Non dipende dall ' alcol.

Prof. alberto tittobello