Feci sempre diverse

Gentili dottori,
negli ultimi due anni mi trovo di fronte ad un cambiamento delle abitudini intestinali.

Sono un soggetto ansioso ed ipocondriaco.

Noto che le mie feci sono spesso poco formate e di colore chiaro, non mi succede sempre ma spesso e volentieri il colore è beige, con residui di verdura poco digerita.
Non ho praticamente mai feci marroni scuro dal diametro standard.

A seguito di un'influenza, con febbre, naso chiuso e tosse, mi trovo con un senso di vaga debolezza e scarso appetito.
Il giorno in cui mi è passata la febbre è arrivata la diarrea, che si sta risolvendo in questi giorni.

Le feci però adesso sono scarse, di diametro molto sottile, e sento spesso il bisogno di evacuare.
Colore sempre chiaro, sul beige/ocra.

Quando mi pulisco con vigore, noto sulla carta igienica delle tracce microscopiche di sangue (sono quasi impercettibili).

Leggendo sul web vedo che feci piccole e chiare sono associate a Cancro al colon e la mia paura è sostanzialmente quella.

Non ho altri sintomi, nessun dolore, qualche borborigmo ma niente di sconcertante.

Chiedo gentilmente se la sintomatologia possa a vostro parere essere ricondicibile ad un tumore al colon.

Grazie infinite e, come sempre, grazie per la vostra pazienza.
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
La risposta è decisamente no. Le feci non hanno forma nella prima parte dell ' intestino ( l ' intestino tenue ) ; durante il percorso nel colon, viene assorbita acqua, tanto da renderle più o meno formate. La loro consistenza - alla fina - dipende quindi molto dalla velcità con cui hanno percorso il colon e dalla quantità di acqua assorbita. Il colore - più o meno scuro - dipende dalla quantità di bile presente in quel momento. Tutto quello che ha decritto rientra nelle variazioni fisiologiche. Le dò un consiglio : non le guardi più, le feci.

Prof. alberto tittobello

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite, come sempre, per la gentilezza e la disponibilità.
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Prego.

Prof. alberto tittobello