All'attenzione del dott. santoro

Buongiorno, volevo sottoporvi il mio problema, l'anno passato ho avuto una gravidanza spontanea al primo tentativo, la gravidanza poi si e' interrotta alla 16 settimana per rottura sacco amniotico (dicembre 2009). Dato che le mestruazioni ritornate puntualmente a gennaio e nei mesi successivi erano pero' scarse rispetto a prima della gravidanza, solo 3 giorni (fatta eccezione per il capoparto molto abbondante e lungo), il ginecologo mi ha prescritto degli esami ormonali che le riporto di seguito:

22 giorno ( 30/4/2011)
Prolattina 30,23 (valori normali 5-35)
Progesterone 24,50 (valori di riferimento fase luteica 1,5-20)

5 giorno (11/5/2010)
Prolattina 28,93 valori normali 5-35)
FSH 9,90 (fase follicolare 3,9-12,00)
Inibina B 2,00 (valore di riferimento 7,00-250,00)
Estradiolo 35,71 (valori fase follicolare 18-147)
LH 3,37 (valori fase follicolare 1,5-8,00)
TSH 1,49 (valori normali 0,25-5,0)

Volevo sapere se e' possibile provare ad avere una nuova gravidanza probabilmente usando una stimolazione?
Volevo inoltre sapere se questo valore dell'inibina puo' essere altalenante come per l'FSH e se protrebbe essere in qualche modo collegato a cio' che e' successo nei mesi precedenti?
Non avevo ancora provato a cercare una nuova gravidanza perche' credevo che il ciclo ridotto fosse da imputare ad eventuali sinechie uterine a seguito della gravidanza interrottasi; il ginecologo mi ha dato da prendere Hormell e Cyclodynon per stimolare un po' le ovaie ma temo di aver bisogno di ben altro. Attendo una sua opinione.
Saluti
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Non vedo necessità di una stimolazione ovarica ( i valori di FSH sono nella norma per il periodo del ciclo), ma, come giustamente ha ipotizzato il Collega, di un miglioramento della qualità ovocitaria (che lui ha pensato di migliorare ricorrendo a farmaci di derivazione naturale).
L'ipotesi da Lei in primo tempo individuata (isteroscopia), invece, la torvo ottima e percorribile, vista la rottura precoce delle membrane avvenuta nella scorsa gravidanza, con particolare attenzione allo studio infettivologico del medio ed alto tratto genitale (collo uterino ed endometrio).
Infatti l'isteroscopia è la tecnica più sensibile per valutare la cavità uterina permettendone una visualizzazione diretta alla ricerca di anomalie quali setti, sinechie ed esiti di processi infiammatori pregressi o in corso. Circa il 18% delle cavità uterine di donne già sottoposte senza successo a due cicli FIVET presenta, all'indagine isteroscopica, anomalie quali setti, aderenze o miomi sottomucosi, sfuggiti ad altre indagini precedentemente eseguite.
Queste anomalie sono in grado di compromettere il successo di una gravidanza in termini di proseguimento fino al termine.
La patologia infiammatoria cronica dell'endometrio (endometrite cronica), rappresenta un'altra anomalia endometriale condizione potenzialmente responsabile di scarsa recettività e che può essere riconoscibile isteroscopicamente, non presentando, spesso una sintomaticità chiara ed inequivocabile.
Una diagnosi di endometrite cronica è riconoscibile in circa il 22% delle pazienti in programmi FIVET (sale ad oltre il 70% in donne con ripetuti fallimenti FIVET), nel 14% di donne con sterilità inspiegata e nel 23% di donne con storia di aborto nel primo trimestre.
Chlamydia ed Ureaplasma sono, generalmente, gli agenti infettivi più comunemente coinvolti, la cui presenza va ricercata nel canale cervicale e nella cavità endometriale (60% dei casi). Nel restante 40% dei caasi è riconoscibile su prelievo endometriale, un'infiltrazione linfoplasmacellulare compatibile con una flogosi cronica aspecifica che riesce, comunque, a compromttere il normale impianto della blastocisti.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie tante per la risposta, mi sento molto piu' sollevata. Avevo dimenticato di dirle che la rottura del sacco amniotico e' avvenuta a seguito di amniocentesi, la gravidanza si e' interrotta dopo un mese dalla rottura del sacco e sono stata sotto antibiotici per un mese e mezzo onde evitare un'infezione. Dall'esame istologico della placenta e' risultato chiaramente tessuto infiammato. Non appena torno dal ginecolo chiedero' la prescrizione di questi esami. Volevo farle un ultima domanda se mi e' possibile: non trova che i livelli di inibina b e di FSH siano discordanti? Essendo entrambi marcatori della riserva ovarica crede che sia possibile avere un valore di inibina b da menopausa precoce con un FSH che e' nei limiti della norma?
Grazie ancora e buon fine settimana.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Una inibina bassa con FSH normale, può stare ad indicare due cose:
a) scarsa risposta alla stimolazione ovarica controllata farmacologica
b) scarsa qualità ovocitaria.


Saluti.
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