Il 6 ottobre scorso ho eseguito una isterosalpingografia

Gentile signora,
dall'esame che lei ha eseguito le tube sembrerebbero pervie, ma non completamente "funzionanti" e in parte circondate da aderenze che potrebbero impedirne il corretto funzionamento. Nel caso dell'isterosalpingografia il condizionale è d'obbligo perchè quest'esame ha una percentuale del 10 % di falsi positivi ( ossie riferisce immagini che poi , ad una visualizzazione diretta, non si evidenziano).
Con la sua storia clinica è possibile pensare che ci possa essere un certo rischio di gravidanza extrauterina.
Parli apertamente con il collega che la segue. Potrebbe essere utile una laparoscopia diagnostica che chiarisca lo stato delle sue tube .
La saluto cordialmente

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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Grazie mille per la sua consulenza.
Secondo la ginecologa a cui mi sono rivolta sarebbe opportuno fare direttamente una fecondazione in vitro.
La cosa mi ha fatto un pò pensare, perchè non mi ha dato altre strade da provare. (E' pur vero che esercita in un centro di fecondazione assistita!) Comunque mi ha prescritto gli esami del sangue da eseguire proprio in vista di una icsi (esami genetici ecc.), sia per me che per mio marito e la isteroscopia.
Senza pensarci troppo 2 giorni dopo la isterosalpingografia siamo andati a fare gli esami, per i quali nessuno ci aveva informati che avrei dovuto aspettare per fare il cariotipo, considerando le radiografie fatte. Probabilmente questo esame sarà da riperete.
Le chiedo se anche per l'isteroscopia devo aspettare considerando che mi hanno dato appuntamento il 2 novembre (dovrebbe essere 8° giorno del ciclo) o tenuto conto che l'isterosalpingografia l'ho fatta il 6 ottobre sarebbe meglio aspettare?
Secondo lei sarebbe più opportuno tentare prima con una laparoscopia e poi eventualmente la fecondazione in vitro? Sono abbastanza confusa e mi rendo conto che la decisione finale comunque è la mia e vorrei percorrere la strada giusta. Grazie ancora e buona giornata

Gentile signora,
esiste sicuramente un dubbio sulla funzionalità delle sue tube. Da un punto di vista "classico" per seguire le linee guida internazionali la cosa più indicata da fare sarebbe una laparoscopia in modo da avere chiara la situazione e capire se la strada della fecondazione in vitro è effettivamente l'unica alternativa.
E' altrettanto vero, però, che la laparoscopia ha una sua invasività e spesso anche dei tempi d'attesa per essere eseguita in struttura pubblica, quindi molte coppe "saltano" questo passaggio e si rivolgono o vengono indirizzate direttamente verso la fecondazione in vitro.
Io non mi sento di darle consigli , ma se lei non si sente pronta per una Fivet o ha comunque bisogno di un momento di elaborazione, si prenda un pò di tempo ed eventaulmente consulti un'altro specialista per avere un secondo parere.
La saluto cordialmente
Elisabetta Chelo

Nel ringraziarla per la cortese risposta avrei un ulteriore quesito da porle.
Con la laparoscopia oltre a vedere l'effettiva funzionalità delle tube è anche possibile eventualmente rimuovere le aderenze presenti vicino le salpingi? O comunque cercare di renderle "funzionanti"? Ma poi con il tempo potrebbero anche riformarsi?
Grazie e buona serata