Diagnosi hpv test positiva su mia moglie, che fare?
Buonasera cari medici di Medicitalia,
Vi scrivo per chiedere delle indicazioni chiare che spesso è difficile richiedere in una visita (il medico ha fretta, le domande sorgono dopo qualche ora di riflessione e via così).
Ho scoperto nel 2019 di essere affetto da hpv; a quel tempo io e mia moglie eravamo da poco fidanzati e io lo scoprii poco prima di avere il mio primo rapporto sessuale con lei, che fu protetto proprio per questo motivo.
Tolte le mie due verruche, prendemmo a farlo abitualmente senza protezioni, interrompendo ogni volta che mi sono accorto di nuove verruche - faccenda sulla quale sono stato scrupoloso.
Nessun genio di medico mi aveva consigliato di far vaccinare la mia eventuale partner fissa, come avrei potuto fare contestualmente all'inizio della nostra relazione.
Io stesso non ci avevo riflettuto.
Il risultato è che, ovviamente, dopo 5 anni insieme le ho chiesto di sottoporsi a pap test (negativo) e hpv test (positivo per i tipi 18, 16 e 45).
lei ha avuto diversi partner sessuali prima di me, non aveva mai fatto hpv test, quindi nemmeno so quanto io sia responsabile del quadro che si è prodotto, ma ne soffro molto.
A questo punto la ginecologa ha consigliato comunque il vaccino (non so perché), e nel frattempo il mio aumentato stress lavorativo ha comportato la comparsa più frequente di condilomi.
Se prima di avere una promozione me ne spuntava uno all'anno e nemmeno, adesso ne spunta uno o più di uno al mese.
Non so come comportarmi lavorativamente, mi verrebbe da dire che voglio essere demansionato, e non so nemmeno come comportarmi con mia moglie.
Se mi accorgo di verruche devo fare sesso protetto, anche se so che lei ha già l'hpv?
Fare sesso mentre ho verruche sui genitali aumenta il rischio di comparsa di verruche e lesioni da hpv su mia moglie o la cosa non aumenta le probabilità dato che è già infetta?
Infine un'ultima domanda: svolgere ogni anno un pap test garantisce in maniera ottimale la prevenzione dei tumori dell'utero?
Ci tengo a tutelare la salute di mia moglie e a fare la massima prevenzione possibile, ma la sensibilità del pap test mi lascia interdetto e vorrei massimizzare ciò che si può fare per trovare immediatamente un eventuale tumore dell'utero, o comunque fare una diagnosi precoce in tempi utili.
Grazie, cari saluti
Vi scrivo per chiedere delle indicazioni chiare che spesso è difficile richiedere in una visita (il medico ha fretta, le domande sorgono dopo qualche ora di riflessione e via così).
Ho scoperto nel 2019 di essere affetto da hpv; a quel tempo io e mia moglie eravamo da poco fidanzati e io lo scoprii poco prima di avere il mio primo rapporto sessuale con lei, che fu protetto proprio per questo motivo.
Tolte le mie due verruche, prendemmo a farlo abitualmente senza protezioni, interrompendo ogni volta che mi sono accorto di nuove verruche - faccenda sulla quale sono stato scrupoloso.
Nessun genio di medico mi aveva consigliato di far vaccinare la mia eventuale partner fissa, come avrei potuto fare contestualmente all'inizio della nostra relazione.
Io stesso non ci avevo riflettuto.
Il risultato è che, ovviamente, dopo 5 anni insieme le ho chiesto di sottoporsi a pap test (negativo) e hpv test (positivo per i tipi 18, 16 e 45).
lei ha avuto diversi partner sessuali prima di me, non aveva mai fatto hpv test, quindi nemmeno so quanto io sia responsabile del quadro che si è prodotto, ma ne soffro molto.
A questo punto la ginecologa ha consigliato comunque il vaccino (non so perché), e nel frattempo il mio aumentato stress lavorativo ha comportato la comparsa più frequente di condilomi.
Se prima di avere una promozione me ne spuntava uno all'anno e nemmeno, adesso ne spunta uno o più di uno al mese.
Non so come comportarmi lavorativamente, mi verrebbe da dire che voglio essere demansionato, e non so nemmeno come comportarmi con mia moglie.
Se mi accorgo di verruche devo fare sesso protetto, anche se so che lei ha già l'hpv?
Fare sesso mentre ho verruche sui genitali aumenta il rischio di comparsa di verruche e lesioni da hpv su mia moglie o la cosa non aumenta le probabilità dato che è già infetta?
Infine un'ultima domanda: svolgere ogni anno un pap test garantisce in maniera ottimale la prevenzione dei tumori dell'utero?
Ci tengo a tutelare la salute di mia moglie e a fare la massima prevenzione possibile, ma la sensibilità del pap test mi lascia interdetto e vorrei massimizzare ciò che si può fare per trovare immediatamente un eventuale tumore dell'utero, o comunque fare una diagnosi precoce in tempi utili.
Grazie, cari saluti
[#1]
Dr. Paolo Visci
Ginecologo
146 5
Gentile signore, la sua richiesta di "spiegazioni" sull'HPV è legittima ma è anche una sconcertante denuncia delle "mancanze" di una corretta informazione su questa patologia da parte di ogni soggetto che ha il compito di "informare", "diagnosticare correttamente" e mettere in atto tutti i " presidi terapeutici" opportuni. Lo spazio per la risposta non è certamente sufficiente per rispondere esaustivamente (il sito del ministero della Salute è utile), mi limiterò ai punti essenziali.
- Il medico ha fretta! Il paziente ha il diritto di avere spiegazioni e informazioni corrette.
- Il preservativo "non"protegge" adeguatamente dalla trasmissione dell'HPV che invece si trasmette con contatto mucosa-mucosa, come tante altre malattie sessualmente trasmesse, contatto inevitabile in ogni rapporto sessuale.
- La patologia condilomatosa ha la caratteristica di essere recidivante e pertanto l'eliminazione delle stesse deve essere accurata, guidata dall'uso del microscopio (No lente d'ingrandimento), con l'impiego di procedure adeguate (esiste anche il Laser CO2), e la ripresa dei rapporti è raccomandata dopo aver escluso la stessa patologia nel partner (esami citologici , ricerca dell'HPV , colposcopia e vulvoscopia).
- Non ha alcuna importanza clinica indagare sull'origine dell'incontro con l'HPV , virus che è probabile "incontrare" già dal primo rapporto sessuale (intendendo per rapporto anche il semplice toccare i genitali), La presenza dell'HPV nella popolazione femminile e maschile è considerata essere fino al 90%.
- Il vaccino attualmente proposto è di tipo preventivo, ma abbondante letteratura medica lo consiglia anche ai soggetti positivi a ceppi HPV presenti nel vaccino, perchè capace di potenziare le difese immunitarie del soggetto; non va considerato quindi terapeutico o sostitutivo del presidi terapeutici in uso, efficaci nell'eliminare le lesioni da HPV, ma non il virus .
- Non si debbono avere in alcun modo rapporti sessuali in presenza di una infezione condilomatosa.
- Per l'uomo è fortemente raccomandata la peniscopia o colposcopia per l'uomo
- Per la donna è altrettanto indispensabile la colposcopia che insieme alle altre opportunità diagnostiche permetterà di mettere in atto una efficace prevenzione del cervicocarcinoma.
Come nella ginecologia e ostetricia sono considerati specialisti di riferimento per la diagnostica ecografica in gravidanza, o nel trattamento dell'infertilità , o nella terapia oncologica, uroginecologia ed altro, così va riconosciuta la specificità del ginecologo esperto in Patologia del Tratto Genitale Inferiore al quale va affidata la gestione della prevenzione, diagnosi e terapia di questo settore.
Cordiali saluti
- Il medico ha fretta! Il paziente ha il diritto di avere spiegazioni e informazioni corrette.
- Il preservativo "non"protegge" adeguatamente dalla trasmissione dell'HPV che invece si trasmette con contatto mucosa-mucosa, come tante altre malattie sessualmente trasmesse, contatto inevitabile in ogni rapporto sessuale.
- La patologia condilomatosa ha la caratteristica di essere recidivante e pertanto l'eliminazione delle stesse deve essere accurata, guidata dall'uso del microscopio (No lente d'ingrandimento), con l'impiego di procedure adeguate (esiste anche il Laser CO2), e la ripresa dei rapporti è raccomandata dopo aver escluso la stessa patologia nel partner (esami citologici , ricerca dell'HPV , colposcopia e vulvoscopia).
- Non ha alcuna importanza clinica indagare sull'origine dell'incontro con l'HPV , virus che è probabile "incontrare" già dal primo rapporto sessuale (intendendo per rapporto anche il semplice toccare i genitali), La presenza dell'HPV nella popolazione femminile e maschile è considerata essere fino al 90%.
- Il vaccino attualmente proposto è di tipo preventivo, ma abbondante letteratura medica lo consiglia anche ai soggetti positivi a ceppi HPV presenti nel vaccino, perchè capace di potenziare le difese immunitarie del soggetto; non va considerato quindi terapeutico o sostitutivo del presidi terapeutici in uso, efficaci nell'eliminare le lesioni da HPV, ma non il virus .
- Non si debbono avere in alcun modo rapporti sessuali in presenza di una infezione condilomatosa.
- Per l'uomo è fortemente raccomandata la peniscopia o colposcopia per l'uomo
- Per la donna è altrettanto indispensabile la colposcopia che insieme alle altre opportunità diagnostiche permetterà di mettere in atto una efficace prevenzione del cervicocarcinoma.
Come nella ginecologia e ostetricia sono considerati specialisti di riferimento per la diagnostica ecografica in gravidanza, o nel trattamento dell'infertilità , o nella terapia oncologica, uroginecologia ed altro, così va riconosciuta la specificità del ginecologo esperto in Patologia del Tratto Genitale Inferiore al quale va affidata la gestione della prevenzione, diagnosi e terapia di questo settore.
Cordiali saluti
Dr. Paolo Visci
[#2]
dopo
Utente
Grazie caro Dottore,
Mi ha reso con chiarezza un quadro di difficile comprensione. È stato davvero prazioso ed esaustivo e la ringrazio del tempo che mi ha dedicato, per nulla scontato!
Nel frattempo sono arrivati i risultati di laboratorio, e noto ancora una volta l'approssimazione della dottoressa, che per quanto competente dev'essersi confusa al telefono, dicendomi che mia moglie era positiva ai ceppi 16, 18 e 45. Nel risultato invece è negativa a questi ceppi, semmai è positiva a 'altri ceppi a rischio', senza che mi venga specificato quali. Può dirmi qualcosa su questi altri ceppi? A che rischi in particolare espongono? Sono più pericolosi o meno pericolosi? C'è modo di sapere qual è la positività specifica?
E poi dottore, una domanda strettamente intima: dopo il vaccino potrò tornare a fare sesso non protetto con mia moglie, interrompendo in caso di verruche? Ho cercato di informarmi e mi è sembrato di capire che i ceppi che danno condilomatosi sugli uomini non sono ceppi che comportano rischi per le donne... Ma chiedo a lei, perché è lei il medico.
Grazie ancora, carissimi saluti
Mi ha reso con chiarezza un quadro di difficile comprensione. È stato davvero prazioso ed esaustivo e la ringrazio del tempo che mi ha dedicato, per nulla scontato!
Nel frattempo sono arrivati i risultati di laboratorio, e noto ancora una volta l'approssimazione della dottoressa, che per quanto competente dev'essersi confusa al telefono, dicendomi che mia moglie era positiva ai ceppi 16, 18 e 45. Nel risultato invece è negativa a questi ceppi, semmai è positiva a 'altri ceppi a rischio', senza che mi venga specificato quali. Può dirmi qualcosa su questi altri ceppi? A che rischi in particolare espongono? Sono più pericolosi o meno pericolosi? C'è modo di sapere qual è la positività specifica?
E poi dottore, una domanda strettamente intima: dopo il vaccino potrò tornare a fare sesso non protetto con mia moglie, interrompendo in caso di verruche? Ho cercato di informarmi e mi è sembrato di capire che i ceppi che danno condilomatosi sugli uomini non sono ceppi che comportano rischi per le donne... Ma chiedo a lei, perché è lei il medico.
Grazie ancora, carissimi saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 18/03/2023.
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