Lesione lsil hpv positivo ceppi 56, 59,66. cosa fare?

Salve, vorrei esporre il mio problema.
Ho quasi 42 anni, un figlio di 3 anni.
I miei pap test sono sempre stati negativi incluso quello ad inizio gravidanza.
Ho partorito a inizio 2020.A seguito dei vari problemi legati alla pandemia ho potuto fare controllo ginecologico con pap test e hpv test in modo meno regolare del solito.
Ad ogni modo a fine luglio 2020 pap test+hpv test rivela presenza hpv ceppi 56, 59, 66 con ascus.
Faccio colposcopia i primi di settembre 2020 che riconferma il quadro e mi viene data terapia per 3 mesi di papilocare e integratore fattore M.
Rifaccio controllo a dicembre ed è apparentemente tutto rientrato al controllo colposcopico e nuovo pap test con hpv test negativi.
Seguo indicazioni e ripeto controllo a settembre 2021, pap test e hpv test negativo.
Penso evviva.
Nel 2022 non riesco a fare controllo (bimbo spesso malato, lavoro, due pesanti lutti in famiglia).
Finalmente a marzo 2023 faccio nuovamente visita con pap test e hpv test.
La dottoressa vede già che una lesione sta sempre lì dove era refertata prima con la prima colposcopia.
Esito pap test/hpv positivo con LSIL e ceppi di nuovo 56, 59, 66.Mi dà una cura articolata per os di integratori e locale con preparato a base di ozono (ozogin).
Controllo fra 8 mesi.
Mi rassicura sulla possibilità di provare gravidanza (alla mia età sarebbe comunque per me un ultimo tentativo) e in caso contrario sostituire per ovvi motivi (terapia locale per hpv) anello vaginale con cerotto (per endometriosi faccio terapia senza interruzione salvo idea di gravidanza).
I miei quesiti sono:le indicazioni sono corrette?
Cosa aspettarmi?
Ho più probabilità di avere displasia più grave sino al cancro vista evoluzione da ascus a lsil (se sono evoluzione l'una dell'altra)?
Può la lesione regredire o persistere?
Conveniva toglierla per diatermocoagulazione o conizzazione?
Lei dice di no.
Leggo pareri contrastanti su quadri simili.
Vorrei vaccinare me e mio marito nonostante la nostra età ma non so se devo aspettare di negativizzarmi o se posso iniziare a farlo subito.
Lei non ha dato importanza al vaccino, mi ha detto che lei si aspetta tra 8 mesi che la lesione e la positività siano sempre lì perché ci può mettere anche 2 anni a regredire e di seguire questa terapia cercando di stare serena perché lo stress della mia routine non mi aiuta.
Mi chiedo se è un iter corretto.
La terapia per os è stata iniziata ovviamente anche da mio marito.
Sono preoccupata all'idea di una gravidanza (temo di non potermi godere mio figlio, ho paura di ammalarmi di più e lasciarne un altro ancora più piccolo) ma anche per il fatto che da quanto ho capito la terapia ormonale mi predispone di più a rischio di cancro, quindi mi sento quasi condannata ad un futuro non roseo a meno di non lasciare spazio libero all'endometriosi.
Mi preoccupa anche la salute di mio marito perché noi donne abbiamo pap+hpv test e colposcopia ma lui come asintomatico cosa può fare per sapere se ha lesioni interne e intervenire?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr. Antonio Chieppa Ginecologo 37 4
Buongiorno Signora... la vorrei tranquillizzare... riepilogando
- lei è positiva a due HPV ad alto rischio e uno a basso/ medio rischio
- si è già negativizzata una volta
- non sono riuscito a capire se nelle colposcopie che ha effettuato sono state effettuate biopsie...se non fosse mai stata praticata biopsia sulla zona alterata alla colposcopia sarebbe corretto procedere a biopsia e, sulla base del referto istologico, valutare se procedere a escissione/ distruzione della zona alterata
- ritengo che le probabilità che si negativizzi di nuovo sono decisamente maggiori di quelle che HPV possa persistere e produrre displasie di grado maggiore
- per aumentare le probabilità che l'organismo possa eliminare il virus consiglio rapporti protetti e assunzione per os di lattobacillus crispatus per almeno sei mesi con pap test su strato sottile a sei mesi
- il partner maschile può ricercare HPV mediante tampone uretrale o su liquido seminale
- il vaccino per HPV nasce come vaccino preventivo ma sembrerebbe poter avere anche valenza terapeutica, il mio consiglio è di procedere a vaccinazione considerando la possibilità che potrebbe non modificare la storia naturale dell'infezione in atto
in bocca al lupo AC

Dr. Antonio Chieppa

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