Dolore vertebrale, intercostale e sternale
Salve a tutti,
Da anni soffro di dolori lombari sporadici a cui non ho mai dato troppa importanza, visto che utilizzo una moto, e faccio anche una vita sedentaria, e visto anche che essendo sporadici appunto mi consentivano di svolgere qualsiasi attività fisica con tranquillità. A maggio e giugno ho fatto due banali cadute a piedi, la prima inciampando, mi ha provocato un forte dolore intercostale per un paio di settimane, la seconda, sui talloni da un metro di altezza, è stata, apparentemente, asintomatica.
A luglio di quest'anno il dolore lombosacrale si è accentuato, e per la prima volta ho avvertito dolori alle gambe (più la destra) simili ad una sciatalgia
Ad agosto la mia schiena si è bloccata durante una vacanza al mare, ho fatto 2 settimane di terapia con muscoril e bentelan restando a letto. Mi sono ripreso, ma la lombosciatalgia non è mai passata e a questa si sono uniti dolore sternali e un dolore (al tatto) di una vertebra dorsale (lo avverto soprattutto a letto). Così ho fatto anche una rx che ha evidenziato: 1) appiattimento con atteggiamento in antiversione della lordosi cervicale 2) scoliosi lombare destro convessa 3) spazio intersomatico ridotto L5-S1. Il mio medico mi ha suggerito una visita fisiatrica ma mi ha tranquillizzato perchè tutto sembra essere nella norma. Il fisiatra mi ha visitato e ha supposto una infiammazione del tratto dorsale e una lombalgia in assenza di segni radicolari suggerendomi una cura di cerotti antinfiammatori e ad un ciclo di fisioterapia. Ora mi sto curando con i cerotti ma al momento (sono passati 4 giorni) non avverto miglioramenti, nelle ultime due settimane ho modificato la sedia della mia postazione di lavoro (quella di prima era rigida), vado meno in moto (anche se la posizione sportiva della moto paradossalmente mi da sollievo) e ho cambiato scarpe, utilizzando delle comode scarpe sportive. Eppure giornalmente avverto tutti i sintomi, la mattina mi sveglio senza dolori, i primi dolori lombo sacrali li avverto durante il cambio della postura (da seduto a in piedi e viceversa) quando passeggio tutto va bene, quando mi fermo inizio a sentire la necessità di sedermi o sdraiarmi, il dolore sternale e intercostale lo avverto di più prima di addormentarmi o comunque quando sono sdraiato, al tatto mi fa sempre male una vertebra dorsale (o comunque un punto preciso della schiena), e questo dolore spesso al momento della pressione si irradia alle fasce muscolari vicine, compreso l'addome. A volte si accentua un fenomeno di meteorismo. Premesso che sto seguendo un percorso medico, vorrei sapere cosa ne pensate, soprattutto sul dolore della vertebra al tatto. Grazie
Da anni soffro di dolori lombari sporadici a cui non ho mai dato troppa importanza, visto che utilizzo una moto, e faccio anche una vita sedentaria, e visto anche che essendo sporadici appunto mi consentivano di svolgere qualsiasi attività fisica con tranquillità. A maggio e giugno ho fatto due banali cadute a piedi, la prima inciampando, mi ha provocato un forte dolore intercostale per un paio di settimane, la seconda, sui talloni da un metro di altezza, è stata, apparentemente, asintomatica.
A luglio di quest'anno il dolore lombosacrale si è accentuato, e per la prima volta ho avvertito dolori alle gambe (più la destra) simili ad una sciatalgia
Ad agosto la mia schiena si è bloccata durante una vacanza al mare, ho fatto 2 settimane di terapia con muscoril e bentelan restando a letto. Mi sono ripreso, ma la lombosciatalgia non è mai passata e a questa si sono uniti dolore sternali e un dolore (al tatto) di una vertebra dorsale (lo avverto soprattutto a letto). Così ho fatto anche una rx che ha evidenziato: 1) appiattimento con atteggiamento in antiversione della lordosi cervicale 2) scoliosi lombare destro convessa 3) spazio intersomatico ridotto L5-S1. Il mio medico mi ha suggerito una visita fisiatrica ma mi ha tranquillizzato perchè tutto sembra essere nella norma. Il fisiatra mi ha visitato e ha supposto una infiammazione del tratto dorsale e una lombalgia in assenza di segni radicolari suggerendomi una cura di cerotti antinfiammatori e ad un ciclo di fisioterapia. Ora mi sto curando con i cerotti ma al momento (sono passati 4 giorni) non avverto miglioramenti, nelle ultime due settimane ho modificato la sedia della mia postazione di lavoro (quella di prima era rigida), vado meno in moto (anche se la posizione sportiva della moto paradossalmente mi da sollievo) e ho cambiato scarpe, utilizzando delle comode scarpe sportive. Eppure giornalmente avverto tutti i sintomi, la mattina mi sveglio senza dolori, i primi dolori lombo sacrali li avverto durante il cambio della postura (da seduto a in piedi e viceversa) quando passeggio tutto va bene, quando mi fermo inizio a sentire la necessità di sedermi o sdraiarmi, il dolore sternale e intercostale lo avverto di più prima di addormentarmi o comunque quando sono sdraiato, al tatto mi fa sempre male una vertebra dorsale (o comunque un punto preciso della schiena), e questo dolore spesso al momento della pressione si irradia alle fasce muscolari vicine, compreso l'addome. A volte si accentua un fenomeno di meteorismo. Premesso che sto seguendo un percorso medico, vorrei sapere cosa ne pensate, soprattutto sul dolore della vertebra al tatto. Grazie
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Non penso nulla. Dare pareri, indicazioni o fare diagnosi a distanza via internet e' impossibile (oltre che vietato dall'Ordine dei Medici).
In via del tutto generale posso solo fornirle come informazione che il dolore lombare da lei riferito come quello dorsale difficilmente sono correlati e correlabili. In poche parole quasi mai hanno la stessa origine.
E' indispensabile che si facci valutare da un ortopedico ed eventualmente da un chirurgo toracico per il dolore residuo a livello costale.
Cordialita' e auguri di buon Anno.
Dr. A. Valassina
In via del tutto generale posso solo fornirle come informazione che il dolore lombare da lei riferito come quello dorsale difficilmente sono correlati e correlabili. In poche parole quasi mai hanno la stessa origine.
E' indispensabile che si facci valutare da un ortopedico ed eventualmente da un chirurgo toracico per il dolore residuo a livello costale.
Cordialita' e auguri di buon Anno.
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
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Utente
Sto provvedendo a fare una RM per l'anno prossimo, gli anti infiammatori non hanno avuto effetto. I principali fastidi sono due, dolore dorsale e toracico che si infiamma verso la testa e al centro dello scapole, e la lombosciatalgia. Probabilmente come dice Lei le due cose sono distinte, e potrei pensare che lo spazio intersomatico ridotto L5-S1 sia la causa della lombosciatalgia. Non capisco quale possa essere la causa del dolore dorsale cervicale. In ogni caso inizio un ciclo di fisioterapia alla schiena in attesa della RM che dovrebbe chiarire qualcosa. Dimenticavo di dire che distendendo la colonna sento sollievo.
[#4]
Utente
il 21 Gennaio avrò l'RM (prescrittami da un ortopedico), i sintomi sono sempre gli stessi, dolore dorsale sia al tatto (se poggio la schiena su superfici dure come lo stipite di una porta ad esempio) sia trafittivi con ripercussioni a volte al braccio destro. Inoltre sembra peggiorare un pò la sciatalgia, sento in diversi punti della gamba destra dolori che assomigliano a scariche elettriche, a livello del gluteo e anche inguinale sino a scendere fino al piede passando per il retro della coscia e per l'interno caviglia. Ho avuto sollievo per due giorni dopo avere eliminato il portafoglio dalla tasca di dietro (effettivamente lo portavo tutto il giorno sia alla guida che seduto al pc...) dopo due giorni di sollievo è ricominciato il dolore...l'ortopedico mi ha detto di prendere brufen 600 e expose. Ma al momento nessun sollievo...devo dire che i dolori durante il giorno non sono costanti e riesco a svolgere la mia attività lavorativa e a camminare...ma durano ormai da 6-7 mesi....
[#6]
Utente
RMN fatta.
c6-c7 piccola ernia posteriore mediana che impronta lo spazio epimidollare anteriore.
d4-d5 disco moderatamente assottigliato mostra millimetrica erniazione posteriore mediana
d11-d12 disco assottigliato e disidratato mostra piccola ernia posteriore paramediana sinistra responsabile di iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali.
nel tratto lombare ernia di schmorl attraversa la limitante somatica superiore del soma di L3
Intanto ho seguito fisioterapia per allungamento rachide in toto e soprattutto ho fatto i massaggi decontratturanti che il fisiatra mi aveva consigliato avendo notato forti contratture su tutta la muscolatura della schiena.
Avverto un miglioramento della lombalgia e della dorsalgia, forse la causa era la contrattura che piano piano stiamo cercando di eliminare
Rimane il problema della sciatalgia, con dolori intermittenti al gluteo, al retro coscia, al retroginocchio e alla caviglia. Ho trovato sollievo per qualche giorno eliminando il portafoglio da dietro (effettivamente non lo toglievo mai anche quando stavo a lungo seduto superfici rigide)...ora va meglio...
E' possibile che la lombosciatalgia (visto che non ci sono ernie) sia dovuta a contratture muscolari a livello lombare o anche a livello del muscolo piriforme considerando che per anni è stato compresso con un portafoglio che devo dire era molto rigido...? Pensate che possa essere una concausa?
c6-c7 piccola ernia posteriore mediana che impronta lo spazio epimidollare anteriore.
d4-d5 disco moderatamente assottigliato mostra millimetrica erniazione posteriore mediana
d11-d12 disco assottigliato e disidratato mostra piccola ernia posteriore paramediana sinistra responsabile di iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali.
nel tratto lombare ernia di schmorl attraversa la limitante somatica superiore del soma di L3
Intanto ho seguito fisioterapia per allungamento rachide in toto e soprattutto ho fatto i massaggi decontratturanti che il fisiatra mi aveva consigliato avendo notato forti contratture su tutta la muscolatura della schiena.
Avverto un miglioramento della lombalgia e della dorsalgia, forse la causa era la contrattura che piano piano stiamo cercando di eliminare
Rimane il problema della sciatalgia, con dolori intermittenti al gluteo, al retro coscia, al retroginocchio e alla caviglia. Ho trovato sollievo per qualche giorno eliminando il portafoglio da dietro (effettivamente non lo toglievo mai anche quando stavo a lungo seduto superfici rigide)...ora va meglio...
E' possibile che la lombosciatalgia (visto che non ci sono ernie) sia dovuta a contratture muscolari a livello lombare o anche a livello del muscolo piriforme considerando che per anni è stato compresso con un portafoglio che devo dire era molto rigido...? Pensate che possa essere una concausa?
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Non e' possibile escluderlo, visto il migliormento una volta "alleggerito" del portafoglio!
:)
Ma Lei comprende molto bene che una risposta seria e circostanziata la potra' dare solo il collega ortopedico che la visitera' e valutera' in prima persona le immagini.
A lato le segnalo che "l'ernia di Schmorl" NON e' un' erniazione posteriore del disco intesa nel senso classico e volgare del termine.
Si tratta solo di una sporgenza del disco inferiore o superiore DENTRO al corpo vertebrale, dunque dentro ad una struttura ossea ben delimitata.
In poche parole l'ernia di Schmorl non nessun contatto con le strutture neurologiche del canale vertebrale che possono essere causa di dolore lombare (plesso nervoso di Luscka che avvolge come una fine rete la parte posteriore del disco) e/o le radici nervose (radici per il nervo femorale o sciatico).
Inoltre tenga conto che l'osso, al suo interno, NON e' innervato da alcuna terminazione dolorifica e pertanto se occasionalmente avesse episodi di lombalgia la causa deve essere cercata altrove.
:)
Ma Lei comprende molto bene che una risposta seria e circostanziata la potra' dare solo il collega ortopedico che la visitera' e valutera' in prima persona le immagini.
A lato le segnalo che "l'ernia di Schmorl" NON e' un' erniazione posteriore del disco intesa nel senso classico e volgare del termine.
Si tratta solo di una sporgenza del disco inferiore o superiore DENTRO al corpo vertebrale, dunque dentro ad una struttura ossea ben delimitata.
In poche parole l'ernia di Schmorl non nessun contatto con le strutture neurologiche del canale vertebrale che possono essere causa di dolore lombare (plesso nervoso di Luscka che avvolge come una fine rete la parte posteriore del disco) e/o le radici nervose (radici per il nervo femorale o sciatico).
Inoltre tenga conto che l'osso, al suo interno, NON e' innervato da alcuna terminazione dolorifica e pertanto se occasionalmente avesse episodi di lombalgia la causa deve essere cercata altrove.
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Utente
Salve dottore,
ultimamente ho seguito un ciclo di fisioterapia con massoterapia e tecar,
alla fine delle sedute sembra andare tutto bene, dopo qualche ora il dolore ricomincia, soprattutto quando mi siedo e mi rialzo, e, ogni volta che il massaggiatore mi tratta (a distanza di 2/3 giorni) ritrova contratti sempre gli stessi muscoli lombari, L'ortopedico che mi segue dice che è un problema posturale, mi sconsiglia di usare busto (sono giovane e non vuole che mi abitui a farne uso). E mi consiglia invece di fare ginnastica o ancor meglio nuoto. Faccio presente che non sono pesante, peso circa 70 kg e sono alto 1.70.
Ora mi sta bene iniziare a fare un pò di sport, non è questo il problema, ma vorrei capire se ci sono soluzioni aggiuntive per curare quella che ormai sembra essere una lombalgia cronica e posturale, o anche consigli per uno stile di vita corretto. Gli antinfiammatori sembrano non avere effetto, e poi come appunto avevo premesso anche in altri interventi, i dolori durante la giornata vanno e vengono accentuandosi solamente nelle posizioni sedute, soprattutto in auto. Se faccio una passeggiata il dolore è minore, anche se sento la necessità dopo qualche minuto di sedermi un po'. Quando mi metto a letto e anche sul divano mi rilasso. Può essere consigliato il riposo assoluto per qualche giorno?
ultimamente ho seguito un ciclo di fisioterapia con massoterapia e tecar,
alla fine delle sedute sembra andare tutto bene, dopo qualche ora il dolore ricomincia, soprattutto quando mi siedo e mi rialzo, e, ogni volta che il massaggiatore mi tratta (a distanza di 2/3 giorni) ritrova contratti sempre gli stessi muscoli lombari, L'ortopedico che mi segue dice che è un problema posturale, mi sconsiglia di usare busto (sono giovane e non vuole che mi abitui a farne uso). E mi consiglia invece di fare ginnastica o ancor meglio nuoto. Faccio presente che non sono pesante, peso circa 70 kg e sono alto 1.70.
Ora mi sta bene iniziare a fare un pò di sport, non è questo il problema, ma vorrei capire se ci sono soluzioni aggiuntive per curare quella che ormai sembra essere una lombalgia cronica e posturale, o anche consigli per uno stile di vita corretto. Gli antinfiammatori sembrano non avere effetto, e poi come appunto avevo premesso anche in altri interventi, i dolori durante la giornata vanno e vengono accentuandosi solamente nelle posizioni sedute, soprattutto in auto. Se faccio una passeggiata il dolore è minore, anche se sento la necessità dopo qualche minuto di sedermi un po'. Quando mi metto a letto e anche sul divano mi rilasso. Può essere consigliato il riposo assoluto per qualche giorno?
[#9]
Utente
salve, i miei dolori non vanno ancora via.
Oltre alla dorsalgia e alla lombalgia si fa sempre più insistente una nevralgia lungo l'arto inferiore destro fino alle dita e a volte meno frequente anche lungo il lato sx. In particolare sento il nervo infiammato vicino all'inguine con riflesso sui testicoli, ma anche lungo la coscia e infine alla caviglia interna e alle dita dei piedi. L'ortopedico che ha visto rmn e rx mi ha rimandato al neurochirurgo. E mi ha evidenziato che l'ernia d11 d12 non dovrebbe creare problemi sciatalgici. Però a questo punto mi chiedo se la mia ernia d11 d12 possa essere causa della dorsalgia...tra l'altro rileggendo il referto leggo..."d11-d12 disco assottigliato e disidratato mostra piccola ernia posteriore paramediana sinistra responsabile di iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali"....potrei avere chiarimenti su cosa significa..."iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali"?
Oltre alla dorsalgia e alla lombalgia si fa sempre più insistente una nevralgia lungo l'arto inferiore destro fino alle dita e a volte meno frequente anche lungo il lato sx. In particolare sento il nervo infiammato vicino all'inguine con riflesso sui testicoli, ma anche lungo la coscia e infine alla caviglia interna e alle dita dei piedi. L'ortopedico che ha visto rmn e rx mi ha rimandato al neurochirurgo. E mi ha evidenziato che l'ernia d11 d12 non dovrebbe creare problemi sciatalgici. Però a questo punto mi chiedo se la mia ernia d11 d12 possa essere causa della dorsalgia...tra l'altro rileggendo il referto leggo..."d11-d12 disco assottigliato e disidratato mostra piccola ernia posteriore paramediana sinistra responsabile di iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali"....potrei avere chiarimenti su cosa significa..."iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali"?
[#10]
Per il dolore all'inguine forse e' il caso di farsi vedere da un chirurgo e valutare se il caso di fare un'ecografia della parete addominale per possibili ernie inguinali.
"iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali" = iniziale contatto tra il bordo posteriore del disco e midollo (con le meningi che lo avvolgono)
"iniziale conflitto meccanico con le strutture meningo-neurali" = iniziale contatto tra il bordo posteriore del disco e midollo (con le meningi che lo avvolgono)
[#11]
Utente
è passato un mese e sembra che le cose si siano stabilizzate... il dolore si irradia su tutto il rachide e ha delle conseguenze nevralgiche sul braccio (avambraccio, polso, palmo e dita) e sulla gamba destra (coscia anteriore e laterale fino all'inguine, e a volte caviglia)...in genere quando sono seduto e poggio il dorso (divano) fa male il braccio, quando sono seduto senza poggiare il dorso (quindi sulla sedia del pc o a tavola) fa male la gamba...la schiena sembra essere sempre contratta e se tocco la muscoltaura paraspinale è indolenzita.....il neurochirurgo che mi ha visitato qualche giorno fa sostiene che non ci siano problemi neurochirurgici e che tutto sembra essere causato da problemi muscolari. A volte mi è d'aiuto lo stretching dello psoas, del quadrato dei lombi e ancche del dorso, sto bene 1/2 giorni e poi ricomincia il dolore, a volte invece non riesco nemmeno a farlo per il dolore...
In linea generale è possibile che frequenti contratture alla schiena e pressioni possano intrappolare o stimolare i nervi periferici?
In linea generale è possibile che frequenti contratture alla schiena e pressioni possano intrappolare o stimolare i nervi periferici?
[#12]
Forse lei si preoccupa troppo e non fa l' attivita' riabilitativa e fisica che le serve. Ne parli con un ortopedico oppure un fisiatra.
PS: le contratture muscolari per definizione NON intrappolano alcun nervo periferico, ne'lo stimolano...
PS: le contratture muscolari per definizione NON intrappolano alcun nervo periferico, ne'lo stimolano...
[#13]
Utente
Dottore grazie delle risposte; ho premesso nel mio primo intervento che seguo un percorso medico. Mi hanno visitato più volte l'ortopedico e il neurologo che mi hanno rimandato al fisiatra. Però a volte cerco anche io di capire qualcosa visto che sono l'unico a conoscere perfettamente i miei sintomi e a conviverci ogni giorno.
Vorrei evidenziarle quelle che a me ad oggi sembrano delle certezze (parlo di sintomi) senza dilungarmi troppo:
-doloro diffuso su tutto il rachide dorsale e lombosciatalgia.
-L'unico dolore al tatto è sotto lo sterno (o alla fine dello sterno) e dietro nella schiena destra della 12a vertebra toracica
E vorrei sottolineare che non credo di essere ansioso, sono uno sportivo e non faccio attività fisica da Novembre perché sento dolori acuti soprattutto alla fine del dorso lateralmente a destra. Ma in genere sono attivo (per quanto con un lavoro sedentario) e vado in bici, gioco a calcio, corro e di tanto in tanto faccio qualche nuotata. Ma da Novembre non faccio nulla perché sento dolore. Ho fatto fisioterapia, tecar, e adesso ho ricominciato con una fisioterapista...
Ripartendo dal mio primo intervento in cui descrivevo due cadute...vorrei chiedere se la caduta a maggio sul costato (con postumi di dolore acuto sternale e costale per un mese) possa avere creato un squilibrio muscolo scheletrico...a tal proposito potrei farle vedere se lei è d'accordo la rx del rachide in cui si vedono parzialmente le coste per capire cosa ne pensa lei. Io vedo l'ultima costola dx molto asimmetrica rispetto la sua gemella sx...e sembra proprio essere nel punto dove con digito pressione da dietro sento dolore, dolore che con la stessa digito pressione arriva alla gamba...
Vorrei evidenziarle quelle che a me ad oggi sembrano delle certezze (parlo di sintomi) senza dilungarmi troppo:
-doloro diffuso su tutto il rachide dorsale e lombosciatalgia.
-L'unico dolore al tatto è sotto lo sterno (o alla fine dello sterno) e dietro nella schiena destra della 12a vertebra toracica
E vorrei sottolineare che non credo di essere ansioso, sono uno sportivo e non faccio attività fisica da Novembre perché sento dolori acuti soprattutto alla fine del dorso lateralmente a destra. Ma in genere sono attivo (per quanto con un lavoro sedentario) e vado in bici, gioco a calcio, corro e di tanto in tanto faccio qualche nuotata. Ma da Novembre non faccio nulla perché sento dolore. Ho fatto fisioterapia, tecar, e adesso ho ricominciato con una fisioterapista...
Ripartendo dal mio primo intervento in cui descrivevo due cadute...vorrei chiedere se la caduta a maggio sul costato (con postumi di dolore acuto sternale e costale per un mese) possa avere creato un squilibrio muscolo scheletrico...a tal proposito potrei farle vedere se lei è d'accordo la rx del rachide in cui si vedono parzialmente le coste per capire cosa ne pensa lei. Io vedo l'ultima costola dx molto asimmetrica rispetto la sua gemella sx...e sembra proprio essere nel punto dove con digito pressione da dietro sento dolore, dolore che con la stessa digito pressione arriva alla gamba...
[#14]
Il profilo delle coste in anatomia normale non e' esattamente simmetrico tra i due emicostati e basta che la posizione del tubo radiogeno sia leggermente deviato per "evidenziare" asimmetrie costali magari assenti su esami analoghi precedenti.
Inoltre le immagini Rx sono solo una rappresentazione parziale e approssimata in 2D del corpo umano che e' una complessa realta' in 3D.
Ad esempio le varianti anatomiche delle ultime coste sono molto frequenti...
Infine quello che guida tutto l'atto medico e' l'esame clinico del paziente e dunque in primis, oltre l'anamnesi, l'esame obbiettivo. Le immagini, dunque, vengo molto dopo...
Inoltre le immagini Rx sono solo una rappresentazione parziale e approssimata in 2D del corpo umano che e' una complessa realta' in 3D.
Ad esempio le varianti anatomiche delle ultime coste sono molto frequenti...
Infine quello che guida tutto l'atto medico e' l'esame clinico del paziente e dunque in primis, oltre l'anamnesi, l'esame obbiettivo. Le immagini, dunque, vengo molto dopo...
[#15]
Utente
L'osteapata nella seduta di venerdi (dopo diverse sedute in cui lavorava sulla schiena ma anche sul costato e sull'inguine) mi ha trattato la caviglia e il ginocchio dicendomi che il problema sembra essere lì...ha sentito qualcosa che non va al livello di perone e caviglia...e anche a livello di ginocchio (io effettivamente sulla caviglia e sul ginocchio sento spesso dolore da luglio 2012 sempre sottovalutati perchè non li collegavo alla schiena, feci solo un ecografia alla caviglia ma senza nulla trovare) mi auguro che sia così...forse la caduta in piedi (la seconda fatta a giugno in cantiere cadendo a piedi pari dall'altezza di circa 1 metro) ha creato un danno alle articolazioni che ha compromesso postura e schiena, effettivamente quest'estate quando caricavo su ginocchio a caviglia (accovacciato a mare ad esempio) rialzandomi sentivo anche cedere il ginocchio...e poi la rachialgia diffusa a riposo di notte non la sento...e questo potrebbe confermare la tesi che il problema sia al momento in cui mi metto in piedi. Spero di arrivare presto alla soluzione. Il medico mi ha intanto prescritto una rx toracica per il dolore substernale e alla dx della vertebra dorsale (anche se il problema toracico alle coste potrebbe a limite causare solo il dolore localizzato in quel punto e non il resto) e il reuma test per escludere anche i reumatismi (lui non pensa siano reumatismi però visto che ancora non c'è una diagnosi io voglio continuare con gli accertamenti).
A presto e grazie sempre delle risposte.
A presto e grazie sempre delle risposte.
[#16]
Utente
Salve dottore,
le vorrei comunicare che ho fatto i reuma test e sono risultati negativi,
sono stato visitato ancora dall'ortopedico, perchè i miei dolori a gambe, glutei, caviglia, schiena non tendono a diminuire anche con le sedute di osteopatia (sto bene un giorno poi ritorno come prima), l'ortopedico (come anche l'osteopata) mi ha detto che ho il rachide in leggera torsione, di continuare con delle sedute di osteopatia ma di cercare ancora la causa di questa torsione. Mi ha fatto vedere da un posturologo e sono andato da un mio caro amico posturologo, che mi ha fatto dei test podobarometrici confermando la mia asimmetria e la mia torsione, mi ha fatto un test mandibolare perchè dalla rx cervivale a lui non sembrano allineati i condili mandibolari (io ho messo i denti del giudizio 3 anni fa, e solo inferiori). Il test riguardava il bilanciamento in bocca sul lato dx con una stecca di legno. Rifacendo i test sulla podobarometrica si era corretto l'appoggio, inoltre mi ha fatto un test con e senza la stecca di legno anche facendomi correre ad occhi chiusi sul posto. Il risultato è stato che senza stecca tendevo a sbandare verso sx, con la stecca tendevo a sbandare verso dx. Lui mi ha detto che devo rivolegermi ad un dentista perchè per lui il problema è tutto lì. Le vorrei chiedere gentilmente cosa ne pensa lei, ormai sono state escluse parecchie cose (le ernie per due neurologi e due ortopedici non sono significative e inoltre non ho problemi neurologici e reumatologici, dalle ecografie non risultano tendinopatie o altro), i miei dolori sono a carico delle caviglie degli inguini dei glutei e della schiena e quindi certamente dovrebbe essere la postura...Ma le chiedo se stiamo rientrando nella fantasia ipotizzando un equilibrio dei condili mandibolari per una corretta occlusione che corregge il rachide e di conseguenza la mia postura e i miei dolori...lei che ne pensa?
le vorrei comunicare che ho fatto i reuma test e sono risultati negativi,
sono stato visitato ancora dall'ortopedico, perchè i miei dolori a gambe, glutei, caviglia, schiena non tendono a diminuire anche con le sedute di osteopatia (sto bene un giorno poi ritorno come prima), l'ortopedico (come anche l'osteopata) mi ha detto che ho il rachide in leggera torsione, di continuare con delle sedute di osteopatia ma di cercare ancora la causa di questa torsione. Mi ha fatto vedere da un posturologo e sono andato da un mio caro amico posturologo, che mi ha fatto dei test podobarometrici confermando la mia asimmetria e la mia torsione, mi ha fatto un test mandibolare perchè dalla rx cervivale a lui non sembrano allineati i condili mandibolari (io ho messo i denti del giudizio 3 anni fa, e solo inferiori). Il test riguardava il bilanciamento in bocca sul lato dx con una stecca di legno. Rifacendo i test sulla podobarometrica si era corretto l'appoggio, inoltre mi ha fatto un test con e senza la stecca di legno anche facendomi correre ad occhi chiusi sul posto. Il risultato è stato che senza stecca tendevo a sbandare verso sx, con la stecca tendevo a sbandare verso dx. Lui mi ha detto che devo rivolegermi ad un dentista perchè per lui il problema è tutto lì. Le vorrei chiedere gentilmente cosa ne pensa lei, ormai sono state escluse parecchie cose (le ernie per due neurologi e due ortopedici non sono significative e inoltre non ho problemi neurologici e reumatologici, dalle ecografie non risultano tendinopatie o altro), i miei dolori sono a carico delle caviglie degli inguini dei glutei e della schiena e quindi certamente dovrebbe essere la postura...Ma le chiedo se stiamo rientrando nella fantasia ipotizzando un equilibrio dei condili mandibolari per una corretta occlusione che corregge il rachide e di conseguenza la mia postura e i miei dolori...lei che ne pensa?
[#22]
Utente
Gentile dott. Valassina,
il chiropratico, come altri ortopedici e fisiatri in passato, mi ha confermato qualcosa che io avevo escluso in partenza, ovvero gli psoas perennemente contratti...(al tatto fanno molto male) chiaramente le contratture sono un sintomo di qualcosa di cui ancora non riusciamo a venirne a capo, lui dopo 4 sedute non pensa che il problema possa essere muscolo scheletrico, ma mi ha confermato che uno psoas contratto può interferire con alcuni fasci di nervi (femorale e crurale in particolare) causando cruralgia e falsa sciatica.
Volevo chiederle, se lei sa dirmelo, quali possano essere le cause degli psoas contratti........per altro mi sono sempre accorto che nei periodi di maggior dolore della schiena e della gamba lo streching dello psoas da molto sollievo.
Tempo fa lei mi ha scritto che "le contratture muscolari per definizione NON intrappolano alcun nervo periferico, ne' lo stimolano...".....lei conferma questa sua tesi? Visto che i miei dolori nevralgici vanno via (anche se temporaneamente) con lo streching?
Tornano alla mia domanda...se volessi indagare su altre cause lei cosa mi consiglierebbe? Premetto che non ho fatto in questi 10 mesi esami di sangue e urine (solo esami di sangue per escludere reumatismi, negativi)...potrebbero essere utili per vedere altre problematiche? Pensavo ai reni, al colon, alla prostata o ad un organo che per un disfunzione possa causare queste contratture (che sono prevalente sul lato dx ma in minor parte anche sul lato sinistro). Che esami mi consiglia?
il chiropratico, come altri ortopedici e fisiatri in passato, mi ha confermato qualcosa che io avevo escluso in partenza, ovvero gli psoas perennemente contratti...(al tatto fanno molto male) chiaramente le contratture sono un sintomo di qualcosa di cui ancora non riusciamo a venirne a capo, lui dopo 4 sedute non pensa che il problema possa essere muscolo scheletrico, ma mi ha confermato che uno psoas contratto può interferire con alcuni fasci di nervi (femorale e crurale in particolare) causando cruralgia e falsa sciatica.
Volevo chiederle, se lei sa dirmelo, quali possano essere le cause degli psoas contratti........per altro mi sono sempre accorto che nei periodi di maggior dolore della schiena e della gamba lo streching dello psoas da molto sollievo.
Tempo fa lei mi ha scritto che "le contratture muscolari per definizione NON intrappolano alcun nervo periferico, ne' lo stimolano...".....lei conferma questa sua tesi? Visto che i miei dolori nevralgici vanno via (anche se temporaneamente) con lo streching?
Tornano alla mia domanda...se volessi indagare su altre cause lei cosa mi consiglierebbe? Premetto che non ho fatto in questi 10 mesi esami di sangue e urine (solo esami di sangue per escludere reumatismi, negativi)...potrebbero essere utili per vedere altre problematiche? Pensavo ai reni, al colon, alla prostata o ad un organo che per un disfunzione possa causare queste contratture (che sono prevalente sul lato dx ma in minor parte anche sul lato sinistro). Che esami mi consiglia?
[#23]
Chi le ha detto che i suoi dolori sono "nevralgici"?
Nevralgia significa dolore di origine dal nervo. Ad esempio nevralgia del trigemino significa dolore che origina dalla struttura del nervo trigemino = causa INTERNA al nervo e NON esterna come lei vorrebbe immaginare. Il risultato finale di una irritazione per compressione di una radice nervosa nella colonna o di una compressione di alcuni rami del plesso lombosacrale o del nervo femorale allégresso pelvico (quando esce dalla pelvi e si getta nella coscia) e'che il paziente sente il dolore nel territorio del n.femorale, MA NON e'in grado di distinguere la SEDE origine del dolore.
Quanto ai rapporti tra ileopsoas e n.femorale, guarda caso, in anatomia il n.femorale e'contiguo con il muscolo ileopsoas, ma ha una correlazione di innervazione con questo muscolo molto limitata, innervando solo la sua componente iliaca, mentre lo psoas vero e proprio e'innervato dai rami provenienti dalle radici L1 e L2 che NON fanno parte del nervo femorale!
In ogni caso la nevralgia del n.femorale non esiste in quanto tale, mentre esistono patologie del m.ileopsoas (nervose, vascolari, settiche, tumorali ecc.) che sono la causa di una infiammazione delle terminazioni nocicettive del n.femorale il quale raccoglie queste informazioni e le trasmette al cervello.
Traduzione: in questo distretto l' origine del dolore e' ESTERNO al nervo che in termini volgari (e per semplificare di MOLTO) si potrebbe chiamare "muscoloalgia"e dunque non nevralgia. Tradotto ancora: il paziente ha dolore in un' area che grossolanamente corisponde a inguine/coscia anteriore/ginocchio anteriore e NON alla regione lombare tranne nelle ernie posterolaterali e le grosse ernie mediane del rachide in genere al disco L3/L4 (ma qui siamo fuori tema ïleopsoas").
Quanto alle "contratture" ho molti dubbi che siano la causa e non, piuttosto, l' effetto di una patologia non ancora diagnosticata e che io, a distanza, via internet, senza visitarla, non posso certamente indicarle.
Forse sarebbe il caso di non farsi diagnosi da soli e farsi vedere in un centro ortopedico di chirurgia vertebrale...
Nevralgia significa dolore di origine dal nervo. Ad esempio nevralgia del trigemino significa dolore che origina dalla struttura del nervo trigemino = causa INTERNA al nervo e NON esterna come lei vorrebbe immaginare. Il risultato finale di una irritazione per compressione di una radice nervosa nella colonna o di una compressione di alcuni rami del plesso lombosacrale o del nervo femorale allégresso pelvico (quando esce dalla pelvi e si getta nella coscia) e'che il paziente sente il dolore nel territorio del n.femorale, MA NON e'in grado di distinguere la SEDE origine del dolore.
Quanto ai rapporti tra ileopsoas e n.femorale, guarda caso, in anatomia il n.femorale e'contiguo con il muscolo ileopsoas, ma ha una correlazione di innervazione con questo muscolo molto limitata, innervando solo la sua componente iliaca, mentre lo psoas vero e proprio e'innervato dai rami provenienti dalle radici L1 e L2 che NON fanno parte del nervo femorale!
In ogni caso la nevralgia del n.femorale non esiste in quanto tale, mentre esistono patologie del m.ileopsoas (nervose, vascolari, settiche, tumorali ecc.) che sono la causa di una infiammazione delle terminazioni nocicettive del n.femorale il quale raccoglie queste informazioni e le trasmette al cervello.
Traduzione: in questo distretto l' origine del dolore e' ESTERNO al nervo che in termini volgari (e per semplificare di MOLTO) si potrebbe chiamare "muscoloalgia"e dunque non nevralgia. Tradotto ancora: il paziente ha dolore in un' area che grossolanamente corisponde a inguine/coscia anteriore/ginocchio anteriore e NON alla regione lombare tranne nelle ernie posterolaterali e le grosse ernie mediane del rachide in genere al disco L3/L4 (ma qui siamo fuori tema ïleopsoas").
Quanto alle "contratture" ho molti dubbi che siano la causa e non, piuttosto, l' effetto di una patologia non ancora diagnosticata e che io, a distanza, via internet, senza visitarla, non posso certamente indicarle.
Forse sarebbe il caso di non farsi diagnosi da soli e farsi vedere in un centro ortopedico di chirurgia vertebrale...
[#24]
Utente
Dottore, io non ho mai fatto diagnosi da solo, ma capisce che è difficile vivere in questa situazione che per quanto costante e apparentemente non degenerativa (se non psicologicamente) si protae da quasi 1 anno. Non ho detto che le contratture siano una causa...anzi, ho proprio scritto che sono un sintomo. Sto invece cercando le cause (con delle visite mediche). La prossima sarà dal reumatologo, anche se gli esami dei reumatismi sono negativi, e a breve farò una visita neurologica. Lei mi ha detto di rivolgermi ad un chirurgo vertebrale ma già l'ho fatto se ricorda, un neurochirurgo e diversi ortopedici hanno visto i miei esami e sono tutti concordi nel dire che la colonna è ok e le piccole ernie non sono causa di dolori, nevralgia, intorpidimenti e contratture.
Volevo anche dirle che 6 sedute di chiropratica mi hanno aiutato molto sulla zona cervicale e dorsale, limitando ad oggi il problema esclusivamente ad un dolore lombo/sacrale bilaterale (più dx che sx) accompagnato da contrattura e da fastidiosi dolori (che a me sembrano nevralgici) a livello inguinale, dei fianchi e dei glutei e il solito fastidioso dolore acuto (sensazione di ago) alla caviglia con intorpidimento alluce e dita dei piedi. Inoltre i dolori alla caviglia sono presenti solo in posizione seduta comprimendo sulla zona sacrale (l'intorpidimento alle dita lo sento camminando), mentre i dolori in sede inguinale, fianco e glutei li avverto di più in piedi da fermo. Di fatto però mi rendo conto che non c'è una regola vera e propria sulla manifestazione del dolore.
Lei dottore concorda sul fatto che possa essere utile una visita neurologica per capire se c'è un danno ai nervi, non causato da un ernia discale ma magari dal trauma della mia caduta o da qualcos'altro? Una elettromiografia è un esame che lei suggerirebbe di fare? Altra cosa, cose ne pensa dei reumatismi visti i miei sintomi? Una fibriomalgia? Io sono perplesso su questa ipotesi dell'ortopedico che mi ha rimandato al reumatologo. Ma tuttavia per fiducia nei medici che mi visitano sto facendo anche questo controllo. Grazie.
Volevo anche dirle che 6 sedute di chiropratica mi hanno aiutato molto sulla zona cervicale e dorsale, limitando ad oggi il problema esclusivamente ad un dolore lombo/sacrale bilaterale (più dx che sx) accompagnato da contrattura e da fastidiosi dolori (che a me sembrano nevralgici) a livello inguinale, dei fianchi e dei glutei e il solito fastidioso dolore acuto (sensazione di ago) alla caviglia con intorpidimento alluce e dita dei piedi. Inoltre i dolori alla caviglia sono presenti solo in posizione seduta comprimendo sulla zona sacrale (l'intorpidimento alle dita lo sento camminando), mentre i dolori in sede inguinale, fianco e glutei li avverto di più in piedi da fermo. Di fatto però mi rendo conto che non c'è una regola vera e propria sulla manifestazione del dolore.
Lei dottore concorda sul fatto che possa essere utile una visita neurologica per capire se c'è un danno ai nervi, non causato da un ernia discale ma magari dal trauma della mia caduta o da qualcos'altro? Una elettromiografia è un esame che lei suggerirebbe di fare? Altra cosa, cose ne pensa dei reumatismi visti i miei sintomi? Una fibriomalgia? Io sono perplesso su questa ipotesi dell'ortopedico che mi ha rimandato al reumatologo. Ma tuttavia per fiducia nei medici che mi visitano sto facendo anche questo controllo. Grazie.
[#26]
Utente
Caro dottor Valassina, ho fatto visita Reumatologica e visita Neurologica.
Il reumatologo (dopo esame di sangue negativi) ha assolutamente escluso reumatismi.
Anche il neurologo dopo un'accurata visita ha escluso problemi di natura neurologica. Ha escluso anche la necessità di fare una EMG.
Detto questo, dopo tanti consulti sono tutti concordi nel problema posturale.
Di fatto nessuno si è espresso più di tanto su quale possa essere la causa, o meglio molti hanno detto la loro. Il posturologo mi aveva detto dei denti e della malaocclusione (strada che sto seguendo con controlli che dovrei portare a termine in settimana e anche con perplessità...)...eppure una cosa che oggi mi ha fatto riflettere molto è ciò che il neurologo mi ha detto..."ma lei queste caviglie che le fanno male da un anno le ha mai controllate?".........
Vista la caduta a Luglio in piedi nel vuoto da un metro d'altezza e l'inizio della sintomatologia con dolori alle caviglie (più dx che sx) e visto che i fisiatri si accorgono della caviglia dx che non va...e visto che io i dolori alla caviglia li sento sempre da allora (sempre più la dx che la sx)...e progressivamente è arrivato tutto il resto (rachialgia e dolori muscolari)...è fantasia pensare ad un problema alla caviglia/e?
Il neurologo mi ha consigliato di indagare sul mio appoggio...
Devo dire che questa ultima ipotesi è stata anche condivisa in passato dal medico di famiglia e da due fisiatri, io avevo fatto solo una RX alla caviglia ma mai RMN....lei cosa ne pensa? Grazie.
Ps: in attesa di un controllo alla caviglie pensa che delle cavigliere leggere possano essere d'aiuto intanto per dare stabilità al mio appoggio che effettivamente non è dei migliori vista la mia tendenza a dovermi sedere spesso a causa dei dolori ai piedi, soprattutto il dx?
Il reumatologo (dopo esame di sangue negativi) ha assolutamente escluso reumatismi.
Anche il neurologo dopo un'accurata visita ha escluso problemi di natura neurologica. Ha escluso anche la necessità di fare una EMG.
Detto questo, dopo tanti consulti sono tutti concordi nel problema posturale.
Di fatto nessuno si è espresso più di tanto su quale possa essere la causa, o meglio molti hanno detto la loro. Il posturologo mi aveva detto dei denti e della malaocclusione (strada che sto seguendo con controlli che dovrei portare a termine in settimana e anche con perplessità...)...eppure una cosa che oggi mi ha fatto riflettere molto è ciò che il neurologo mi ha detto..."ma lei queste caviglie che le fanno male da un anno le ha mai controllate?".........
Vista la caduta a Luglio in piedi nel vuoto da un metro d'altezza e l'inizio della sintomatologia con dolori alle caviglie (più dx che sx) e visto che i fisiatri si accorgono della caviglia dx che non va...e visto che io i dolori alla caviglia li sento sempre da allora (sempre più la dx che la sx)...e progressivamente è arrivato tutto il resto (rachialgia e dolori muscolari)...è fantasia pensare ad un problema alla caviglia/e?
Il neurologo mi ha consigliato di indagare sul mio appoggio...
Devo dire che questa ultima ipotesi è stata anche condivisa in passato dal medico di famiglia e da due fisiatri, io avevo fatto solo una RX alla caviglia ma mai RMN....lei cosa ne pensa? Grazie.
Ps: in attesa di un controllo alla caviglie pensa che delle cavigliere leggere possano essere d'aiuto intanto per dare stabilità al mio appoggio che effettivamente non è dei migliori vista la mia tendenza a dovermi sedere spesso a causa dei dolori ai piedi, soprattutto il dx?
[#30]
Utente
Gentile dottore,
in attesa della visita ortopedica per verificare le mie caviglie...
ieri il mio dentista, che mi aveva rimandato ad un radiologo per fare esami diagnostici su denti e mandibola (rx di diverso tipo) si è espresso sulla necessità di togliere gli ottavi inferiori cresciuti senza antagonisti in maniera eccessiva, creando una malocclusione dentale e di mettere poi un bite...chiaramente supportato dall'ortodontista che era al suo fianco. Ovviamente non mi hanno detto che risolverò i miei problemi di schiena, mi hanno solo detto che va fatto e che forse potrebbe dipendere da quello. Ovvero...una tensione muscolare alta causata da malocclusione potrebbe riperquotersi sul resto del rachide creando altre tensioni muscolari modificando la postura. So che lei è scettico, perché ne abbiamo già parlato in passato, ma mi piacerebbe avere un parere da un odontoiatra o ortodontista o gnatologo......qualcuno che possa confortare questa tesi sulla base di pazienti che hanno avuto dei risultati......come posso fare, devo scrivere in altra sezione?
in attesa della visita ortopedica per verificare le mie caviglie...
ieri il mio dentista, che mi aveva rimandato ad un radiologo per fare esami diagnostici su denti e mandibola (rx di diverso tipo) si è espresso sulla necessità di togliere gli ottavi inferiori cresciuti senza antagonisti in maniera eccessiva, creando una malocclusione dentale e di mettere poi un bite...chiaramente supportato dall'ortodontista che era al suo fianco. Ovviamente non mi hanno detto che risolverò i miei problemi di schiena, mi hanno solo detto che va fatto e che forse potrebbe dipendere da quello. Ovvero...una tensione muscolare alta causata da malocclusione potrebbe riperquotersi sul resto del rachide creando altre tensioni muscolari modificando la postura. So che lei è scettico, perché ne abbiamo già parlato in passato, ma mi piacerebbe avere un parere da un odontoiatra o ortodontista o gnatologo......qualcuno che possa confortare questa tesi sulla base di pazienti che hanno avuto dei risultati......come posso fare, devo scrivere in altra sezione?
[#33]
Mi sono letto con attenzione il suo post.
Raccogliere la sua storia clinica richiede tempo ed attenzione e questo spiega in parte il fatto che spesso i bite non funzionano, talvolta vengono messi quando non servono, talvolta il rapporto tra i denti di sopra e quelli di sotto non è corretto. Di sicuro una delle cause di "delusione" odontoiatrica potrebbe essere il fatto che il problema venga da un'altra parte. Quelle caviglie........ andrebbero escluse. Il collega posturologo l'ha fatto, ha registrato quello che si vede sulla pedana stabilopodometrica prima e dopo aver "cancellato" l'appoggio podalico. Si registra il soggetto in abituale e poi si fa camminare su base morbida o si fa alzare in punta piedi più e più volte. Il cervello non può più fare conto delle informazioni che provengono dalla pianta dei piedi (sono troppe) e si organizza "escludendo" queste ultime. Se le modifiche (distribuzione del baricentro a terra, area coperta dalla proiezione del baricentro a terra, varianza della velocità totale e dei vari piedi, ecc.) sono modificate quella è l'influenza podalica. http://www.danieletonlorenzi.it/?s=gonalgia+postura&x=-1097&y=-155 Se anche modificando l'occlusione ci sono vantaggi si può intervenire in entrambi i distretti (plantare e bite?).
Lei capisce che non potendola visitare più che supposizioni non è possibile fare. Se l'occlusione incide potrebbe trovare vantaggi anche dallo stretching mandibolare http://www.danieletonlorenzi.it/atm/stretching-mandibolare-contro-il-dolore-e-wellness-benessere-in-odontoiatria/ che non è una terapia (da sola), ma che può dare indicazioni interessanti. Se c'è qualcosa di non ben chiaro non si faccia problemi a chiedere.
Saluti
Raccogliere la sua storia clinica richiede tempo ed attenzione e questo spiega in parte il fatto che spesso i bite non funzionano, talvolta vengono messi quando non servono, talvolta il rapporto tra i denti di sopra e quelli di sotto non è corretto. Di sicuro una delle cause di "delusione" odontoiatrica potrebbe essere il fatto che il problema venga da un'altra parte. Quelle caviglie........ andrebbero escluse. Il collega posturologo l'ha fatto, ha registrato quello che si vede sulla pedana stabilopodometrica prima e dopo aver "cancellato" l'appoggio podalico. Si registra il soggetto in abituale e poi si fa camminare su base morbida o si fa alzare in punta piedi più e più volte. Il cervello non può più fare conto delle informazioni che provengono dalla pianta dei piedi (sono troppe) e si organizza "escludendo" queste ultime. Se le modifiche (distribuzione del baricentro a terra, area coperta dalla proiezione del baricentro a terra, varianza della velocità totale e dei vari piedi, ecc.) sono modificate quella è l'influenza podalica. http://www.danieletonlorenzi.it/?s=gonalgia+postura&x=-1097&y=-155 Se anche modificando l'occlusione ci sono vantaggi si può intervenire in entrambi i distretti (plantare e bite?).
Lei capisce che non potendola visitare più che supposizioni non è possibile fare. Se l'occlusione incide potrebbe trovare vantaggi anche dallo stretching mandibolare http://www.danieletonlorenzi.it/atm/stretching-mandibolare-contro-il-dolore-e-wellness-benessere-in-odontoiatria/ che non è una terapia (da sola), ma che può dare indicazioni interessanti. Se c'è qualcosa di non ben chiaro non si faccia problemi a chiedere.
Saluti
[#34]
Utente
Salve dottor Tonlorenzi, i plantari li uso già da un mesetto (poco giovamento).......
il bite lo farò entro un mese e se sarà necessario leveremo i plantari.......
Tutto questo per correggere la postura. Ma è possibile che da una postura scorretta possano derivare disordini muscolari e nevralgici?
Oggi, sotto consiglio del medico di famiglia che da sempre mi segue in questa mia vicenda, per alleviare intanto i miei dolori nevralgici e muscolari ho iniziato infiltrazioni muscolari di benexol b12. Può essere utile secondo lei? (mi rivolgo al dott. Valassina)
il bite lo farò entro un mese e se sarà necessario leveremo i plantari.......
Tutto questo per correggere la postura. Ma è possibile che da una postura scorretta possano derivare disordini muscolari e nevralgici?
Oggi, sotto consiglio del medico di famiglia che da sempre mi segue in questa mia vicenda, per alleviare intanto i miei dolori nevralgici e muscolari ho iniziato infiltrazioni muscolari di benexol b12. Può essere utile secondo lei? (mi rivolgo al dott. Valassina)
[#37]
Gentile utente,
mi scusi se intervengo in questo consulto aperto, nonostante lei non abbia cercato un esperto del mio settore professionale, ma, poichè alcuni illustri ortopedici ritengono che alcune lombalgie possano rientrare nel vasto campo dei disturbi fisici che risentono di stress e disagio psicologici, le potrebbe interessare un mio parere in merito al suo caso?
cordiali saluti
mi scusi se intervengo in questo consulto aperto, nonostante lei non abbia cercato un esperto del mio settore professionale, ma, poichè alcuni illustri ortopedici ritengono che alcune lombalgie possano rientrare nel vasto campo dei disturbi fisici che risentono di stress e disagio psicologici, le potrebbe interessare un mio parere in merito al suo caso?
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#38]
Utente
Gentile dottoressa Sciubba,
sono sicuro che un suo parere può essere utile. Ultimamente (già da due mesi) soffro di uno stato ansioso depressivo che però credo sia conseguenza dei miei dolori, a questo si sono aggiunti sicuramente dei cambiamenti nella mia vita importanti (un bimbo che sta per arrivare e altre cose familiari meno piacevoli). Tutto ciò però è avvenuto dopo i miei dolori, e le dico anche cronologicamente come:
Luglio 2012 - primi dolori lombari, dorsali e caviglie...era un periodo lavorativo (ammetto stressante ma che mi dava soddisfazioni economiche...e poi che facevo con passione)
Agosto 2012 - blocco della schiena (in vacanza al mare)
Settembre 2012 - ripresa della normale attività fisica-familiare-lavorativa sempre accompagnata da dolori sopportabili ma con l'idea che fossero degli strascichi che lentamente sarebbero andati via...
Novembre 2012 - nello stesso giorno ho ricevuto due notizie. Una la mattina molto brutta (e ho avuto una crisi di pianto) e una la sera bellissima (altra crisi di pianto).
Da lì la mia emotività è cambiata...
nel giro di pochi giorni ho abbandonato quel poco di sport che facevo (il calcetto) concentrandomi sul dolore ed è stata una corsa contro il tempo per cercare di capire la causa...la scadenza era la nascita di mio figlio...tanta fisioterapia, tanti controlli, ma i dolori più che allontananarsi si accentuavano....e poi verso fine marzo di quest'anno ho avuto il crollo totale...non penso ad altro fuorchè ai miei dolori.....da quel momento anche il lavoro è stato messo in secondo piano...per fortuna facendo la libera professione non è stato tragico...però inizio ad accumulare lavoro arretrato...e inizio ad avere qualche problema. Inoltre la mattina non ho più voglia di alzarmi e ho iniziato a non avere una vita familiare....la prima cosa che penso quando mi alzo sono i dolori...gli stessi di Luglio (per intenderci prima del mio crollo emotivo di novembre e quindi credo che siano dolori di natura fisica)....non aiuto più mia moglie ( e ne avrebbe bisogno) visto che è incinta e non puà fare tutto sola, insomma una serie di eventi spiacevoli a cui a catena si sono unite altre problematiche...rapporto con mia moglie che mi è stata sempre vicina ma che oggi vede accanto a se un altro uomo incapace di darle aiuto e di vivere la gioia del momento, sensi di colpa miei...etc......lei mi capisce...
le miei crisi di pianto sono ormai all'ordine del giorno e io purtroppo non ho piu una vita normale...per me esiste solo il mio dolore. Sull'origine dei dolori...che sia fisica non ho dubbi...però chissà...ormai non mi sento di escludere più niente. So che fra un mese nascerà mio figlio e questo sicuramente è un fattore che mi crea non poche preoccupazioni per quanto riguarda la mia capacità di gestire come vorrei un figlio...in un idea di famiglia felice e sana che al momento non c'è a causa della mia condizione.
Forse lei voleva solo sapere se avevo bisogno del suo parere e non si aspettava un mio sfogo...e invece eccolo qui...non ho problemi a manifestarlo...
Ps: ...i miei familiari mi sono molto vicini e ogni volta che sento il bisogno loro ci sono...e questo mi aiuta molto...non nascondo il mio stato a nessuno dei miei familiari più stretti...parlare con loro e sfogarmi in genere mi fa star meglio e mi fa pensare meno ai dolori.
sono sicuro che un suo parere può essere utile. Ultimamente (già da due mesi) soffro di uno stato ansioso depressivo che però credo sia conseguenza dei miei dolori, a questo si sono aggiunti sicuramente dei cambiamenti nella mia vita importanti (un bimbo che sta per arrivare e altre cose familiari meno piacevoli). Tutto ciò però è avvenuto dopo i miei dolori, e le dico anche cronologicamente come:
Luglio 2012 - primi dolori lombari, dorsali e caviglie...era un periodo lavorativo (ammetto stressante ma che mi dava soddisfazioni economiche...e poi che facevo con passione)
Agosto 2012 - blocco della schiena (in vacanza al mare)
Settembre 2012 - ripresa della normale attività fisica-familiare-lavorativa sempre accompagnata da dolori sopportabili ma con l'idea che fossero degli strascichi che lentamente sarebbero andati via...
Novembre 2012 - nello stesso giorno ho ricevuto due notizie. Una la mattina molto brutta (e ho avuto una crisi di pianto) e una la sera bellissima (altra crisi di pianto).
Da lì la mia emotività è cambiata...
nel giro di pochi giorni ho abbandonato quel poco di sport che facevo (il calcetto) concentrandomi sul dolore ed è stata una corsa contro il tempo per cercare di capire la causa...la scadenza era la nascita di mio figlio...tanta fisioterapia, tanti controlli, ma i dolori più che allontananarsi si accentuavano....e poi verso fine marzo di quest'anno ho avuto il crollo totale...non penso ad altro fuorchè ai miei dolori.....da quel momento anche il lavoro è stato messo in secondo piano...per fortuna facendo la libera professione non è stato tragico...però inizio ad accumulare lavoro arretrato...e inizio ad avere qualche problema. Inoltre la mattina non ho più voglia di alzarmi e ho iniziato a non avere una vita familiare....la prima cosa che penso quando mi alzo sono i dolori...gli stessi di Luglio (per intenderci prima del mio crollo emotivo di novembre e quindi credo che siano dolori di natura fisica)....non aiuto più mia moglie ( e ne avrebbe bisogno) visto che è incinta e non puà fare tutto sola, insomma una serie di eventi spiacevoli a cui a catena si sono unite altre problematiche...rapporto con mia moglie che mi è stata sempre vicina ma che oggi vede accanto a se un altro uomo incapace di darle aiuto e di vivere la gioia del momento, sensi di colpa miei...etc......lei mi capisce...
le miei crisi di pianto sono ormai all'ordine del giorno e io purtroppo non ho piu una vita normale...per me esiste solo il mio dolore. Sull'origine dei dolori...che sia fisica non ho dubbi...però chissà...ormai non mi sento di escludere più niente. So che fra un mese nascerà mio figlio e questo sicuramente è un fattore che mi crea non poche preoccupazioni per quanto riguarda la mia capacità di gestire come vorrei un figlio...in un idea di famiglia felice e sana che al momento non c'è a causa della mia condizione.
Forse lei voleva solo sapere se avevo bisogno del suo parere e non si aspettava un mio sfogo...e invece eccolo qui...non ho problemi a manifestarlo...
Ps: ...i miei familiari mi sono molto vicini e ogni volta che sento il bisogno loro ci sono...e questo mi aiuta molto...non nascondo il mio stato a nessuno dei miei familiari più stretti...parlare con loro e sfogarmi in genere mi fa star meglio e mi fa pensare meno ai dolori.
[#39]
Gentile utente anche i disturbi dell'articolazione temporomandibolare possono essere peggiorati dal bruxismo. I meccanismi dello stress e della depressione rappresentano chiaramente un ostacolo alla guarigione e possono essere meccanismi di rinforzo alla cronicizzazione del dolore. Ben vengano quindi i suggerimenti della dottoressa Sciubba. Tra parentesi non è che la fisioterapia o lo stretching mandibolare non si possano fare mentre segue delle terapie psicologiche. Ora la parola alla dottoressa.
[#40]
Gentile utente,
come lei saprà in questa sede non possono farsi diagnosi certe; ciò vale ancor di più per la psicologia che non ha i potenti mezzi dagnostici della medicina e che quindi anche nella pratica clinica si avvale di "ipotesi psicodiagnostiche" formulate ovviamente in base ai dati anamnestici e clinici.
Il suo sfogo denuncia comunque una situazione di malessere consistente che interferisce con la sua vita sociale e lavorativa e che perciò probabilmente si avvarrebbe di un supporto psicologico o meglio psicoterapeutico.
Per tornare alle considerazioni iniziali, i tempi della sua vicenda probabilmente possono darci dei lumi.
Lei racconta di aver avuto due cadute a maggio e giugno 2012 con modiche o nulle conseguenze a livello fisico nell'immediato. Sono stati comunque due "traumi" fisici per definizione. Ogni trauma fisico in realtà è psico-fisico perché ha ovvie ripercussioni a livello emotivo e cognitivo. Nel suo caso non si è indagato se questo aspetto psicologico del trauma "cadute" sia stato rilevante e perché, né se sia stato sufficientemente elaborato.
Una insufficiente elaborazione potrebbe aver innescato circuiti di pensiero disadattativi con ripercussioni somatiche
Le consiglierei di farsi prescrivere da uno psicoterapeuta, adattandolo al suo caso e quindi circoscrivendolo al trauma "cadute" un compito di scrittura sulle esperienze traumatiche ideato dallo psicologo americano J. Pennebaker. Tale compito infatti si è rivelato efficace sperimentalmente per migliorare la salute fisica e in generale aiuta l'elaborazione.
Ovviamente questo è solo uno strumento, lo psicoterapeuta poi valuterà se c'è bisogno di affrontare altri temi al fine di restituirle un maggiore benessere psicologico.
Cordiali saluti
come lei saprà in questa sede non possono farsi diagnosi certe; ciò vale ancor di più per la psicologia che non ha i potenti mezzi dagnostici della medicina e che quindi anche nella pratica clinica si avvale di "ipotesi psicodiagnostiche" formulate ovviamente in base ai dati anamnestici e clinici.
Il suo sfogo denuncia comunque una situazione di malessere consistente che interferisce con la sua vita sociale e lavorativa e che perciò probabilmente si avvarrebbe di un supporto psicologico o meglio psicoterapeutico.
Per tornare alle considerazioni iniziali, i tempi della sua vicenda probabilmente possono darci dei lumi.
Lei racconta di aver avuto due cadute a maggio e giugno 2012 con modiche o nulle conseguenze a livello fisico nell'immediato. Sono stati comunque due "traumi" fisici per definizione. Ogni trauma fisico in realtà è psico-fisico perché ha ovvie ripercussioni a livello emotivo e cognitivo. Nel suo caso non si è indagato se questo aspetto psicologico del trauma "cadute" sia stato rilevante e perché, né se sia stato sufficientemente elaborato.
Una insufficiente elaborazione potrebbe aver innescato circuiti di pensiero disadattativi con ripercussioni somatiche
Le consiglierei di farsi prescrivere da uno psicoterapeuta, adattandolo al suo caso e quindi circoscrivendolo al trauma "cadute" un compito di scrittura sulle esperienze traumatiche ideato dallo psicologo americano J. Pennebaker. Tale compito infatti si è rivelato efficace sperimentalmente per migliorare la salute fisica e in generale aiuta l'elaborazione.
Ovviamente questo è solo uno strumento, lo psicoterapeuta poi valuterà se c'è bisogno di affrontare altri temi al fine di restituirle un maggiore benessere psicologico.
Cordiali saluti
[#41]
Utente
Grazie dottoressa.
Ne parleró con lo psicologo con cui mi vedró in settimana.
Dott. Tonlorenzi crede che in attesa del bite possa avere giovamento con un byte acquistato in farmacia? Se si di che tipo!
Dott. Valassina è possibile avere una sintomatologia come la mia per problemi tiroidei?
Ne parleró con lo psicologo con cui mi vedró in settimana.
Dott. Tonlorenzi crede che in attesa del bite possa avere giovamento con un byte acquistato in farmacia? Se si di che tipo!
Dott. Valassina è possibile avere una sintomatologia come la mia per problemi tiroidei?
[#42]
Direi che e'molto difficile avere una sintomatologia dolorosa, quale quella da lei riferita, sia si trattasse di ipotiroidismo come, nel caso opposto, di ipertiroidismo. In questo senso direi che puo' essere sereno ed eliminare almeno questo timore.
Mi permetto di suggerirle, intanto, di seguire con attenzione e scrupolo le indicazioni preziose della dr.ssa Sciubba.
Mi permetto di suggerirle, intanto, di seguire con attenzione e scrupolo le indicazioni preziose della dr.ssa Sciubba.
[#43]
Rilagga http://www.danieletonlorenzi.it/atm/stretching-mandibolare-contro-il-dolore-e-wellness-benessere-in-odontoiatria/ io Le consiglierei stretching mandibolare con dispositivi. Almeno sia therabite che spring device hanno alle spalle studi scientifici, non mi risulta che i bite preformati ne abbiano alcuno.
[#44]
Sono contenta che abbia preso la decisione di consultare uno psicologo. Se è uno psicoterapeuta le consiglio di informarsi sull'indirizzo che usa; ad ogni modo il compito che le indicavo è trasversale a tutti gli indirizzi.
Nel suo caso, considerato anche il suo desiderio di risolvere i problemi in tempi brevi, mi sentirei di consigliarle l'approccio Strategico Breve.
Nel suo caso, considerato anche il suo desiderio di risolvere i problemi in tempi brevi, mi sentirei di consigliarle l'approccio Strategico Breve.
[#45]
Utente
Volevo aggiornare tutti sul fatto che gli esami della tiroide erano nella norma, i miei dolori sono leggermente diminuiti da quando ho tolto i denti del giudizio e sono in terapia da una psicologa...ovviamente i dolori non sono spariti, da oggi però porterò il bite che mi consegnerà il mio dentista tra qualche ora. Spero di essere arrivato quasi alla fine di questa esperienza e spero che il bite possa darmi un beneficio concreto. Vi terrò informati.
[#48]
Utente
Salve a tutti...
il bite dopo una settimana posso dire che non ha migliorato i miei dolori....inefficace al momento...
per il resto continuo con una psicologa..........stiamo facendo alcuni test.....vedremo...
confermo che a mio parere parte dei dolori che ho (lombalgia...dolore all'anca dx...caviglia dx..) siano all'origine di tutto...il mio stato ansioso depressivo venuto dopo (non so se corretto chiamarlo così) mi ha portato probabilmente gli altri dolori (spalle...trapezio...collo...formicolii braccio...)
Ad oggi sono in bilico...giornate si e giornate no...per il mio umore...ma anche cambiamenti di umore nella stessa giornata.
Per quanto riguarda i dolori...bè...ci sono sempre...sia quelli "primari" come li chiamo io...lombalgia...dolore all'anca dx...caviglia dx..(in forma minore) sia quelli "secondari" dovuti ad ansia...
ho fatto ieri una seduta con un osteopata massoterapista, lui ha lavorato molto su tutto il corpo...abbinando all'osteopatia alcuni trattamenti con tecar e massaggi (dolorosi anche) sulla mia anca e gamba sx dove non avverto dolori...sul 4-5 metacarpo dx che lui sosteneva fossero bloccati...bè...spero mi aiuti.....
intanto da un mese assumo 5 gocce di laroxyl la sera prima di andare a letto...(prescrittomi dal neuro-psichiatra)
...
vi aggiornerò ancora...e vi chiedo...visto che me ne ha parlato la mia psicologa (non so se perchè pensava fosse il mio caso)......fibriomialgia...può essere il mio caso??
il bite dopo una settimana posso dire che non ha migliorato i miei dolori....inefficace al momento...
per il resto continuo con una psicologa..........stiamo facendo alcuni test.....vedremo...
confermo che a mio parere parte dei dolori che ho (lombalgia...dolore all'anca dx...caviglia dx..) siano all'origine di tutto...il mio stato ansioso depressivo venuto dopo (non so se corretto chiamarlo così) mi ha portato probabilmente gli altri dolori (spalle...trapezio...collo...formicolii braccio...)
Ad oggi sono in bilico...giornate si e giornate no...per il mio umore...ma anche cambiamenti di umore nella stessa giornata.
Per quanto riguarda i dolori...bè...ci sono sempre...sia quelli "primari" come li chiamo io...lombalgia...dolore all'anca dx...caviglia dx..(in forma minore) sia quelli "secondari" dovuti ad ansia...
ho fatto ieri una seduta con un osteopata massoterapista, lui ha lavorato molto su tutto il corpo...abbinando all'osteopatia alcuni trattamenti con tecar e massaggi (dolorosi anche) sulla mia anca e gamba sx dove non avverto dolori...sul 4-5 metacarpo dx che lui sosteneva fossero bloccati...bè...spero mi aiuti.....
intanto da un mese assumo 5 gocce di laroxyl la sera prima di andare a letto...(prescrittomi dal neuro-psichiatra)
...
vi aggiornerò ancora...e vi chiedo...visto che me ne ha parlato la mia psicologa (non so se perchè pensava fosse il mio caso)......fibriomialgia...può essere il mio caso??
[#49]
Utente
il massoterapista ha risolto tutti i miei problemi, la lombalgia e il dolore a bacino e caviglia si sono risolti dopo aver lavorato su una contrattura che coinvolgeva il quadrato dei lombi fino al gluteo e il piriforme, (ci sono volute 4 dolorosissime sedute e in più molto lavoro a casa con automassaggio), nel giro di pochi giorni sono spariti tutti gli altri dolori nella parte alta della schiena...grazie a tutti per le consulenze. Ora sto davvero bene!
[#51]
Utente
salve, è passato quasi un anno, a Giugno dell'anno scorso stavo meglio, ma è durato poco...in realtà sono ricominciati tutti i dolori...
Però a Gennaio mi hanno diagnosticato una tonsillite cronica imputando alla stessa la sintomatologia di reumatismi. A febbraio ho fatto la tonsillectomia. Tutti gli esami fatti sono negativi, prima e dopo l'intervento (Ves, Tas, Streptozyme...) ma l'otorinolaringoiatra mi ha detto che ci sono parecchi falsi negativi e poi potrebbero essere stati falsati dagli antibiotici che intanto avevo iniziato a prendere...e così ha deciso di fare l'intervento dopo un accurata analisi clinica e sintomatologica (il mal di gola durava da ormai da quasi due anni - parallelamente ai miei dolori). Ad oggi, dopo notevoli miglioramenti e a due mesi dall'intervento, ho ripreso l'antibiotico (amoxicillina) per via di infiammazione con placca alla gola, e ho risentito acuirsi un pò i dolori (che non sono passati del tutto) associando aspirina. Solo per aggiornarvi, e mi piacerebbe avere anche un parere.
Però a Gennaio mi hanno diagnosticato una tonsillite cronica imputando alla stessa la sintomatologia di reumatismi. A febbraio ho fatto la tonsillectomia. Tutti gli esami fatti sono negativi, prima e dopo l'intervento (Ves, Tas, Streptozyme...) ma l'otorinolaringoiatra mi ha detto che ci sono parecchi falsi negativi e poi potrebbero essere stati falsati dagli antibiotici che intanto avevo iniziato a prendere...e così ha deciso di fare l'intervento dopo un accurata analisi clinica e sintomatologica (il mal di gola durava da ormai da quasi due anni - parallelamente ai miei dolori). Ad oggi, dopo notevoli miglioramenti e a due mesi dall'intervento, ho ripreso l'antibiotico (amoxicillina) per via di infiammazione con placca alla gola, e ho risentito acuirsi un pò i dolori (che non sono passati del tutto) associando aspirina. Solo per aggiornarvi, e mi piacerebbe avere anche un parere.
[#56]
Utente
Gentile Dott.ssa Sciubba, grazie del suo interessamento, la psicologa ha concluso che il mio stato d'animo è stato conseguenza dei miei reumatismi a cui non ho saputo dare risposte, in considerazione del fatto che sono una persona molto razionale, e anche generalmente iperattiva (per tanto non abituato all'inabilità). Trovarsi di fronte ad una patalogia, improvvisamente e senza risposte, mi ha giustamente scatenato paura. Lei (con cui non ci vediamo ormai da due mesi) crede che i dolori siano stati la causa di tutto, conferma ne è che da quando ho trovato la soluzione medica e con la netta diminuzione dei sintomi dopo antibiotici e tonsillectomia non ha esitato ad interrompere una psicoterapia, comunque utile, che però non serviva più. E' bastato vedere diminuire la sintomatologia per trovare lo spirito e l'umore di sempre.
Mi piacerebbe sentire il parere di un reumatologo su questa faccenda...ho una visita dopo le festività, ma intanto vorrei capire quali sono i tempi di recupero da un reumatismo reattivo, una volta eliminata la causa.
Mi piacerebbe sentire il parere di un reumatologo su questa faccenda...ho una visita dopo le festività, ma intanto vorrei capire quali sono i tempi di recupero da un reumatismo reattivo, una volta eliminata la causa.
[#60]
Gentile utente,
purtroppo la linea seguita dalla sua psicologa è diametralmente opposta a quella che le avevo indicato.
Benchè non sia possibile fare diagnosi e terapia in questa sede, tuttavia torno a consigliarle il compito di scrittura già nominato centrandolo sull'esperienza "cadute" che apparentemente ha innescato la sintomatologia.
Dopo questo compito tornerei a valutare la sintomatologia.
Cordiali saluti
purtroppo la linea seguita dalla sua psicologa è diametralmente opposta a quella che le avevo indicato.
Benchè non sia possibile fare diagnosi e terapia in questa sede, tuttavia torno a consigliarle il compito di scrittura già nominato centrandolo sull'esperienza "cadute" che apparentemente ha innescato la sintomatologia.
Dopo questo compito tornerei a valutare la sintomatologia.
Cordiali saluti
[#62]
Gentile utente,
quanto ci ha appena riferito è in contrasto con il suo primo post.
Il fatto che i dolori siano o siano stati migranti non ha significato in relazione ad un'ipotesi psicodiagnostica che tenga in considerazione i traumi dovuti alle cadute.
Inoltre il compito di scrittura dei 4 giorni di cui le dicevo non può certamente avere effetti negativi, ma solo positivi, per cui continuo ad essere dell'avviso che le converrebbe farlo.
quanto ci ha appena riferito è in contrasto con il suo primo post.
Il fatto che i dolori siano o siano stati migranti non ha significato in relazione ad un'ipotesi psicodiagnostica che tenga in considerazione i traumi dovuti alle cadute.
Inoltre il compito di scrittura dei 4 giorni di cui le dicevo non può certamente avere effetti negativi, ma solo positivi, per cui continuo ad essere dell'avviso che le converrebbe farlo.
[#63]
Utente
Ho un aggiornamento.
La settimana scorsa ho fatto una visita reumatologica, sono stato visitato e mi è stato detto che non soffro di nessun tipo di reumatismo. Seppur il reumatologo (non quello dell'anno scorso) mi ha chiesto di rifare tutti gli accertamenti da capo (esami sangue, urini, feci...) per cercare altro. Quindi ci siamo rinviati ad un paio di settimane con tutti gli esami.
Sono stato dall'OLR per la persistenza della faringite anche dopo la tonsillectomia, e mi ha visitato facendomi l'esame con le fibre, diagnosticando una rinofaringite di tipo virale (quel che non capisco è come mai una rinofaringite virale possa durare anche un mese e in maniera cronica a fasi alterne da due anni), mi ha dato una cura con Nasonex e Lenidase. Il naso è più libero ma la faringite sempre presente, come prima di operarmi alle tonsille.
Ora, sembrerò pazzo, ma a me appare ormai evidente (e me ne sono accorto tardi) che i miei dolori sono associati alla mia faringite cronica. Che siano reumatismi o semplici dolori muscolo articolari non si è capito, ma sembrerebbe la seconda. Quando la gola sta meglio, sto meglio anche io con i dolori.
Sono un pò scoraggiato, non capisco proprio come uscirmene da tutto questo, non capisco se i dolori sono il sintomo di una faringite cronica o se entrambi sono sintomo di qualcos'altro (ma non ho idea di cosa). Il fondo della lingua è sempre bianco, l'otorino mi dice che è un fatto virale, ma l'otorino sembra sordo quando gli dico che sono così da due anni, la gola pizzica sempre, e i dolori tornano. A me di arrendermi a tutto con la motivazione "stress" o "ansia" o altro fa veramente tristezza perchè mi sembra di capire che la medicina (non i medici per carità) ha ancora grossi limiti su certe sintomatologie, motivo per cui mi viene difficile credere a diagnosi tipo Stanchezza Cronica, Firbromialgia etc... diagnosi che tra l'altro nessuno mi ha mai fatto. E pensare che prima dell'esordio dei sintomi, e anche dopo qualche mese (proprio perchè non sono mai stato ipocondriaco e ansioso) io ero una persona felice e conducevo una vita appagante.
La settimana scorsa ho fatto una visita reumatologica, sono stato visitato e mi è stato detto che non soffro di nessun tipo di reumatismo. Seppur il reumatologo (non quello dell'anno scorso) mi ha chiesto di rifare tutti gli accertamenti da capo (esami sangue, urini, feci...) per cercare altro. Quindi ci siamo rinviati ad un paio di settimane con tutti gli esami.
Sono stato dall'OLR per la persistenza della faringite anche dopo la tonsillectomia, e mi ha visitato facendomi l'esame con le fibre, diagnosticando una rinofaringite di tipo virale (quel che non capisco è come mai una rinofaringite virale possa durare anche un mese e in maniera cronica a fasi alterne da due anni), mi ha dato una cura con Nasonex e Lenidase. Il naso è più libero ma la faringite sempre presente, come prima di operarmi alle tonsille.
Ora, sembrerò pazzo, ma a me appare ormai evidente (e me ne sono accorto tardi) che i miei dolori sono associati alla mia faringite cronica. Che siano reumatismi o semplici dolori muscolo articolari non si è capito, ma sembrerebbe la seconda. Quando la gola sta meglio, sto meglio anche io con i dolori.
Sono un pò scoraggiato, non capisco proprio come uscirmene da tutto questo, non capisco se i dolori sono il sintomo di una faringite cronica o se entrambi sono sintomo di qualcos'altro (ma non ho idea di cosa). Il fondo della lingua è sempre bianco, l'otorino mi dice che è un fatto virale, ma l'otorino sembra sordo quando gli dico che sono così da due anni, la gola pizzica sempre, e i dolori tornano. A me di arrendermi a tutto con la motivazione "stress" o "ansia" o altro fa veramente tristezza perchè mi sembra di capire che la medicina (non i medici per carità) ha ancora grossi limiti su certe sintomatologie, motivo per cui mi viene difficile credere a diagnosi tipo Stanchezza Cronica, Firbromialgia etc... diagnosi che tra l'altro nessuno mi ha mai fatto. E pensare che prima dell'esordio dei sintomi, e anche dopo qualche mese (proprio perchè non sono mai stato ipocondriaco e ansioso) io ero una persona felice e conducevo una vita appagante.
[#64]
Lei ha ragione, la Medicina e la Psicologia non hanno risposte sempre disponibili su tutto e per tutti. Purtroppo e'un limite umano.
Deve considerare, pero', che la sua sintomatologia e'estremamente variabile e per sede, tipologia di sintomi e ricorrenza. Queste caratteristiche rendono il suo quadro assolutamente NON tipico per una sindrome o malattia che riesca a spiegare tutto.
Allo stesso tempo la sua sintomatologia non e'grave per i seguenti motivi:
- in un anno e mezzo sostanzialmente non c' e' stata una evoluzione negativa (aspetto positivo);
- il carattere di variabilita' permane (aspetto per certi versi positivo);
- l'area interessata e'sempre molto estesa, praticamente a tutto il corpo.
Naturalmente non voglio dire che il problema non esista, ma, pur nel disagio della sua condizione (che tutti qui le riconosciamo) , questi aspetti positivi (per quanto, ripeto per l'ennesima volta difficili da valutare con precisione a distanza) esistono vnno tenuti in considerazione.
E'vero, se Lei mi chiede "che cosa ho?", non so risponderle, ne'posso soprattutto via internet. Ma come dico anche ai miei pazienti che visito nella vita reale, con quadri simili al suo, so molto bene quello che NON ha...
O per lo meno, piu'correttamente, lo sa il suo medico curante e gli altri medici che l'hanno visitata, esaminata con test clinici, di laboratorio e per immagini.
Sto cercando di dirle che Lei, verosimilmente, pur nel disagio della sua sintomatologia, NON ha malattie molto piu'gravi che, in 18 mesi ormai trascorsi, si sarebbero manifestate con una evidenza (specificita' di segni e sintomi) assolutamente superiore e non paragonabile ai disturbi di cui soffre ancora ora.
In ogni caso restiamo in ascolto e per qualsiasi informazione che Le possa essere utile siamo sempre disponibili in quanto tutte e tutti qui su MI siamo e saremo sempre al suo fianco.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
Deve considerare, pero', che la sua sintomatologia e'estremamente variabile e per sede, tipologia di sintomi e ricorrenza. Queste caratteristiche rendono il suo quadro assolutamente NON tipico per una sindrome o malattia che riesca a spiegare tutto.
Allo stesso tempo la sua sintomatologia non e'grave per i seguenti motivi:
- in un anno e mezzo sostanzialmente non c' e' stata una evoluzione negativa (aspetto positivo);
- il carattere di variabilita' permane (aspetto per certi versi positivo);
- l'area interessata e'sempre molto estesa, praticamente a tutto il corpo.
Naturalmente non voglio dire che il problema non esista, ma, pur nel disagio della sua condizione (che tutti qui le riconosciamo) , questi aspetti positivi (per quanto, ripeto per l'ennesima volta difficili da valutare con precisione a distanza) esistono vnno tenuti in considerazione.
E'vero, se Lei mi chiede "che cosa ho?", non so risponderle, ne'posso soprattutto via internet. Ma come dico anche ai miei pazienti che visito nella vita reale, con quadri simili al suo, so molto bene quello che NON ha...
O per lo meno, piu'correttamente, lo sa il suo medico curante e gli altri medici che l'hanno visitata, esaminata con test clinici, di laboratorio e per immagini.
Sto cercando di dirle che Lei, verosimilmente, pur nel disagio della sua sintomatologia, NON ha malattie molto piu'gravi che, in 18 mesi ormai trascorsi, si sarebbero manifestate con una evidenza (specificita' di segni e sintomi) assolutamente superiore e non paragonabile ai disturbi di cui soffre ancora ora.
In ogni caso restiamo in ascolto e per qualsiasi informazione che Le possa essere utile siamo sempre disponibili in quanto tutte e tutti qui su MI siamo e saremo sempre al suo fianco.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
[#65]
Gentile utente provi a leggere http://www.danieletonlorenzi.it/dolore/misurare-il-dolore/ e guardi dolore cronico e scale di valutazione multidimensionali. Vedrà che chi come il dr. Valassina e la dr. Sciubba hanno un approccio così "ampio" alla trattazione del tema vanno seriamente ascoltati. Quando legge "stai per abbandonare il sito" vada pure è il mio. Oppure cerchi "misurare il dolore" e legga il link dopo wikipedia. Ascolti il dr. Valassina, ogni Suo intervento è per me una lezione. Ascolti la dott. Sciubba e il dr. Valassina. Io da loro imparo tanto, credo che Lei dovrebbe farne un tesoro ancora maggiore (delle loro parole). Il trattamento del dolore cronico senza un approccio psicologico è impossibile.
Saluti
Saluti
[#66]
Utente
Salve a tutti.
L'ultima mia visita al sito è stata di quasi di 2 mesi fa.
E intanto c'è stata una diagnosi, con una cura che è iniziata più di un mese fa.
Brevemente vorrei spiegarvi quanto ho detto al reparto di Medicina Interna dell'Ospedale Civico di Palermo nel quale sono ricoverato in day Hospital per accertamenti.
Il primario che mi ha visitato la prima volta ha voluto sapere proprio tutto del mio stato di salute generale, a prescindere dai dolori muscolari, e sono venuti fuori dei sintomi (a cui ero abituato da parecchi anni) che lo hanno portato a sospettare qualcosa...
tra questi:
- ovviamente i dolori muscolari e articolari (da circa 2 anni)
- ovviamente il mal di gola (che nemmeno si è risolto con tonsillectomia)
e poi ancora:
- tosse e muco soprattutto al mattino (da circa 3 anni)
- mal di testa frequenti (da circa 6-7 anni)
- reflusso con vomito e nausea e sensazione di nodo in gola (da circa 10 anni)
- mal di pancia e feci morbide e frammentarie durante il giorno (da 3 anni)
- dermatiti (ultimi due anni)
- pelle unta (da almeno 10 anni)
- alopecia precoce a 16 anni (oggi ne ho 34).
Insieme ad una collega del reparto hanno deciso di iniziare con alcuni prelievi (alcuni fatti anche da me in passato) e dopo avere escluso: virus, batteri, malattie autoimmuni, reumatismi e altro di cui ora non ricordo, arrivò il momento di un sospetto di celiachia. Fatte le analisi per la celiachia le stesse erano negative, ma il medico mi ha detto che secondo lui il mio problema era una intolleranza, che ha scatenato negli anni una sintomatologia varia, anche prima dei dolori muscolari e articolari (mio personale campanello d'allarme) e mi ha chiesto di fare una dieta senza glutine per sospetta Gluten Sensivity. Da un mese ho iniziato la dieta e assumo integratori, e sembra che i problemi si stiano risolvendo a poco a poco e anche con una logica che agli addetti ai lavori magari sembrerà ovvia:
Dopo una settimana i dolori sono iniziati a regredire e non avevo più la pelle unta (della pelle me ne sono accorto semplicemente perché portando i capelli rasati a zero è facile rendersene conto e guardando i miei cuscini che non avevano più aloni);
Dopo 2 settimane niente più dolori; il mal di testa, la nausea e le dermatiti sono regrediti.
Ad oggi, dopo un mese, continuo a non avere dolori muscolo articolari, mentre ancora permangono (seppur ridotti) l'infiammazione intestinale, il muco in gola e un po' di faringite. Ma credo di essere sulla strada giusta per eliminare anche questi sintomi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa diagnosi. E poi vorrei fare una critica se me lo permettete. Sono un professionista anche io (non medico) e come tutti i professionisti ho dei limiti, per tanto a volte non so dare delle risposte a tutto quello che mi viene proposto nel mio lavoro. Mi sono accorto negli ultimi due anni (e non è solo il vostro caso) che la medicina ancora non guarda in modo globale il paziente, ma cerca di svolgere per ogni settore il suo compito, purtroppo a volte sviando il paziente. Non ho mai capito perchè di fronte ad una sintomatologia così vasta, siano davvero in pochi a indirizzare il paziente nella giusta strada. Un aneddoto: un primario di neurologia a cui avevo espresso tutta la mia sintomatologia, mi disse: "stia tranquillo, non esiste una sintomatologia così ampia in nessuna patologia, è solo stress, vada a nuotare e si rilassi un poco di più". A questo medico, e a tanti altri che mi hanno detto la stessa cosa, oggi rispondo: Caro dott. XXXXX, si metta sui libri e studi un po' di più, vada oltre il recinto della sua specializzazione, c'è un mondo che è stato scoperto negli ultimi 20 anni, e c'è una patologia che a differenza della tanto inflazionata fibromialgia (che è solo una sindrome) si può curare, e si chiama Gluten Sensivity, ed è riconosciuta dalla medicina, e si può diagnosticare escludendo la celiachia e iniziando una dieta senza glutine, e guarda caso ha una sintomatologia varia di quelle che lei dice non esistere in nessuna patologia. Vada a nuotare lei e tutti quelli che ancora non sanno che se i muscoli o le ossa fanno male non basta fare una risonanza per dire che è tutto ok, o se si ha reflusso e lo stesso non guarisce con i farmaci non basta fare una gastroscopia dicendo tutto ok continui con la cura e si stressi meno, o se si è depressi (a causa di problemi di salute) non è corretto indirizzare da uno psicologo. Insomma Vada a nuotare e studi un po' di più con tutti i suoi colleghi come lei, e si ricordi che non tutti sono ipocondriaci, stressati e pazzi! C'è gente che accusa sintomi a causa di un problema reale. E non vanno curati i sintomi. Ma la causa. Scusate lo sfogo.
Avevo deciso di non scrivere più su questo forum perché ormai avevo la mia diagnosi e la mia cura! Ma ho pensato forse di poter aiutare tanti che come vagano nel vuoto...poveri stressati ipocondriaci!
L'ultima mia visita al sito è stata di quasi di 2 mesi fa.
E intanto c'è stata una diagnosi, con una cura che è iniziata più di un mese fa.
Brevemente vorrei spiegarvi quanto ho detto al reparto di Medicina Interna dell'Ospedale Civico di Palermo nel quale sono ricoverato in day Hospital per accertamenti.
Il primario che mi ha visitato la prima volta ha voluto sapere proprio tutto del mio stato di salute generale, a prescindere dai dolori muscolari, e sono venuti fuori dei sintomi (a cui ero abituato da parecchi anni) che lo hanno portato a sospettare qualcosa...
tra questi:
- ovviamente i dolori muscolari e articolari (da circa 2 anni)
- ovviamente il mal di gola (che nemmeno si è risolto con tonsillectomia)
e poi ancora:
- tosse e muco soprattutto al mattino (da circa 3 anni)
- mal di testa frequenti (da circa 6-7 anni)
- reflusso con vomito e nausea e sensazione di nodo in gola (da circa 10 anni)
- mal di pancia e feci morbide e frammentarie durante il giorno (da 3 anni)
- dermatiti (ultimi due anni)
- pelle unta (da almeno 10 anni)
- alopecia precoce a 16 anni (oggi ne ho 34).
Insieme ad una collega del reparto hanno deciso di iniziare con alcuni prelievi (alcuni fatti anche da me in passato) e dopo avere escluso: virus, batteri, malattie autoimmuni, reumatismi e altro di cui ora non ricordo, arrivò il momento di un sospetto di celiachia. Fatte le analisi per la celiachia le stesse erano negative, ma il medico mi ha detto che secondo lui il mio problema era una intolleranza, che ha scatenato negli anni una sintomatologia varia, anche prima dei dolori muscolari e articolari (mio personale campanello d'allarme) e mi ha chiesto di fare una dieta senza glutine per sospetta Gluten Sensivity. Da un mese ho iniziato la dieta e assumo integratori, e sembra che i problemi si stiano risolvendo a poco a poco e anche con una logica che agli addetti ai lavori magari sembrerà ovvia:
Dopo una settimana i dolori sono iniziati a regredire e non avevo più la pelle unta (della pelle me ne sono accorto semplicemente perché portando i capelli rasati a zero è facile rendersene conto e guardando i miei cuscini che non avevano più aloni);
Dopo 2 settimane niente più dolori; il mal di testa, la nausea e le dermatiti sono regrediti.
Ad oggi, dopo un mese, continuo a non avere dolori muscolo articolari, mentre ancora permangono (seppur ridotti) l'infiammazione intestinale, il muco in gola e un po' di faringite. Ma credo di essere sulla strada giusta per eliminare anche questi sintomi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa diagnosi. E poi vorrei fare una critica se me lo permettete. Sono un professionista anche io (non medico) e come tutti i professionisti ho dei limiti, per tanto a volte non so dare delle risposte a tutto quello che mi viene proposto nel mio lavoro. Mi sono accorto negli ultimi due anni (e non è solo il vostro caso) che la medicina ancora non guarda in modo globale il paziente, ma cerca di svolgere per ogni settore il suo compito, purtroppo a volte sviando il paziente. Non ho mai capito perchè di fronte ad una sintomatologia così vasta, siano davvero in pochi a indirizzare il paziente nella giusta strada. Un aneddoto: un primario di neurologia a cui avevo espresso tutta la mia sintomatologia, mi disse: "stia tranquillo, non esiste una sintomatologia così ampia in nessuna patologia, è solo stress, vada a nuotare e si rilassi un poco di più". A questo medico, e a tanti altri che mi hanno detto la stessa cosa, oggi rispondo: Caro dott. XXXXX, si metta sui libri e studi un po' di più, vada oltre il recinto della sua specializzazione, c'è un mondo che è stato scoperto negli ultimi 20 anni, e c'è una patologia che a differenza della tanto inflazionata fibromialgia (che è solo una sindrome) si può curare, e si chiama Gluten Sensivity, ed è riconosciuta dalla medicina, e si può diagnosticare escludendo la celiachia e iniziando una dieta senza glutine, e guarda caso ha una sintomatologia varia di quelle che lei dice non esistere in nessuna patologia. Vada a nuotare lei e tutti quelli che ancora non sanno che se i muscoli o le ossa fanno male non basta fare una risonanza per dire che è tutto ok, o se si ha reflusso e lo stesso non guarisce con i farmaci non basta fare una gastroscopia dicendo tutto ok continui con la cura e si stressi meno, o se si è depressi (a causa di problemi di salute) non è corretto indirizzare da uno psicologo. Insomma Vada a nuotare e studi un po' di più con tutti i suoi colleghi come lei, e si ricordi che non tutti sono ipocondriaci, stressati e pazzi! C'è gente che accusa sintomi a causa di un problema reale. E non vanno curati i sintomi. Ma la causa. Scusate lo sfogo.
Avevo deciso di non scrivere più su questo forum perché ormai avevo la mia diagnosi e la mia cura! Ma ho pensato forse di poter aiutare tanti che come vagano nel vuoto...poveri stressati ipocondriaci!
[#67]
Lei ci ha raccontato tutta una serie di dolori muscolari, perdite di curve fisiologiche, ernie del disco. Mai un cenno a disordini gastrointestinali. ora (col senno di poi) andando a leggere altri quesiti da Lei posti mi accorgo che c'era una richiesta per reflusso gastroesofageo. Colgo l'occasione per dire che ognuno che legge questo post, ogniqualvolta abbia dolori e disturbi gastrointestinali (qui non descritti) faccia la prova per una settimana a mangiare senza glutine e a non bere latte e non mangiare formaggi freschi. Ci saranno sorprese. Comunque se il paziente ci racconta che è inciampato due volte e poi finisce che ha l'intolleranza al glutine non celiaca non se la prenda troppo con il consulente online. Magari a visita diretta era più facile.
felice per Lei
saluti
Daniele Tonlorenzi
Ecco perché la visita online non può sostituire il reale, nella sezione online non vengono fuori (se Lei non le dice)
- reflusso con vomito e nausea e sensazione di nodo in gola (da circa 10 anni)
- mal di pancia e feci morbide e frammentarie durante il giorno (da 3 anni)
- dermatiti (ultimi due anni)
- pelle unta (da almeno 10 anni)
- alopecia precoce a 16 anni (oggi ne ho 34).
I latini dicevano "ripetere giova" ed allora ripeto
Colgo l'occasione per dire che ognuno che legge questo post, ogniqualvolta abbia dolori e disturbi gastrointestinali (qui non descritti) faccia la prova per una settimana a mangiare senza glutine e a non bere latte e non mangiare formaggi freschi. Ci saranno sorprese.
felice per Lei
saluti
Daniele Tonlorenzi
Ecco perché la visita online non può sostituire il reale, nella sezione online non vengono fuori (se Lei non le dice)
- reflusso con vomito e nausea e sensazione di nodo in gola (da circa 10 anni)
- mal di pancia e feci morbide e frammentarie durante il giorno (da 3 anni)
- dermatiti (ultimi due anni)
- pelle unta (da almeno 10 anni)
- alopecia precoce a 16 anni (oggi ne ho 34).
I latini dicevano "ripetere giova" ed allora ripeto
Colgo l'occasione per dire che ognuno che legge questo post, ogniqualvolta abbia dolori e disturbi gastrointestinali (qui non descritti) faccia la prova per una settimana a mangiare senza glutine e a non bere latte e non mangiare formaggi freschi. Ci saranno sorprese.
[#68]
Infatti Lei ci e'stato non di grande, bensi' di grandissimo aiuto perche'conferma una volta di piu'che la nostra prudenza nel rispondere a distanza tramite un Pc e' assolutamente giustificata ed ancora una volta confermata.
Sono molto contento che Lei sia stato preso in cura da medici che guardano al paziente come una persona in toto, sono ancora piu'contento che non si siano fermati alla prima diagnosi negativa per celiachia. Il sospetto di intolleranza (e non di allergia) era assolutamente legittimo ed e' stato corretto provare un percorso di disintossicazione.
Anche a me sono capitati casi di poliartralgia da patologia della parete intestinale, ma ogni volta:
1. il paziente veniva da una lunga storia di non diagnosi o errate diagnosi;
2. il paziente era stato trattato con terapie anche pesanti e, a volte, pericolose e la diagnosi e'stata ogni volta basata su una metodologia clinica e diagnostica errata.
Dunque storie sofferte simili alla sua...
Certo, esistono dunque casi di artriti o spondiloartriti enteropatiche, ma e'da notare che circa il 20-70% dei pazienti con spondiloartriti presenta alterazioni infiammatorie subcliniche (= non evidenti o non immediatamente correlate) del grosso intestino senza sintomi gastroenterici e il follow-up di questi pazienti dimostra la possibilità di sviluppo di un morbo di Crohn nel 15-25% di loro.
A questa diagnosi si arriva (e nei miei casi sono arrivato) con grande fatica e solo per esclusione, nel senso che non esiste una sintomatologia tipica (= caratteristica) di questa condizione su base alimentare e legata spesso ad una patologia della parete intestinale, che ci possa guidare con un procedimento logico deduttivo (percorso logico per cui si parte dal particolare o dai particolari dati da segni e sintomi che conducono ad una diagnosi di base per deduzione) .
Se questa diagnosi e', dunque, tanto difficile e complicata per il paziente e per il medico nella vita reale, puo' ben comprendere che a distanza via Internet e' totalmente impossibile dire "che cosa Lei ha".
Ma resta confermato che era possibile ipotizzare quello che Lei NON ha, cioe' una patologia ortopedica su base meccanica. Questo tipo di diagnosi (per esclusione) e' la base metodologica per iniziare il percorso di accertamenti e trattamenti che possono portare alla soluzione del caso. Questo percorso e' un procedimento, guarda caso, inverso a quello della diagnostica classica in Medicina, essendo un percorso logico di tipo induttivo (si parte dal generale per arrivare al particolare). Era a questo a cui mi riferivo nel precedente post...
In poche parole, se era possibile intuirlo via internet parlandone a distanza, in teoria sarebbe stato possibile porlo come iniziale ipotesi di un percorso ad ampio raggio per esclusione anche nel reale...Comunque quello che conta e'che Lei ora e'avviato su una strada di possibile guarigione grazie al lavoro degli ottimi Colleghi di Palermo che La seguono.
A parte, mi spetta comuqnue segnalarle che in questi casi di intolleranze puo'essere presente anche una condizione di ansia e depressione, dunque non escludibile a priori come sintomo correlato.
In questi casi sono presenti anche altri segni relativamente frequenti. Ad esempio nelle donne con intolleranze alimentari e'presente cefalea e dismenorrea; quasi sempre, purtroppo, queste sintomatologie sono inquadrate da sole, da una parte come un problema ginecologico e dall' altra come un problema psicologico o neurologico.
In conclusione, La ringrazio in primo luogo per averci informato perche' il riscontro di quello che avviene ai nostri utenti (che non sono e non devono essere considerati "nostri pazienti) e' fondamentale per farci capire due aspetti fondamentali:
1. in che modo la nostra comunicazione online possa essere stata efficace;
2. in che modo le nostre informazioni possano averla aiutata a cercare un secondo o terzo parere da parte di medici curanti nel reale per risolvere il loro caso.
La prego, inoltre, di tenerci informati sull'evoluzione della sua condizione e sul miglioramento della sua sintomatologia fino a guarigione in modo che tutti, sia i medici e psicologi consulenti di MI, come gli utenti del sito con quadri patologici simili al suo, possano trovarne un utile arricchimento e una preziosa indicazione.
Ancora grazie.
Dr. Antonio Valassina
Sono molto contento che Lei sia stato preso in cura da medici che guardano al paziente come una persona in toto, sono ancora piu'contento che non si siano fermati alla prima diagnosi negativa per celiachia. Il sospetto di intolleranza (e non di allergia) era assolutamente legittimo ed e' stato corretto provare un percorso di disintossicazione.
Anche a me sono capitati casi di poliartralgia da patologia della parete intestinale, ma ogni volta:
1. il paziente veniva da una lunga storia di non diagnosi o errate diagnosi;
2. il paziente era stato trattato con terapie anche pesanti e, a volte, pericolose e la diagnosi e'stata ogni volta basata su una metodologia clinica e diagnostica errata.
Dunque storie sofferte simili alla sua...
Certo, esistono dunque casi di artriti o spondiloartriti enteropatiche, ma e'da notare che circa il 20-70% dei pazienti con spondiloartriti presenta alterazioni infiammatorie subcliniche (= non evidenti o non immediatamente correlate) del grosso intestino senza sintomi gastroenterici e il follow-up di questi pazienti dimostra la possibilità di sviluppo di un morbo di Crohn nel 15-25% di loro.
A questa diagnosi si arriva (e nei miei casi sono arrivato) con grande fatica e solo per esclusione, nel senso che non esiste una sintomatologia tipica (= caratteristica) di questa condizione su base alimentare e legata spesso ad una patologia della parete intestinale, che ci possa guidare con un procedimento logico deduttivo (percorso logico per cui si parte dal particolare o dai particolari dati da segni e sintomi che conducono ad una diagnosi di base per deduzione) .
Se questa diagnosi e', dunque, tanto difficile e complicata per il paziente e per il medico nella vita reale, puo' ben comprendere che a distanza via Internet e' totalmente impossibile dire "che cosa Lei ha".
Ma resta confermato che era possibile ipotizzare quello che Lei NON ha, cioe' una patologia ortopedica su base meccanica. Questo tipo di diagnosi (per esclusione) e' la base metodologica per iniziare il percorso di accertamenti e trattamenti che possono portare alla soluzione del caso. Questo percorso e' un procedimento, guarda caso, inverso a quello della diagnostica classica in Medicina, essendo un percorso logico di tipo induttivo (si parte dal generale per arrivare al particolare). Era a questo a cui mi riferivo nel precedente post...
In poche parole, se era possibile intuirlo via internet parlandone a distanza, in teoria sarebbe stato possibile porlo come iniziale ipotesi di un percorso ad ampio raggio per esclusione anche nel reale...Comunque quello che conta e'che Lei ora e'avviato su una strada di possibile guarigione grazie al lavoro degli ottimi Colleghi di Palermo che La seguono.
A parte, mi spetta comuqnue segnalarle che in questi casi di intolleranze puo'essere presente anche una condizione di ansia e depressione, dunque non escludibile a priori come sintomo correlato.
In questi casi sono presenti anche altri segni relativamente frequenti. Ad esempio nelle donne con intolleranze alimentari e'presente cefalea e dismenorrea; quasi sempre, purtroppo, queste sintomatologie sono inquadrate da sole, da una parte come un problema ginecologico e dall' altra come un problema psicologico o neurologico.
In conclusione, La ringrazio in primo luogo per averci informato perche' il riscontro di quello che avviene ai nostri utenti (che non sono e non devono essere considerati "nostri pazienti) e' fondamentale per farci capire due aspetti fondamentali:
1. in che modo la nostra comunicazione online possa essere stata efficace;
2. in che modo le nostre informazioni possano averla aiutata a cercare un secondo o terzo parere da parte di medici curanti nel reale per risolvere il loro caso.
La prego, inoltre, di tenerci informati sull'evoluzione della sua condizione e sul miglioramento della sua sintomatologia fino a guarigione in modo che tutti, sia i medici e psicologi consulenti di MI, come gli utenti del sito con quadri patologici simili al suo, possano trovarne un utile arricchimento e una preziosa indicazione.
Ancora grazie.
Dr. Antonio Valassina
[#69]
oramai il caso è diventato importante per la lezione che ci ha dato l'utente. Anch'io ho fatto diverse diagnosi di celiachia in soggetti con disturbi del sonno, che si alzano stanchi alla mattina, faticano a ricordare quello che devono, hanno un tono dell'umore grigio, disturbi gastrointestinali, cefalea, "abbiocco" dopo mangiato, scarsa voglia di uscire, stanchezza facile. Quasi sempre il loro cibo preferito è pane pasta focaccia (schiacciata) e pizza. Nel reale è nella mia logica quotidiana chiedere queste cose, nel virtuale in un paziente che lamenta distorsioni, perdite di curve fisiologiche, riporta radiografie di ernie lombari è un po meno immediato.
[#70]
Gentile utente,
sono contenta se ha trovato le giuste diagnosi e cura che spero siano risolutive.
Noto tuttavia un modo di pensare che a tutt'oggi è ancora frequentissimo e che comunque penso che con il tempo diminuirà sempre più.
Benchè sui rapporti mente-corpo ci sia sicuramente ancora molto da scoprire è certo però che non esiste un corpo separato dalla mente e quindi teoricamente neppure una medicina separata dalla psicologia. Essere ansiosi o depressi non è più disdicevole di quanto può essere avere una gastrite.
Inviare dallo psicologo può forse essere inutile, come può essere inutile una prescrizione di analisi, ma dire che non sia corretto (anche per una depressione per motivi di salute) mi sembra improprio e sintomo di una visione distorta dello psicologo.
Detto ciò anche io avrei piacere ci tenesse informati dei risultati terapeutici per ovvi motivi.
Cordiali saluti
sono contenta se ha trovato le giuste diagnosi e cura che spero siano risolutive.
Noto tuttavia un modo di pensare che a tutt'oggi è ancora frequentissimo e che comunque penso che con il tempo diminuirà sempre più.
Benchè sui rapporti mente-corpo ci sia sicuramente ancora molto da scoprire è certo però che non esiste un corpo separato dalla mente e quindi teoricamente neppure una medicina separata dalla psicologia. Essere ansiosi o depressi non è più disdicevole di quanto può essere avere una gastrite.
Inviare dallo psicologo può forse essere inutile, come può essere inutile una prescrizione di analisi, ma dire che non sia corretto (anche per una depressione per motivi di salute) mi sembra improprio e sintomo di una visione distorta dello psicologo.
Detto ciò anche io avrei piacere ci tenesse informati dei risultati terapeutici per ovvi motivi.
Cordiali saluti
[#71]
Utente
Gentilissimi,
mi sembra opportuno rispondere a tutti anche perché non volevo fare polemica, anzi la mia voleva essere una critica costruttiva, o anche l'inizio di un dibattito che a mio modo di vedere la società, non può fare che bene.
Parto dalla Dott.sa Sciubba: mi creda nessuna visione distorta dello psicologo, anzi, credo che tra tutte le terapie fatte, la psicoterapia sia stata la più utile (anche se non risolutiva per i miei problemi), perché mi ha dato tanto soprattutto nel momento più difficile. La visione distorta è quella di un atteggiamento sbagliato che porta in maniera ingiustificata alcuni medici a indirizzare dallo psicologo per una sintomatologia tale, quando si potrebbe provare a indirizzare prima ad un reparto di Medicina. Noi siamo pazienti, non possiamo sapere tutto quello che serve per fare una diagnosi, i medici invece dovrebbero saperlo.
Poi volevo sottolineare che la critica non era a rivolta a voi in particolare, a cui non ho neanche detto tutti i sintomi, e su questo hanno ragione Valassina e Tonlorenzi, ma bensì alla prassi in generale adottata dagli specialisti che ho visto in questi due anni. Nessuno mai che dice: "caro amico si faccia rivoltare come un calzino e inizi a perseguire la strada delle intolleranze o delle malattie autoimmuni". Io credo che un buon ortopedico e/o reumatologo di fronte ad un quadro vario di dolori non attribuibili ad un trauma, debbano in maniera professionale chiedere se ci sono altri sintomi, perché spesso un paziente manifesta disagi nel sintomo ultimo e magari più invalidante (come può essere il dolore muscolare generalizzato) e non pensa nemmeno di dover dire che soffre di frequenti mal di pancia o di reflusso. Sapete cosa mi veniva chiesto ad ogni visita dopo gli esiti negativi degli accertamenti? "Lei è stressato?" Mai nessuno che chiede "Lei ha problemi intestinali?". Ma davvero è convinzione comune che lo stress sia la causa di tanta sintomatologia? Io, dopo tanti studi negli ultimi due anni, credo di poter dire che spesso troppo facilmente si scarica la colpa di tutto allo stress. Nella mia vita sono stato stressato, ma mai ho avuto una sintomatologia simile, che per altro è arrivata nel momento più felice e rilassato della mia vita. Forse mi sbaglierò, ma credo che la medicina debba iniziare a fare meno diagnosi di fibromialgia (altra cosa abusata, sindrome che significa tutto e niente) e meno diagnosi di stress, e iniziare a indirizzare il paziente verso le intolleranze, gli avvelenamenti, le infiammazioni da cibo. Si aprono orizzonti nuovi per tutti.
mi sembra opportuno rispondere a tutti anche perché non volevo fare polemica, anzi la mia voleva essere una critica costruttiva, o anche l'inizio di un dibattito che a mio modo di vedere la società, non può fare che bene.
Parto dalla Dott.sa Sciubba: mi creda nessuna visione distorta dello psicologo, anzi, credo che tra tutte le terapie fatte, la psicoterapia sia stata la più utile (anche se non risolutiva per i miei problemi), perché mi ha dato tanto soprattutto nel momento più difficile. La visione distorta è quella di un atteggiamento sbagliato che porta in maniera ingiustificata alcuni medici a indirizzare dallo psicologo per una sintomatologia tale, quando si potrebbe provare a indirizzare prima ad un reparto di Medicina. Noi siamo pazienti, non possiamo sapere tutto quello che serve per fare una diagnosi, i medici invece dovrebbero saperlo.
Poi volevo sottolineare che la critica non era a rivolta a voi in particolare, a cui non ho neanche detto tutti i sintomi, e su questo hanno ragione Valassina e Tonlorenzi, ma bensì alla prassi in generale adottata dagli specialisti che ho visto in questi due anni. Nessuno mai che dice: "caro amico si faccia rivoltare come un calzino e inizi a perseguire la strada delle intolleranze o delle malattie autoimmuni". Io credo che un buon ortopedico e/o reumatologo di fronte ad un quadro vario di dolori non attribuibili ad un trauma, debbano in maniera professionale chiedere se ci sono altri sintomi, perché spesso un paziente manifesta disagi nel sintomo ultimo e magari più invalidante (come può essere il dolore muscolare generalizzato) e non pensa nemmeno di dover dire che soffre di frequenti mal di pancia o di reflusso. Sapete cosa mi veniva chiesto ad ogni visita dopo gli esiti negativi degli accertamenti? "Lei è stressato?" Mai nessuno che chiede "Lei ha problemi intestinali?". Ma davvero è convinzione comune che lo stress sia la causa di tanta sintomatologia? Io, dopo tanti studi negli ultimi due anni, credo di poter dire che spesso troppo facilmente si scarica la colpa di tutto allo stress. Nella mia vita sono stato stressato, ma mai ho avuto una sintomatologia simile, che per altro è arrivata nel momento più felice e rilassato della mia vita. Forse mi sbaglierò, ma credo che la medicina debba iniziare a fare meno diagnosi di fibromialgia (altra cosa abusata, sindrome che significa tutto e niente) e meno diagnosi di stress, e iniziare a indirizzare il paziente verso le intolleranze, gli avvelenamenti, le infiammazioni da cibo. Si aprono orizzonti nuovi per tutti.
Questo consulto ha ricevuto 71 risposte e 41k visite dal 26/12/2012.
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