Una nevralgia trigeminale

Gentili dottori, volevo esporvi il mio caso. Da circa 17 giorni soffro di dolori che partono dalla tempia sinistra come una scarica e si irradiano fino allo zigomo e alla mandibola, ma anche dietro l'orecchio fino alla zona occipitale. Le scariche alla tempia durano qualche secondo, ma l'indolenzimento agli altri punti sovraelencati persistono. Queste fitte le avverto quando mi piego in avanti, quando mi metto dalla posizione seduta o coricata a quella in piedi, ma soprattutto quando tossisco è come se la tempia mi scoppiasse. Ho effettuato visita neurologica dove mi viene diagnosticata una nevralgia trigeminale. Ho anche fatto la Rnm con esito negativo. Sono in cura da 15 gg con Tegretol che la dottoressa mi ha fatto aumentare gradualmente. Adesso sono arrivata alla dose di 800mg al giorno senza vedere ancora nessun risultato.
La mia domanda è la seguente: potrebbe trattarsi di altra patologia visto che io soffro di mandibola a scatto e che la notte strofino i denti e la mattina mi sveglio sempre con le mascelle serrate? Preciso che questo fastidio dello scatto alla mandibola ce l'ho da parecchio e finora l'unico fastidio è stato un leggero indolenzimento al mattino, ma dolore se presso ai lati delle mandibole. Inoltre, a volte, ho come la sensazione che le mandibole "strisciassero" su della sabbia. Preciso anche che soffro di dolori cervicali e alle spalle.
Sarei davvero grata se qualcuno volesse rispondermi poichè davvero non ce la faccio piu' e , del resto, non posso continuare ad assumere farmaci, peraltro molto forti, che non mi portano nessun giovamento.
Grazie
Distinti saluti.
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Naturalmente è molto difficile fare un'ipotesi in un caso compleso senza adeguata visita e approfondimento diagnostico. Generalmente la nevralgia trigeminale è "secondaria" ad un altra patologia (ad esempio una pulpite, oppure una sinusite, ecc...)e non è "essenziale", cioè senza altra causa.
Il problema articolare descritto con segni di artrosi (il "rumore di sabbia") potrebbe anche contribuire alla sintomatologia,ma è difficile dire qualcosa di preciso con cosi' pochi dati.

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

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Utente
Utente
Gentile dr.Spinelli, intanto mi scuso per non averle risposto prima, ma ho avuto sia problemi col pc, sia altri pensieri riguardanti un malore di mio padre con relativo ricovero.
Ieri ho fatto rx arcate dentarie e Stratigrafia delle articolazioni temporomandibolari a bocca aperta e a bocca chiusa di cui le trasmetto il seguente referto.
"In ambo i lati, i capi dell'articolazione temporomandibolare mostrano normali conformazione e struttura.
A riposo, i rapporti articolari sono bilateralmente conservati e la rima ha regolare ampiezza.
Molto ampia l'escursione del condilo mandibolare nell'atto di apertura della bocca, bilateralmente.
Non dimostrabili focolai di carie attiva nè alterazioni alveoradicolari"
Sembrerebbe tutto a posto, come anche risulto' negativa la Rmn. Ma allora, mi chiedo, da dove trae origine questo dolore?
A tutt'oggi sto assumendo Lyrica 75mg due volte al di' e Flugeral mite una cpr prima di dormire. Grossi risultati non ne ho visti, solo una leggera attenuazione delle fitte alla regione temporale.
Cosa ne pensa, caro dottore?
Grazie sia per la risposta di prima, sia per quella che gentilmente mi vorrà dare adesso
Distinti saluti
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Le confermo la precedente risposta. Il problema articolare può contribuire solo in piccola parte alla sintomatologia descritta.
Per il resto solo chi ha l'opportunità di visitarla può fare una diagnosi corretta
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Utente
Utente
Grazie , dottore, per la tempestiva risposta.
Vorrei riassumere, per sommi capi, la mia situazione: a metà ottobre comincio ad avvertire i primi dolori nei punti sopradescritti, mi reco da una prima neurologa che mi diagnostica nevralgia trigeminale della seconda branca e mi prescrive Tegretol 200 che mi fara aumentare gradualmente, senza nessun risultato. Una settimana fa cambio medico e consulto un'altra neurologa, primario di un ospedale di una città vicina la mia. Mi diagnostica "nevralgia del quinto, sede oftalmica, micambia cura e mi prescrive la Lyrica e il flugeral. Mi prescrive anche le rx sopracitate. A distanza di una settimana, sto poco meglio, specie la mattina, mentre,in serata, i dolori si accentuano, ma mai come erano all'inizio.
Ora, secondo lei, anche se le rx arcate e la stratigrafia articolazioni temporomandibolari sono negative, devo lo stesso farle vedere al mio dentista?
Se no, quale altro specialista dovro' consultare per risalire all'origine dei miei dolori?
E, in ultimo, perchè se assumo Aulin il dolore sparisce d'incanto per poi ripresentarsi alla fine della sua efficacia? Non è che, per caso, mi ci vorrebbe semplicemente una cura a base di antiinfiammatori?
Caro dottore, le sarei grata se mi volesse ancora gentilmente rispondere. Cari saluti
P.S non le ho ancora detto che sono una donna e ho 44 anni
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
La scomparsa della sintomatologia con l'antinfiammatorio dovebbe far portare in secondo piano la possibile "nevralgia essenziale" per la quale ha intrapreso cura neurologica e indirizzare alla ricerca della causa primaria. Esclusa con probabillità la causa articolare, le più frequenti hanno origine da denti, seni paranasali, occhio...
Consulti quindi odontoiatra, otorino e oculista per individuare la possibile causa.
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Utente
Utente
Grazie ancora, dottor Spinelli.
In effetti, ho proprio pensato di farmi vedere anche da ciascuno degli specialisti che lei ha menzionato. In primis, vorrei portare le lastre al mio dentista, spiegare a lui la situazione e sentire il suo parere. La terro' informata.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gentile dottor Spinelli, ho portato le lastre e la risonanza magnetica al mio dentista il quale non ha evidenziato nulla nè al livello dei denti, nè al livello delle articolazioni temporomandibolari. Mi ha anche controllato i denti e ha riscontrato soltanto problemi di strofinamento e un lieve scollamento di alcune gengive, ma niente che possa ricondurre ai miei fastidi. Lunedi' prossimo dovro' riandare dalla neurologa e vedremo un po' cosa mi dirà. Intanto i dolori continuano e, quando diventano insopportabili, prendo una bustina di Aulin. Ma puntualmente si ripresentano appena finita l'efficacia dell'anti infiammatorio.
Se gradisce, la aggiornerò sugli sviluppi.
Cari saluti
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Le auguro di trovare soluzione quanto prima
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Ho trattato diversi casi di nevralgia del trigemino che nella mia esperienza si sono dimostrati spesso correlati a malocclusione. Nel Suo caso specifico sono dell'opinione del collega Spinelli, il fatto che un agonista del GABA (es. tegretol) non abbia effetto ed un normae antidolorifico fa pensare alle cause dette dal collega. Però con la sola radiografia non si fa diagnosi ne di pulpite (il granuloma compare tempo dopo la pupite) ne di malocclusione su base muscolare (funzionale). Per fare diagnosi di pulpite si dovrebbe fare test da freddo e/o da caldo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Utente
Utente
Gentile dottor Tonlorenzi,grazie per la risposta. Intanto comunico sia a lei che al dottor Spinelli che lunedi' sono stata dalla neurologa la quale mi ha detto di prendere un'altra capsula di Lyrica dopo pranzo , oltre a quella della mattina e a quella della sera. Lei comunque insiste perchè io rifaccia la rmn, ma con mezzo di contrasto per vedere se ci sia un conflitto neuro-vascolare. Allo stato attuale sto un po' meglio, nel senso che nn ho piu' quelle fitte violente, ma permane un dolore piu' sopportabile che dalla tempia scende giu' toccando la mandibola e dietro l'orecchio fino alla nuca dal lato sx.
Adesso le chiedo,dottor Tonlorenzi, mi potrebbe, per piacere, spiegare cosa si intende per test da freddo e/o da caldo? Poi volevo dirle che, anche se dalle rx arcate dentarie non si evince nulla, a me viene un forte dolore all'ultimo molare sup sx quando mastico qualcosa di duro. Questo dolore molto forte dura da qualche secondo a 1 minuto al massimo per poi andarsene lentamente. Mi rimane comunque un problema di sensibilità ai cibi e alle bevande fredde sempre a questo molare che, guarda caso è proprio dal lato dove io ho il dolore. C'entra qualcosa? Grazie se sarà cortese da rispondere a queste mie domande. Distinti saluti a lei e al suo collega
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Quanto dice mi fa pensare a due ipotesi plausibili:
a) quella del collega di una correlazione tra patologia pulpare e dolore diffuso. In questo caso un test da freddo è importante. Con una pinzetta si usa un pezzettino di cotone su cui si spruzza del ghiaccio sintetico e che si avvicina al dente. Appena percepisce il freddo lo allontana dal dente (può usare un pzzetto di ghiaccio). In condizioni normali si continua a percepire il freddo per 2-3 sec. In caso di patologia si può o non sentire il freddo, oppure sentirlo per un periodo ben più lungo. In entrambi i casi la polpa del dente è sofferente.
b) è presente una malocclusione dentale che fa toccare prima quel dente; lo specialista di pertinenza in quel caso è lo gnatologo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
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Utente
Utente
Scusi dottore, ma questo test deve effettuarlo l'odontoiatra o posso farlo anche io?
E poi, non è sufficiente la stratigrafia delle articolazioni temporo-mandibolari per escludere un difetto di malocclusione?
Grazie
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Se mangia qualcosa di freddo, forse, può valutare la sensibilità del dente anche da sola.La stratigrafia non è sufficiente per valutare una malocclusione. Una disfunzione masticatoria su base muscolare non si vede alla stratigrafia.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
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Utente
Utente
Si, in effetti, quando mangio qualcosa di freddo il molare in questione mi ghiaccia, ma il dentista mi ha spiegato che , a causa del bruxismo, il dente è consumato e manca di smalto e poi ho la gengiva leggermente scollata. Ha detto inoltre che non c'è carie.
Un'altra domanda: come faccio, quindi, a valutare una malocclusione dal momento che la stratigrafia non è stata sufficiente a stabilirlo?
Grazie ancora
Saluti
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Io ho "faticato molto" mi creda per saperlo fare, non so come potrei dirglielo per mail.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
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Utente
Utente
Ho capito, dottore, ma volevo chiederle ancora una cosa: nel caso fosse un problema di malocclusione la cura che sto facendo sarebbe inadatta? E se si, con quali tipologie di farmaci vengono curati i dolori dovuti a questo tipo di problemi?
Grazie per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
La cura per una eventuale malocclusione parte da un corretto bite. La categoria di farmaci adatta al caso sarebbero dei miorilassanti e dei gabaergici (che ha già assunto).
Daniele Tonlorenzi
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Utente
Utente
Grazie ancora per la risposta. Vedro' di farmi vedere da un bravo gnatologo. Nel caso, le faro' sapere.
Buona giornata, dottore.
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