Problemi all' atm , quale tipo di bite ?

Buongiorno, sono la mamma di una ragazza di 20 anni che da più di un anno e mezzo accusa disturbi all' articolazione temporo- mandibolare.
Avverte rumori di vario tipo (schiocchi, rumore di sabbiolina, acufeni) , sente a volte tensione ma non ha dolore.
Ha spesso mal di testa e fastidio al collo e cervicale.
Il morso si presenta aperto.
Precedentemente all' insorgenza di questi sintomi aveva portato un apparecchio ortodontico per l ' estrusione dei canini per 4 anni.
Successivamente ha portato un bite notturno.

La RM ha rivelato la dislocazione di entrambi i dischi, presenza di osteofiti sui condili e rottura della banda laterale.
Questo esito l ' ha spaventata moltissimo e psicologicamente sta vivendo molto male la cosa.
Ultimamente ha portato per 6 mesi un bite di rilassamento neuro muscolare guadagnando solo un leggero giovamento.
Attualmente le è stato proposto un trattamento mediante rialzi occlusali.

Non sappiamo cosa fare e ci chiediamo quale sia il bite/ trattamento più adatto e funzionale nella sua situazione, sia per ottenere un certo sollievo dai sintomi e sia soprattutto per fare una forte prevenzione al peggioramento del quadro.

Grazie mille per l ' attenzione.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, la prescrizione di un bite, in un caso come quello di sua figlia probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia, ma è solo una terapia iniziale di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica (rialzi? "Il morso si presenta aperto"? credo abbia capito male) o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite-.
Quello gnatologico è un campo molto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ogni operatore applica l'approccio diagnostico e terapeutico che , nelle proprie mani , gli risulta più efficace.
Fra i vari approcci gnatologici possibili, personalmente privilegio il trattamento con bite in tutte le 24 ore, pasti esclusi: si tratta di uno schema terapeutico contemplato nella letteratura scientifica, e che sono quindi pienamente legittimato a proporre, senza nulla togliere ai Colleghi che operano diversamente.
Il disagio durante il giorno, se il bite è ben conformato, dura poche ore o pochi giorni: il cava e metti , invece lo perpetua.
In problema ATM é un problema ortopedico: nessun ortopedico le consentirebbe di togliersi il gesso di giorno e di rimetterlo la sera, solo perché non se la sente di andare al lavoro con il gesso.
Per quel che mi riguarda , dunque ritengo più efficace un bite che si porta h 24 : la notte dura 8 ore , e con 8 ore avanti e 16 indietro è difficile fare molta strada.
E' ben vero che una certa memoria posturale potrebbe far mantenere un buon risultato anche togliendo il bite di giorno, ma si tratta di una risposta favorevole individuale, sulla quale ho deciso non contare quando tratto un paziente , in particolare con un quadro come il suo. Anche queste sono mie considerazioni personali.
Resta ovviamente da capire anche se il bite le é stato prescritto considerando specificamente le caratteristiche del suo quadro clinico, in particolare l'incoordinazione condilo-meniscale (rumori di vario tipo, schiocchi, rumore di sabbiolina, acufeni), che non le insorge solo di notte
Questa é comunque la mia opinione. Ovviamente sarei molto lieto di apprendere che lei trovasse invece la soluzione dei suoi problemi con il solo trattamento notturno.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Credo comunque che via rete, senza un completo esame del suo caso, non si possa dire di più: eventualmente chieda una seconda opinione.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto dott.Bernkopf per la sua solerte ed esaustiva risposta.
Lei quindi crede che il miglior trattamento per il caso di mia figlia sia il bite di riposizionamento mandibolare ?
Ma vista l' articolazione così compromessa, con la presenza anche di una prima degenerazione artrosica, non è un mezzo un po " aggressivo "? Scusi le domande magari un po sciocche ma sono i primi interrogativi che mi vengono in mente.
Come anticipato, qualcuno ci ha proposto i rialzi posteriori oppure un bite di distrazione per tentare di recuperare un disco.. cosa pensa lei riguardo a questo ?
La ringrazio nuovamente per l ' attenzione.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
I rialzi posteriori fanno parte dell'attività protesica, che, come ha letto, colloco in seconda battuta SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE. Quello di distrazione serve nel locking, che non so se ci sia nel caso di sua figlia. Purtroppo via rete non posso pensare nulla. Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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