Gravidanza e inquinamento
Buongiorno, mi chiamo Serena e sono alla sesta settimana di gravidanza. Il problema che vi sottopongo è il seguente: sono originaria di Taranto, città tristemente nota per i suoi alti livelli di inquinamento, ma attualmente vivo a Roma. Vorrei sapere se ci sarebbero dei rischi e quali, per il bambino qualora portassi a termine la gravidanza nella mia città natale.
Probabilmente affitterei un appartamento in città per gli ultimi 4 mesi più 1 dopo la nascita.
Grazie a quanti vorranno rispondermi.
Probabilmente affitterei un appartamento in città per gli ultimi 4 mesi più 1 dopo la nascita.
Grazie a quanti vorranno rispondermi.
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Gentile Signora,
sicuramente a Taranto, più che in altre città, vi è il problema dell'inquinamento da diossine, ma la situazione è di molto migliorata rispetto agli anni addietro.
Ormai, più che nell'aria, il pericolo sta nella diossina che si è accumulata nell'ambiente nel corso degli anni; come, per esempio, in alcuni alimenti.
Ad ogni buon conto, secondo me Taranto non è minimamente paragonabile a Seveso; e sicuramente Taranto non sta peggio, diossine a parte, di altri posti; in Lombardia, per esempio, inceneritori, camini e forni a legna sono fonti di emissione di diossina, oltre al fatto che lo smog invernale nelle grandi città del nord presenta forse pericoli maggiori, soprattutto per bambini piccoli e anziani.
Nel dubbio, basta preferire di mangiare, quindi, nel periodo restante della gravidanza e poi durante l'allattamento, i prodotti caseari di provenienza controllata.
Ad ogni buon conto, il pericolo maggiore per la gravidanza sta nei primi tre mesi, ovvero nella fase embrionale.
Cordiali saluti.
sicuramente a Taranto, più che in altre città, vi è il problema dell'inquinamento da diossine, ma la situazione è di molto migliorata rispetto agli anni addietro.
Ormai, più che nell'aria, il pericolo sta nella diossina che si è accumulata nell'ambiente nel corso degli anni; come, per esempio, in alcuni alimenti.
Ad ogni buon conto, secondo me Taranto non è minimamente paragonabile a Seveso; e sicuramente Taranto non sta peggio, diossine a parte, di altri posti; in Lombardia, per esempio, inceneritori, camini e forni a legna sono fonti di emissione di diossina, oltre al fatto che lo smog invernale nelle grandi città del nord presenta forse pericoli maggiori, soprattutto per bambini piccoli e anziani.
Nel dubbio, basta preferire di mangiare, quindi, nel periodo restante della gravidanza e poi durante l'allattamento, i prodotti caseari di provenienza controllata.
Ad ogni buon conto, il pericolo maggiore per la gravidanza sta nei primi tre mesi, ovvero nella fase embrionale.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 25/05/2011.
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