Esami del sangue per il lavoro

Gentile utente,
Il numero di ore di digiuno da rispettare prima del prelievo del sangue è da sempre dibattuto. Secondo alcuni non può che essere di almeno otto ore; altri ritengono che non sia necessario, anzi possa essere rischioso per anziani, bambini, lavoratori.
In realtà molto dipende non solo dal tipo di esami da effettuare ma anche dalla finalità di questi esami.
In ambito medicina del lavoro, io ritengo che non vi sia una imperativa necessità di un digiuno prolungato, in particolare per le le analisi che lei ha menzionato. Certamente il risultato della glicemia potrebbe essere influenzato da un periodo troppo breve di digiuno ma in caso di valori elevati o sospetti si può certamente ripetere l’esame a digiuno.
Tutti gli accertamenti di screening eseguiti su grandi numeri contemporaneamente e al di fuori delle strutture sanitarie possono peccare di piccole imprecisioni che però possono facilmente essere risolte con la ripetizione dell’esame dei casi sospetti in ambienti e condizioni ottimali.
Le faccio un tipico esempio: sarebbe impossibile effettuare, in un’azienda media o grande, l’esame audiometrico sempre in condizioni ottimali (riposo acustico di 6 ore, in cabina silente, ecc.) ad un numero considerevole di persone, né sarebbe fattibile inviare tutti i lavoratori presso uno studio privato, tutti al mattino prima della esposizione al rumore. Si sceglie così di eseguire le audiometrie in azienda, nelle migliori condizioni possibili, sapendo che non sono sempre ottimali. I casi sospetti vengono inviati allo specialista per un approfondimento.
Fondamentale è saper leggere i risultali e contestualizzarli al quando , al come ed al perché sono stati eseguiti. Con queste accortezza il medico del lavoro può ottenere esami di screening di buona o ottima qualità e tutelare adeguatamente la salute del lavoratore.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

Buonasera dottore e grazie per la risposta!
Il fatto è che negli anni passati ci hanno sempre fatto i prelievi la mattina, da qualche anno invece vengono fatti a qualsiasi ora raccomando le 4 ore di digiuno. Ora fanno così perché probabilmente risparmiano. Quindi se un lavoratore deve fare i prelievi alle 14 praticamente deve saltare il pranzo.
Legalmente posso rifiutarmi di sottopormi al prelievo?

Gentile utente,
molto spesso l'orario degli accertamenti integrativi in azienda è dettato da motivi organizzativi non solo dell'azienda ma anche del medico e del laboratorio.
Sinceramente non voglio credere che l'azienda programmi gli esami nel pomeriggio per risparmiare, solo per un giorno l'anno, sul pasto dei dipendenti!
Se gli esami ematochimici sono previsti dal protocollo sanitario aziendale definito dal medico competente, questi sono obbligatori. Un rifiuto a sottoporvisi potrebbe determinare il venir meno della idoneità alla mansione specifica.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

Buongiorno dottore! Non intendevo dire che l'azienda vuole risparmiare sul pasto dei dipendenti, ma da quello che ho capito fare i prelievi per l'intera giornata invece che solo in mattinata comporta una riduzione dei costi in quanto gli addetti ai prelievi del laboratorio che effettua le analisi devono venire in azienda molte meno volte (siamo molti dipendenti e i prelievi vengono fatti nell'arco di molti giorni, anzi, nell'arco di qualche settimana).
Il discorso del pasto lo citavo solo come un inutile disagio causato a noi dipendenti.
La ringrazio ancora per i chiarimenti.
Buona giornata!