Tonsille cerebellari basse
Buongiorno
Ho 40 anni e da oltre quindici soffro di cefalea.
Nel 2000 dopo aver fatto una RMN mi è stato riscontrato la presenza della posizione bassa delle tonsille cerebellari che si impegnano inferiormente nel forame magno fino a raggiungere il piano passante per C1.Oltre a soffrire della classica cefalea molto frequentemente ho dei forti e invalidanti dolori pulsanti, che partono dalla nuca e si irradiano a tutta la testa lasciandomi una sensazione come se fosse accaduto qualcosa al cervello.Tutto ciò peggiora in presenza di tosse, sforzi,luoghi troppo affollati e rumorosi.
Devo preoccuparmi? Come posso migliorare la mia qualità di vita? possibilmente che no sia neurochirurgica. Posso fare sport? Quale? e quale è sconsigliato?
La prego ho bisogno di un consiglio
La ringrazio
Ho 40 anni e da oltre quindici soffro di cefalea.
Nel 2000 dopo aver fatto una RMN mi è stato riscontrato la presenza della posizione bassa delle tonsille cerebellari che si impegnano inferiormente nel forame magno fino a raggiungere il piano passante per C1.Oltre a soffrire della classica cefalea molto frequentemente ho dei forti e invalidanti dolori pulsanti, che partono dalla nuca e si irradiano a tutta la testa lasciandomi una sensazione come se fosse accaduto qualcosa al cervello.Tutto ciò peggiora in presenza di tosse, sforzi,luoghi troppo affollati e rumorosi.
Devo preoccuparmi? Come posso migliorare la mia qualità di vita? possibilmente che no sia neurochirurgica. Posso fare sport? Quale? e quale è sconsigliato?
La prego ho bisogno di un consiglio
La ringrazio
[#1]
Gent.le Signora,
ritengo che la Sua situazione sia a rischio in quanto sembrerebbe coesistere un'ipertensione endocranica stabile che si accentua quando viene ostacolato il deflusso di sangue lungo le giugulari (tosse, starnuti, prolungati espiri, sforzi per il ponzamento...).
Nel corso di tali manovre, quasi quotidianamente eseguite, aumenta improvvisamente e considerevolmente la pressione intracranica e, quel che è peggio, settorialmente sul midollo allungato (tronco cerebrale ove, fra l'altro, vi sono anche i centri cardio-respiratori). In poche parole si rischia anche la vita in quei momenti.
Per concludere, per suggerire un più che solerte intervento di decompressione almeno cranica, avrei dovuto vedere le Sue radiografie (di quanti mm le tonsille scendono fino a C1, vi è siringomielia, il 4^che caratterischiche presenta...)ed averLa visitata (ad es. Le sembra mai di vedere, estremizzando lo sguardo, sfuocato o addirittura doppio?...).
Immagino che Lei sarà stata vista anche da un Oculista per fundus oculi (la papilla è a margini sfumati, vi è ingorgo venoso?si notato emorragie retiniche?)e per test di Hess.
Le ripeto la situazione è a rischio e non faccia movimenti incongrui col collo (altro che sport) chè spontaneamente si finisce per assumere una posizione di lieve estensione (come i paz. che hanno la meningite)per cercare di disimpegnare le tonsille dal forame occipitale.
L'intervento non è una semplice opzione...,la Sua è una situazione seria che va seriamente risolta probabilmente con una "semplice" decompressione osteoligamentosa occipito-cervicale.
Si affidi con tranquillità al Suo Neurochirurgo di fiduca.
Se ha piacere continui a tenerci informati.
Cordiali saluti.
ritengo che la Sua situazione sia a rischio in quanto sembrerebbe coesistere un'ipertensione endocranica stabile che si accentua quando viene ostacolato il deflusso di sangue lungo le giugulari (tosse, starnuti, prolungati espiri, sforzi per il ponzamento...).
Nel corso di tali manovre, quasi quotidianamente eseguite, aumenta improvvisamente e considerevolmente la pressione intracranica e, quel che è peggio, settorialmente sul midollo allungato (tronco cerebrale ove, fra l'altro, vi sono anche i centri cardio-respiratori). In poche parole si rischia anche la vita in quei momenti.
Per concludere, per suggerire un più che solerte intervento di decompressione almeno cranica, avrei dovuto vedere le Sue radiografie (di quanti mm le tonsille scendono fino a C1, vi è siringomielia, il 4^che caratterischiche presenta...)ed averLa visitata (ad es. Le sembra mai di vedere, estremizzando lo sguardo, sfuocato o addirittura doppio?...).
Immagino che Lei sarà stata vista anche da un Oculista per fundus oculi (la papilla è a margini sfumati, vi è ingorgo venoso?si notato emorragie retiniche?)e per test di Hess.
Le ripeto la situazione è a rischio e non faccia movimenti incongrui col collo (altro che sport) chè spontaneamente si finisce per assumere una posizione di lieve estensione (come i paz. che hanno la meningite)per cercare di disimpegnare le tonsille dal forame occipitale.
L'intervento non è una semplice opzione...,la Sua è una situazione seria che va seriamente risolta probabilmente con una "semplice" decompressione osteoligamentosa occipito-cervicale.
Si affidi con tranquillità al Suo Neurochirurgo di fiduca.
Se ha piacere continui a tenerci informati.
Cordiali saluti.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#3]
Gentile signora,
come Le ha egregiamente spiegato il collega Della Corte, la situazione,stando a quanto Ella descrive, non sembrerebbe molto tranquilla.
Si tratta della s.di Arnold-Chiari, la cui terapia è solo chirurgica.
Non deve allarmarsi per quanto Le stiamo esponendo e incominci ad assuefarsi all'idea di sottoporsi all'intervento che,in mani esperte, sarà risolutivo sia per i sintomi che, e soprattutto, per evitare le possibili conseguenze se non venisse attuato.
Con molta cordialità
come Le ha egregiamente spiegato il collega Della Corte, la situazione,stando a quanto Ella descrive, non sembrerebbe molto tranquilla.
Si tratta della s.di Arnold-Chiari, la cui terapia è solo chirurgica.
Non deve allarmarsi per quanto Le stiamo esponendo e incominci ad assuefarsi all'idea di sottoporsi all'intervento che,in mani esperte, sarà risolutivo sia per i sintomi che, e soprattutto, per evitare le possibili conseguenze se non venisse attuato.
Con molta cordialità
[#4]
Utente
Innanzitutto ringrazio i Dott. Della Corte e Migliaccio per i preziosi consulti.
Ho un altro quesito da porre: premesso che ho il terrore di affrontare una operazione neurochirurgica, vorrei sapere in cosa consiste l'intervento di "decompressione", nonché i livelli di difficoltà e la percentuale di successo. Può essere definito, da voi, un "intervento di routine"? Cosa potrebbe comportare un "eventuale" insuccesso?
Inoltre mi interessa conoscere anche i tempi di degenza e di convalescenza.
Un'ultima domanda: esiste una struttura pubblica italiana d'eccellenza, preferibilmente nel Centro Italia, che tratta principalmente questa patologia?
Nel ringraziare in anticipo della cortese risposta che mi vorrete dare, porgo i miei più cordiali saluti.
Ho un altro quesito da porre: premesso che ho il terrore di affrontare una operazione neurochirurgica, vorrei sapere in cosa consiste l'intervento di "decompressione", nonché i livelli di difficoltà e la percentuale di successo. Può essere definito, da voi, un "intervento di routine"? Cosa potrebbe comportare un "eventuale" insuccesso?
Inoltre mi interessa conoscere anche i tempi di degenza e di convalescenza.
Un'ultima domanda: esiste una struttura pubblica italiana d'eccellenza, preferibilmente nel Centro Italia, che tratta principalmente questa patologia?
Nel ringraziare in anticipo della cortese risposta che mi vorrete dare, porgo i miei più cordiali saluti.
[#6]
Gent.le Signora,
l'intervento deve consistere nel togliere quelle strutture ossee - legamentose che stringono il cervelletto
direi per una fossa cranica posteriore tendenzialmente piccola; una volta allargata (come ad altro livello si fa ad es. nella colonna lombare quando si vuol dar spazio alle radici spinali) la fossa posteriore, le strutture nervose non sono più compresse contro il tronco cerebrale e le stesse tonsille cerebellari (diciamo la parte più bassa del cervelletto) con vengono più costantemente "spremute" nel canale spinale cervicale alla
ricerca di uno spazio che finiscono per sottrarre al midollo.
L'intervento, limitato al settore extra-durale, non dovrebbe comportare particolari rischi se non quelli generici; conseguentemente qualunque Struttura specialistica neurochirurgica dovrebbe poter gestire la patologia senza particolari patemi d'animo.
Lo considererei un intervento di routine, il decorso post-operatorio è limitato a pochi giorni di degenza ed ad una convalescenza di due-quattro settimane (valutazione quest'ultima orientativa e molto legata a situazioni personali).
Mi pare di essere stato completo ma se ha altre domande le porga pure.
Faccia sapere che cosa farà.
Auguri cordiali.
l'intervento deve consistere nel togliere quelle strutture ossee - legamentose che stringono il cervelletto
direi per una fossa cranica posteriore tendenzialmente piccola; una volta allargata (come ad altro livello si fa ad es. nella colonna lombare quando si vuol dar spazio alle radici spinali) la fossa posteriore, le strutture nervose non sono più compresse contro il tronco cerebrale e le stesse tonsille cerebellari (diciamo la parte più bassa del cervelletto) con vengono più costantemente "spremute" nel canale spinale cervicale alla
ricerca di uno spazio che finiscono per sottrarre al midollo.
L'intervento, limitato al settore extra-durale, non dovrebbe comportare particolari rischi se non quelli generici; conseguentemente qualunque Struttura specialistica neurochirurgica dovrebbe poter gestire la patologia senza particolari patemi d'animo.
Lo considererei un intervento di routine, il decorso post-operatorio è limitato a pochi giorni di degenza ed ad una convalescenza di due-quattro settimane (valutazione quest'ultima orientativa e molto legata a situazioni personali).
Mi pare di essere stato completo ma se ha altre domande le porga pure.
Faccia sapere che cosa farà.
Auguri cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 54.3k visite dal 05/11/2009.
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