Sospetto glioma di basso grado

Buongiorno, vi chiedo gentilmente un parere a quanto segue: ad un mio parente molto vicino hanno risontrato un sospetto glioma di basso grado in seguito ad un singolo episodio di difficoltà di parola.
Non sapevo che già 2 anni fa, in seguito ad una R.M. era stato riscontrata una cosa simile in seguito ad un singolo episodio di dolore mascellare. Non so perchè ma non ha seguito nessuna teriapia e non mi ha detto niente in merito...(n.b. non sto giudicando...solo esponendo).
Per cortesia mi potete spiegare come è possibile che, pur avendo un corpo estraneo simile, in 2 anni non ci siano state manifestazioni di alcun tipo e questo "coso" sia cresciuto di soli 0,5 cm, crescedno da 2,5 a 3 cm in forma sferica localizzata ?
Dall'Encefalogramma, non risulta niente altro che questo "coso", che incurato non ha generato niente nel cervello, se non una infiammazione estesa che stanno curando...
Ora dopo una settimana di ospedale con trattamenti endovenosi specifici, quando parlo insieme, mi sembra la stessa persona di sempre...
Non riesco assolutamente a intendere come una presenza del genere INCURATA del cervello di una persona non abbia generato niente per 2 anni interi... Attendo un vs gentile parere...grazie a tutti....
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

in realtà se si tratta di un glioma di basso grado, quello che descrive è il tipico decorso della malattia. I gliomi di basso grado hanno una crescita molto lenta nel corso degli anni e possono determinare sintomi irritativi sul cervello circostante, tra cui crisi epilettiche parziali o generalizzate.
I gliomi di basso grado, se non operati o operati solo parzialmente, hanno tuttavia la potenzialità di evolvere nel tempo, assumendo caratteristiche di aggressività biologica, ovvero virando verso forme di alto grado.


Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
Ringraziando per il suo inteteressamento e per la sua risposta. Nel frattempo abbiamo avuto un incontro con il primario, giusto ieri pomeriggio, che ci ha indicato l'operazione come unica via, per ridimensionare di netto il tumore e fare gli accertamenti sulla materia che lo costituisce; non è possibile la rimozione intera causa zona vicina all'era del linguaggio (Broke?). In "privato" mi ha detto che crede si possa trattare di un nucleo di glioblastoma che cercherà di eliminare completamente per poi "bombardare" il resto (che sia di primo o secondo grado).
A quanto ho visto sul web il mio parente è in buone mani a livello di centro neurochirurgico, ma il mio dubbio è anche e soprattutto un altro.
Io ho parlato chiaro e tondo ai medici e loro mi hanno risposto per le rime, come volevo...sto soffrendo come non mai in vita mia, ma non voglio cascare dal pero...io non riesco a capire se l'altro mio parente ha realmente inteso a cosa stiamo andando incontro come famiglia e a cosa va incontro il soggetto in questione; lui continua a dire "vedrai che ne usciamo", "se non si potesse fare niente la rimanderebbero a casa con delle cure paliative"...quasi come se credesse ancora in una possibilità di guarigione.
Il fatto è che appena 2 anni fa è morta mia nonna (la mamma di quest'ultimo), a 82 anni, dopo 13 anni di Halzheimer, dei quali 8 passati in un letto alimentato a sondino.
Io sono in dubbio se parlargli apertamente oppure no di quello che mi hanno detto i medici...lui è stato ed è un grande esempio per me, così come la persona ora ammalata, ma forse ora lo devo essere io ? Non voglio parlare con psicologi, sto cercando un parere...Grazie ancora...