La terapia conservativa

Gentile dott. Questa estate mia madre di 72 anni ha sofferto per circa 1 mese di lombosciatalgia, con classici sintomi di dolore alla coscia, gamba e piede intorpidito, con poca sensibilità al tatto. Il dolore non passava nemmeno con gli antidolorifici e cicli di contisone, dicloreum etc.. Abbiamo effettuato Rx Rachide lombo-sacrale con proiezioni normodinamiche con questo esito:"Note spondilosiche diffuse e riduzione di ampiezza degli spazi intersomatici L3-L4 ed L4-L5. Listesi anteriore di L3 su L4 e di L4 su L5 che tende ad accentuarsi nel radiogramma eseguito in massima estensione. Lieve curvatura lombare destro-convessa".
Mi è parso di capire che la liste sia di 1° grado o poco più.Consulto con l'ortopedico il quale ha ordinato il busto per 1 mese e consulto del neurochirurgo, il quale ci ha consigliato di fare l'intervento. Nel frattempo a mia madre è passato il dolore e sta bene. Impaurita non vuole fare l'intervento. La mia domanda è questa: cosa rischia se non si opera? Non si può optare per la terapia conservativa con fisioterapia, osteopatia o techiche alternative ? Grazie infinite dottore! Giuliana
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Se vi è il disturbo, serie tecniche alternative non ne esistono.
Presumo che il disturbo non sia stato derivato dallo spostamento dei corpi vertebrati ma che questo spostamento sia stato solo una concausa (la listesi c'è sempre stata, almeno da svariatissimi anni, e la sciatalgia non si è mai presentata, anzi adesso è regredita totalmente).
All'età di Sua mamma, la colonna tende, caso mai, ad "irrigidirsi" non a rendersi più mobile, per cui pensare di bloccare la colonna di una ultrasettantenne asintomatica, mi appare esagerato anche considerando i disturbi soggettivi che nel post-intervento possono emergere.
Presumo infine, che, all'esame radiografico, sia stato valutato anche lo stato degli istmi, in particolare se vi fosse lisi.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
Utente
Egregio dott. non ci posso credere che mi abbia già risposto. Che utile servizio offre Medicitalia, grazie. Oggi ho ritirato la risonanza magnetica che dice"Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali ed assiali. Lievemente accentuata la lordosi lombare, stenotici ed irregolari i diametri del canale vertebrale e del sacco durale. Normale il cono midollare. Rilevanti fenomeni degenerativi discali, somatici ed interapofisari interessano tutto il tratto esplorato in un quadro di modesta e diffusa demineralizzazione. lievemente slittato in avanti il corpo di L3 ed L4. Ampia sporgenza posteriore mediana del disco L2-L3 ed L3-L4 determina esteso contatto durale anteriore e netto impegno radicoloformainale biliterale. Più marcata la sporgenza posteriore mediana del disco L4-L5 che comprime macroscpicamente il sacco durale e coinvolge le radici adiacenti. Particolarmente serrata stenosi foraminale dei due lati, con maggiore evidenza del danno anatomico a sinistra. Minima la sporgenza posteriore mediana del disco L5-S1. Ipertrofici i massicci articolari interapofisiari. Non masse paravertebrali"
Ho fatto una ricerca sulle RX precedenti negli anni e nel Gennaio 2007 presentava "riduzione degli spazi intersomatici con discopatie degenerative multiple in particolare tra L3-L4, L4 L5, retrolistesi di L4 su L3, note di spondilosi e osteoporosi del rachide"--
Dottore, cosa ci consiglia di fare, noi figli non sappiamo che decisione prendere. Operare o aspettare? Come vede all'inizio c'era una listesi, ora sono due? Negli anni ha sempre un po' sofferto di dolori di tipo lombosciatalgia. Però con gli antidolorifici passava. Questa volta è stata veramente forte, durata 1 mese e più. E' stata a riposo assoluto e ora sembra stare bene. Dottore che mi consiglia? Grazie ancora per la sua disponibilità.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ritengo che, in linea di massima, una paz. asintomatica, come Sua mamma, non vada stabilizzata "per forza".

Non c'è stata risposta sulla lisi istmica, ciò potrebbe avere una certa importanza.
Al prossimo controllo, cerchi di far porre il quesito specifica al Radiologo.
Auguri cordiali.
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Utente
Utente
Grazie dott per la risposta. Il radiologo non mi ha accennato ad una lisi istmica ma al prossimo controllo glielo chiedo. grazie ancora
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
concordo con il collega che probabilmente non è necessario intervenire eseguendo una stabilizzazione,soprattutto in assenza di lisi istmica che il radiologo però avrebbe senz'altro segnalato nel suo referto.
Dalla descrizione di quanto evidenziato alla RM si può intuire che i sintomi della mamma possano dipendere non tanto dalla modesta (per come è descritta) listesi quanto dai fenomeni artrosici condizionanti il restringimento (stenosi) del canale lombare dove sono contenute le radici nervose( che "vanno" a innervare gli arti inferiori) e che,per effetto della stenosi medesima,risulterebbero compresse,quindi sofferenti generando la sintomatologia accusata.

In tal caso può essere sufficiente un intervento decompressivo,ma tale indicazione può porla solo lo specialista che visiterà direttamente la paziente.

Cordialmente
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Grazie del suo contributo dott. Migliaccio. Sinceramente di lisi istmica non è stata fatta menzione. Resta il fatto che ancora non mi è chiaro il fatto che, se si decide di non intervenire chirurgicamente, a quali conseguenze si potrà andare incontro. Mia madre, negli ultimi 10 anni ha sempre sofferto di dolori, o alla schiena o lombosacrali, ma con antidolorifici passavano.Ha oltretutto meno sensibilità a un piede. Quest'ultima volta, invece, la lombosciatalgia è stata forte e insensibile ai farmaci. Comunque ora sta bene. Vorrei sapere se, nel suo caso, è indicata una ginnastica posturale o simile e che tipo di vita condurre, ad esempio, può sollevare pesi, anche leggeri? può svolgere le attività classiche di una casalinga?
Grazie ancora e scusate per le continue domande
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Se ora non ha sintomi non è necessaria alcuna terapia. Ciò che va valutata è l'opportunità,in base all'osservazione nel tempo dell'andamento della sintomatologia, di eseguire l'intervento decompressivo.
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