E' possibile tornare in montagna dopo intervento rimozione tumore al cervello (awake)
Cinque mesi fa sono stata operata in awake surgey per la rimozione (parziale?) di un astrocitama diffuso di II grado che risiedeva vicino l'area di Broca.
Oltre alle conseguenze "linguistiche" che mi porto dietro e per le quali sta facendo logopedia si è presentato un altro problema.
Dopo circa due mesi dall'intervento ho provato a salire di quota.
A partire dai 600 m ho iniziato a sentire un malessere mai provato prima.
Lo definirei quasi un formicolio oltre che una sensazione di "scorrimento" (come di un liquido).
A 1000 metri mi sono dovuta fermere avvertendo un mal di testa con caratteristiche a me ignote.
Da allora sono passati tre mesi ma tuttora non posso salire oltre gli 800 m.
Ho anche avuto la stessa senzazione in macchina in una giornata di cattivo tempo (bassa pressione atmosferica).
Per il mio lavore è (era) fondamentale poter salire di quota.
Le risonanze fino ad ora effettuate non hanno evidenziati alcun problema.
Spero che gli errori ortografici sicuramente presenti non vi traggano in inganno, non si tratta di ignoranza, ma ora sono questo.
Grazie dell'eventuale cortese risposta.
Oltre alle conseguenze "linguistiche" che mi porto dietro e per le quali sta facendo logopedia si è presentato un altro problema.
Dopo circa due mesi dall'intervento ho provato a salire di quota.
A partire dai 600 m ho iniziato a sentire un malessere mai provato prima.
Lo definirei quasi un formicolio oltre che una sensazione di "scorrimento" (come di un liquido).
A 1000 metri mi sono dovuta fermere avvertendo un mal di testa con caratteristiche a me ignote.
Da allora sono passati tre mesi ma tuttora non posso salire oltre gli 800 m.
Ho anche avuto la stessa senzazione in macchina in una giornata di cattivo tempo (bassa pressione atmosferica).
Per il mio lavore è (era) fondamentale poter salire di quota.
Le risonanze fino ad ora effettuate non hanno evidenziati alcun problema.
Spero che gli errori ortografici sicuramente presenti non vi traggano in inganno, non si tratta di ignoranza, ma ora sono questo.
Grazie dell'eventuale cortese risposta.
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Una lesione di tipo gliale, di per sé, non dà controindicazioni assolute a salire in montagna. Mentre una controindicazione, per quanto concerne la ns. Specialità, esiste se vi è una raccolta d'aria all'interno della scatola cranica. Bisognerebbe verificare, in primis, questa possibilità.
Naturalmente, anche altre motivazioni, internistiche ad es., possono giustificare la sintomatologia da Lei descritta.
Potrebbe essere sufficiente una x-grafia del cranio, magari preceduta da una scopia che, con i movimenti del capo, mostri una "bolla" d'aria che, in più, si sposti a seconda del movimento del capo.
Dato il cospicuo lasso di tempo intercorso dall'intervento, tenderei ad escludere una stretta relazione col trattamento chirurgico a meno che non si sia formata una breccia ossea che con un meccanismo a valvola rifornisca la cavità cranica...
Cordialità
Naturalmente, anche altre motivazioni, internistiche ad es., possono giustificare la sintomatologia da Lei descritta.
Potrebbe essere sufficiente una x-grafia del cranio, magari preceduta da una scopia che, con i movimenti del capo, mostri una "bolla" d'aria che, in più, si sposti a seconda del movimento del capo.
Dato il cospicuo lasso di tempo intercorso dall'intervento, tenderei ad escludere una stretta relazione col trattamento chirurgico a meno che non si sia formata una breccia ossea che con un meccanismo a valvola rifornisca la cavità cranica...
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 14/10/2021.
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