Fascicolazioni e altri sintomi in cinquantenne

Buongiorno dott.

sono un uomo di 50 anni, alto 170 cm e peso 70 kg, in trattamento dal 2003 con Karvezide per l'ipertensione (sempre regolarmente controllata) e da Gennaio 2024 con Tamsulosina e integratore PeaProstil per trattamento dell’ipertrofia prostatica e della stenosi uretrale.

Mi scuso fin d’ora per la lunga introduzione, che spero possa essere utile ad inquadrare meglio la situazione.

Nel Gennaio 2021 mi accorsi per la prima volta delle fascicolazioni, che avevo un po' in tutto il corpo.

Guizzi abbastanza consistenti, a volte di solo un paio di colpi, altre volte anche decine consecutive, abbastanza regolari a livello di cadenza, varie volte durante il giorno.

Superfluo aggiungere che dopo aver letto su internet ho cominciato a temere la SLA.
Prenoto quindi la visita neurologica, in cui le fascicolazioni non compaiono e il referto indica:
"All’esame aumento dell’allarme ansioso, per il resto nulla da segnalare, in particolare paziente vigile, collaborante, giudizio critico integro, nervi cranici integri, tiene in M1 e M2, non deficit muscolari segmentali, prova indice naso nella norma, ROT presente e simmetrici, RCP in flessione bilaterale, non turbe del tono, non segni meningi, deambulazione eseguita senza caratteri neuropatologia possibile sia in punta che sui tallono, stazione eretta a basi ristrette ben tenuta anche ad occhi chiusi, campo visivo integro, eloquio come di norma, non potenziali di fascicolazioni ne spontanee ne provocate.
Non patologie neurologiche evidenti, quantomeno di natura organica, alla base dei disturbi riferiti".

Mi viene consigliato Cymbalta e Alprazolam, seguo le indicazioni, assieme ad alcune sedute psicoterapiche e in poco più di un mese mi tranquillizzo, le fascicolazioni rimangono, ma non ci do più molto peso.

A giugno 2021 stessa situazione: le fascicolazioni probabilmente un po' più consistenti, mi inducono ad una nuova visita (altro neurologo) in sostanza stesso referto, ma anzichè ricorrere ai farmaci mi consiglia un percorso con tecniche di rilassamento.

Anche in questo caso mi tranquillizzo un po' alla volta e decido di convivere con le fascicolazioni.

A marzo 2022 faccio un RM alla rachide cervicale che rivela la possibile lieve presenza di compressione midollare (spondilosi osteofitosica C3-C4 e C5-C6 che protrudono nel lume del canale spinale, oltre a protrusioni discali C3-C4 e C5-C6)
Settembre 2022, compaiono delle mioclonie (così le definisce il neurologo alla visita) all'addome, derubricate a "origine verosimilmente psicogene".

Nell'arco di qualche settimana svaniscono le mioclonie.

Dicembre 2022, il polpaccio sinistro fascicola ininterrottamente per un paio di giorni, per tranquillizzarmi il neurologo richiede EMG ai 4 arti, con esito negativo.

Con questa EMG metto una pietra tombale sull'argomento (o così almento speravo) e in sostanza per 14 mesi non ci penso più, le fascicolazioni persistono (o almeno credo) ma riesco a mentalizzarmi altrove...e arriviamo ad oggi...
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

da quanto scrive non vedo motivi di preoccupazione.
Probabilmente avrebbe voluto aggiungere altro ma aveva esaurito il numero di caratteri a disposizione, almeno così si capisce dalle parole finali del post.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro