Cefalea muscolotensiva: quando il dolore si irradia oltre il collo?

Buongiorno,

dal 2015 soffro di dolori alle tempie, diagnosticati come cefalea muscolotensiva.
Inizialmente riuscivo a gestirli con antinfiammatori e Tachipirina.


Nel 2023 i sintomi sono peggiorati: un forte dolore partiva da sotto la nuca fino al collo, diventando quasi costante.
Ora, durante gli attacchi, il dolore si irradia a spalle, scapole, mani, polsi e talvolta alle gambe e caviglie, accompagnato da scosse.


La scorsa settimana ho avuto tre episodi: venerdì il Rizatriptan ha alleviato il dolore, sabato gli antinfiammatori hanno avuto effetto parziale, ma il giorno dopo il dolore persisteva.
Questa situazione mi rende molto stanco e con il lavoro peggiorano i sintomi.
Oggi, ad esempio, non ho dolore al collo, ma sento scosse a mani e polsi, e sento la colonna a tratti come se fosse infiammata.


Gli esami effettuati includono una radiografia dove il fisiatra ha riscontrato una contrattura muscolare paravertebrale e una sinostosi interapofisaria C2 C3, e una RM encefalo e cervicale, senza anomalie particolari.
EMG negativa, esami del sangue in attesa di risultato.


Il neurologo con l' ultima visita ha confermato la diagnosi di cefalea muscolotensiva, prescrivendo Laroxyl e Rizatriptan da usare in caso di attacco.
Nonostante le terapie, i sintomi persistono e la situazione è difficile da gestire.
Non so cosa più come gestire tutto questo, ho il collo rigido faccio fatica a ruotarlo a dx, sento le braccia e le gambe stanche, ormai le persone fanno fatica a credermi.
Vorrei solo capire cosa mi sta succedendo e se possibile proseguire la ricerca della causa di tutto questo.
Sono disperato
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79k 2.4k
Gentile Utente,

considerate le caratteristiche del dolore e la contrattura muscolare riscontrata, la diagnosi di cefalea muscolo-tensiva è possibile ed in questi casi il laroxyl è indicato, tuttavia è poco chiara la prescrizione del rizatriptan che è attivo solo sull'emicrania e non sulla forma tensiva. Probabilmente c'è pure una componente emicranica visto che la sua somministrazione ha alleviato il dolore.
Peraltro una sintomatologia diffusa anche ai quattro arti e associata a stanchezza non si giustifica solo con la cefalea tensiva.
Un'ipotesi che potremmo avanzare a distanza è la fibromialgia ma va valutata mediante visita diretta ed eventuali esami reumatologici.
Il consiglio che Le darei è di contattare nuovamente il neurologo per riferire quanto ha scritto in questo consulto e sentire il parere anche di un reumatologo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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