Nevralgia del trigemino


VORREI UN CONSULTO SE POSSIBILE.

HO 32 ANNI E CIRCA UN ANNO FA INIZIAI A PROVARE UNA SPECIE DI SCOSSA ELETTRICA A LIVELLO DELL'ORBITA DESTRA DOPO AVER ASCIUGATO LA FACCIA.
ERA IL MESE DI MAGGIO 2012. POI FINO A GIUGNO TUTTO BENE, SEMBRAVA FOSSE STATO UN EPISODIO ISOLATO.
A LUGLIO INVECE LA TRAGEDIA: FUOCO DI SANT'ANTONIO A LIVELLO DEL FIANCO SINISTRO SUBITO TRATTATO CON ZOVIRAX FINO ALLA SUA SCOMPARSA...MA QUALCHE GIORNO DOPO SCOSSE ELETTRICHE LANCINANTI AL LIEVE CONTATTO,BRUCIORE,OCCHIO DESTRO ROSSO E LACRIMANTE, SENSAZIONE DI FORMICOLIO FINO ALLA FRONTE E AL CAPO.
OVVIAMENTE MI SONO PREOCCUPATO!!
NON POTEVO FARE PIU' NULLA, AVEVO PAURA PERSINO AD USCIRE DA CASA DATO CHE ANCHE UN REFOLO DI VENTO ATTIVAVA IL DOLORE.
HO ESEGUITO UNA RM DEL CERVELLO E DEL DISTRETTO VASCOLARE INTRACRANICO PER ESCLUDERE PATOLOGIE DEMIELINIZZANTI,TUMORI O CONFLITTI NEUROVASCOLARI. LAVORO IN UN CENTRO ONCOLOGICO E CREDO CHE L'ESAME SIA STATO ESEGUITO CORRETTAMENTE. GRAZIE A DIO IL REFERTO ERA NEGATIVO.
HO ASSUNTO GABAPENTIN 300 PER SVARIATI MESI FINO ALLA SCOMPARSA DEL DOLORE,SURROGATO DA UN PRODOTTO OMEOPATICO -KALMIA LATIFOLIA- E DA VITAMINA B.
DA OTTOBRE 2012 A GENNAIO 2013 NESSUN FASTIDIO, POI NUOVAMENTE L'ESORDIO DOLOROSO MA CON MANIFESTAZIONI DIFFERENTI RISPETTO AL PRECEDENTE. HO SUBITO INIZIATO COL GABAPENTIN PER LA PAURA DI TORNARE A SOFFRIRE ANCHE SE-COME LE SPIEGAVO IN PRECEDENZA- LE MANIFESTAZIONI ALGICHE ADESSO SONO DI DIVERSO TIPO.....NIENTE OCCHIO ROSSO CON LACRIMAZIONE PER ESEMPIO E A VOLTA DURANTE UN SINGOLO EPISODIO IL DOLORE LANCINANTE E' DURATO PIU' DI 40 MINUTI.
HO ASCOLTATO DIVERSE CAMPANE MA HO L'IMPRESSIONE CHE SI SOTTOVALUTI IL PROBLEMA.COSA MI CONSIGLIATE? HO PAURA AD ASSUMERE IL TEGRETOL, SECONDO ME LA CAUSA E' SECONDARIA POTREI GUARIRE CON UNA GIUSTA DIAGNOSI.

IN ATTESA DI UNA RISPOSTA PORGO I MIEI DISTINTI SALUTI.

[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Una "giusta diagnosi" dovrebbe passare almento una o più valutazioni cliniche neurologiche.
Ma intanto sappiamo che la RM encefalo con sequenze angiografiche è normale.
Ora provi a descrivere:
-localizzazione del dolore,
-tipologia del dolore nella maniera più accurata possibile, del tipo: è come se...
-quanto dura un episodio doloroso,
-cosa usa come farmaco sintomatico,
-segni e/o sintomi di accompagnamento al dolore (es: ptosi e tumefazione palpebrale, iperemia congiuntivale e lacrimazione, ipersecrezione ed ostruzione narice omolaterale al dolore, ecc),
-il contatto/pressione con la zona dolorosa aumenta o diminuisce il dolore,
-in assenza di dolore il contatto/pressione con la medesima zona provoca qualche cambiamento?

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta.

La rm dicono essere negativa, sono state eseguite sequenze TOF. Magari le invio il referto la prossima volta.
Il dolore é localizzato in sede orbitaria destra principalmente e rispetto all'anno scorso,forse perché sono mesi che assumo gabapentin, é rimasto confinato li.
Ma anche in sede frontale dx e parietale dx ogni tanto se mi tocco con vigore avverto la scossa.
Ho avuto episodi che duravano piu di mezzora con sensazione di bruciore intenso e intorpedimento del lato interessato insieme ad una sensazione trafittiva, come se avessi un ago dentro l occhio.
Come descrive lei, ho anche avuto lacrimazione,iperemia congiuntivale e ipersecrezione della narice omolaterale...ma questo maggiormente l anno scorso.
Un anno fa persino il vento mi provocava attacchi che duravano circa un minuto, oggi direi di no ma credo per via dell assunzione del Gabapentin.

Attendo una sua cordiale risposta.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Bene, così raccontata non sembra esattamente una nevralgia trigeminale bensì una cefalea a grappolo (o almeno un dolore cranio facciale autonomico-trigeminale cui appartiene la cefalea a grappolo e non la nevralgia trigeminale).
Con questa ipotesi diagnostica effettui una nuova "valutazione neurologica".
Il trattamento è assolutamente differente.
Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
LA RINGRAZIO PER LA SUA CORTESIA.

LEI E' IL PRIMO CHE ESEGUE UNA DIAGNOSI DIVERSA RISPETTO A QUELLE GIA' SENTITE.

DOVREI CONTATTARE ALTRI SPECIALISTI IN ZONA EVIDENTEMENTE E SPIEGARE LORO IL PROBLEMA.

PARLAVA DI TRATTAMENTO DIVERSO? POTREBBE DIRMI IN COSA CONSISTEREBBE? IL GABAPENTIN CHE ATTUALMENTE ASSUMO CREDO CHE SERVI A QUALCOSA OPPURE NO?

QUELLO CHE E' STRANO E' LA VARIABILITA' DEI SINTOMI NEL GIRO DI UN ANNO...ATTUALMENTE NON RIESCO AD ASCIUGARE BENE LA FACCIA...APPENA TOCCO L'OCCHIO AVVERTO LA SCOSSA...OPPURE IN REGIONE PARIETALE DX...

HO PAURA AD INTERROMPERE IL GABAPENTIN...LEI CHE NE PENSA?

ATTENDO NOTIZIE E LE RINNOVO LA MIA STIMA

CORDIALMENTE
[#5]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
allego un mio articolo sull'argomento:

Trattamento cefalea a grappolo: lo stato dell'arte
Otello Poli La cefalea a grappolo, che fino a meno di un un decennio or sono si avvaleva solo di una trattamento farmacologico, trova oggi una alternativa efficace nella O2 terapia e nelle procedure mini-invasive
Articolo a cura di Dr. Otello Poli. Pubblicato il 22/04/2013

Introduzione

La cefalea a grappolo (o "cluster migraine") costituisce patologia rara ma altamente invalidante per la vita quotidiana dei pazienti che ne sono affetti. Nella seconda edizione della International HeadAche Socieaty (IHS) la medesima costituisce il corpo portante delle così dette di un ristretto gruppo di cefalee denominate "autonomico-trigeminali" (TACs). Nel corso di una crisi cefalalgica ha una attivazione delle vie nocicettive afferenti al così detto "sistema trigemino-vascolare" cui segue una attivazione riflessa del sistenma nervoso autonomico a livello endocranico.


Segni e Sintomi

Il disturbo doloroso crano-facciale si contraddistingue per un andamento degli episodi con distribuzione temporale a grappolo (possono verificarsi da uno a dieci epidodi al dì). Un grappolo solitamente dura da 4 a 12 settimane mentre un episodio singolo da 15 a 180 minuti. I periodi liberi ovvero di remissione possono protrarsi per 12-18 mesi. Rispetto alla comune emicrania la cefalea a grappolo colpisce i due sessi in un rapporto M:F=3:1. Il dolore monolaterale presenta una localizzazione temporo-frontale con madalità pulsante noche peri- e retro-orbitaria con modalità trafittiva. La cefalea a grappolo può essere definita come la forma di cefalea più intensa. La medesima presenta un andamento parosissitico e monolaterale. Per lo pià si accompagna ad una sintomatologia autonomica omolaterale al dolore quale: ptosi ed edema palpebrale, iperemia congiuntivale, lacrimazione, rinorrea e congestione nasale.


Cause

Non ben conosciute. In ogni caso viente chiamato in causa uno squilibrio tra vie eccitatorie Glutammatergiche e vie inibitorie Gabaergiche a livello sinaptico e neurorecettoriale coninvolgente il nucleo sensitivo del trigemino e la componente nervosa autonomica che provvede alla innervazione dei vasi endocranici.


Quando rivolgersi al medico

Quando compare un mal di testa intenso e frequente, invalidante per le attività quotidiane della vita, di recente insorgenza. La competenza specialistica è strettamente neurologica e dedicata a quegli specialisti adusi a trattare il dolore cronico severo.


Controlli e Diagnosi

La diagnosi è sempre formulata sulla base di elementi clinici. In ogni caso una risonanza magnetica dell'encefalo con mezzo di contrasto e sequenze angiografiche appare indicata.


Terapia e trattamento

Trattamento della crisi

La inalazione di ossigeno puro al 100% mediante ventimask appartenente ad un circuito chiuso con erogazione per 15 minuti di almeno 7 litri/minuto ma fino al oltre 10 litri/minuto risulta assolutamente efficace in oltre i 2/3 dei pazienti con risoluzione del dolore entro 30 minuti. Non si conoscono controindicazioni a questa tipologia di trattamento nè effetti collaterali.

L'agonista 5HT Sumatriptan al dosaggio di 6 mg per via sottocutanea risulta efficace nei 3/4 dei pazienti. Esso tuttavia è gravato da controindicazioni quali le patologie cardiovascolari, la ipertensione arteriosa non in controllo o non trattata e le patologie cerebrovascolari. Gli effetti collaterali sono rappresentati da senso di costrizione e da dolore toracico.

I due approcci appena indicati possono essere indicato l'approccio di prima scelta sulla crisi dolorosa.

Alternative valide sono il Sumatriptan orale o spray e lo Zolmitriptan orale o spray. Entrambe le alterative per quanto valide e praticate presentano sia minor efficacia che maggiori effetti collaterali, rispettivamente.



Profilassi delle crisi

Gli steroidi somministrati precocemente e per brevi periodi rappresentano una opzione molto efficace nella prima fase di profilassi così da consentire ai farmaci di prima scelta di divenire efficaci. Il Verapamil a dosi quotidiane variabili ma non superiori a valori compresi tra 40mgx3/die e 160mgx3/die, in rapporto a risposta e tolleranza, rappresenta il farmaco di prima scelta. Per l'effetto bradicardizzante, ipotensivo e broncocostrittore sono indicati controlli cardiologici e pneumologici. Nella quotidianità clinica spesso si rende necessaria la somministrazione di dosi minori di Verapamil associato ad un secondo farmaco che il più spesso delle volte può essere il CarbioLitio al dosaggio medio di 300mgx3/die.



Trattamento non farmacologico

Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il "razionale" di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l'anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l'effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.

Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sitema trigemino-vascolare.

In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due "porte di ingresso" esterna per raggiungere in maniera non cruente l'endocranio. Questa tipologia di approccio costituisce una alternativa a quella farmacologica classica per via generale ovvero può essere adottata in integrazione a quest'ultima. Essa va comunque valutata ed esperita prima di classificare un paziente affetto da cefalea a grappolo come "non responder".

Inoltre di dubbia efficacia ma ampiamente praticata la infiltrazione loco-regionale di steroide in sede suboccipitale con modalità simile a quella mesoterapica. Eventuale la efficacia sulla componente muscotensiva del disturbo doloroso.



Gli interventi neurochirurgici, infine, dovrebbero essere presi in considerazioni in pazienti con cefalea a grappolo e ad altre forme dolorose cranio-facciali solamente come ultima ratio, per il rischio di recidive e per il rischio di produrre aree di anestesia dolorosa.

Pertanto i pazienti con dolore cranio facciale cronico severo non responder dovrebbero rivolgersi a centri di eccellenza con ampia casistica in procedure neurochirurgiche lesionali nel momento in cui venga preso in considerazione un intervento demolitivo su strutture anatomiche endocraniche.

[#6]
dopo
Utente
Utente
IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO METTE UN PO' PAURA...MEGLIO L'OSSIGENO...

ALCUNI SPECIALISTI MI AVEVANO ANCHE PARLATO DI SUNCT...CERTO E' CHE FARE DIAGNOSI NON E' SEMPLICE...LA VARIABILITA' DEI SINTOMI MI INDUCE A ESSERE SCETTICO SULLA TERAPIA...AD OGNI MODO...LEI MI CONSIGLIA DI SOSPENDERE IL GABAPENTIN? CREDO CHE QUALCOSA ABBIA FATTO COMUNQUE...O SI E' TRATTATO DI UNA CASUALITA'?

MI RAMMARICO DEL FATTO CHE LEI SIA A ROMA...LA RINGRAZIO DELLA SUA DISPONIBILITA'...LA TERRO' AGGIORNATO SU TUTTO QUELLO CHE FARO'

DISTINTI SALUTI
[#7]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
la SUNCT (è un sotto tipo delle TACs delle quali la cefalea a greppolo è la forma più frequente anche se nel contesto delle cefalee è comunque patologia non frequente, la SUNCT può essere considerata rara). L'acronimo inglese sta per: "short-lasting unilateral neuuralgic form headache attaches with congiuntival injiection and teatering". Si caratterizza per crisi molto frequenti nella giornata e molto brevi con iniziezione congiuntivale e lacrimazione. Alcuni pazienti sono affetti sia da nevralgia trigeminale che da SUNCT.

http://ihs-classification.org/it/02_klassifikation/02_teil1/03.03.00_cluster.html

http://www.cefaleecampania.it/n7-atti/numero7-atti-dilorenzo.html

Come vede l'Italia non è poi così grande.
Cordialmente.
[#8]
dopo
Utente
Utente
DR. POLI APPROFITTO DELLA SUA DISPONIBILITA' ANCORA UNA VOLTA...

MI INDICHI IL PERCORSO DA SEGUIRE PER LA TERAPIA...SE POSSIBILE...

SONO MOLTO CONFUSO E HO PAURA...

CONTINUO O NO AD ASSUMERE GABAPENTIN?

LA PRIMA VOLTA HA AVUTO SUCCESSO ADESSO SEMBRA DI NO...

MI AFFIDO A LEI

LA RINGRAZIO IN OGNI CASO.

ATTENDO RISPOSTA CORDIALMENTE.
[#9]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
ritengo, come è normale che sia, che vi sia un iter diagnostico-terapeutico: prima si fa diagnosi poi si imposta una terapia.
Credo di averle fornito più di alcuni elementi di riflessione a fronte degli insuccessi terapeutici fino ad ora patiti.
Comprende, però, bene come sia metodologicamente che deontontologicamente sia assolutamente scorretto che io le consigli o peggio le prescriva una terapia on line.
La valutazione clinica diretta è sempre imprescindibile. Ne parli con il/i suo neurologo/i o decida diversamente.
Cordialmente.
[#10]
dopo
Utente
Utente
CERTO NON POSSO SICURAMENTE DIRE IL CONTRARIO.

LA RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE CHE HA RIVOLTO NEL MIO CASO, IN OGNI CASO LA TERRO' AGGIORNATO.

DISTINTI SALUTI
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Poli,

vorrei aggiornarla sul mio stato di salute.
In seguito ai suoi preziosi consigli, mi sono rivolto ad uno specialista che mi ha curato con Deltacortene e un integratore, il Normast 600.
Dopo circa 3 settimane di terapia il dolore è svanito e per 9 mesi non ho avuto nulla.

A inizio maggio 2014, il dolore è riapparso e ho ripreso la stessa cura...ora sto meglio ma ancora non guarito del tutto...

Credo di avere qualche forma atipica di qualsiasi cosa essa sia...

Considerata la stima nei suoi confronti, stavo pensando di farmi visitare personalmente da lei...mi indichi il da farsi e come contattarla privatamente se possibile...

Cordialmente
[#12]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Ritengo il trattamento dai lei intrapreso: corticosteroidi più PEA (ovvero Normast) un trattamento assolutamente empirico non riportato in alcuna linea guida della IHS (International Headache Society). Un forte antiinfiammatorio (il Deltacortene=cortisone) ad azione sintomatica (ovvero funziona fino a che lo assume) ed il PEA (in Italia considerato solo un integratore ma al centro di ricerche per applicazioni varie indicato nella "neuroinfiammazione", efficace alle dosi e vie di somministrazioni corrette). Verosimilmente grazie a questo ultimo ha potuto godere in un periodo di benessere prolungato.
Certamente difficile pensare assumere un cortisonico a vita o anche a cicli prolungati.
Mi sembra, ma forse io sbaglio o lei ha dimenticato di scriverlo, come ancori manchi la informazione/dato principale ovverosia l'inquadramento diagnostico.
E' stata formulata una diagnosi per iscritto e se si quale?

Cordialmente.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Non è stata formulata alcuna diagnosi certa, si suppone sia una forma atipica di cefalea a grappolo, data la variabilità dei sintomi. Così mi è stato riferito verbalmente.

Io so solo che da 2 anni a questa parte vivo nel terrore...

Se le occorrono altre informazioni che ho dimenticato di scrivere, chieda pure...l'unica cosa certa che posso dirle è l'esito della RM che grazie al cielo non ha riportato nulla di patologico.

[#14]
dopo
Utente
Utente
Sono andato in visita al Besta di Milano e la diagnosi è stata Cefalea autonomica trigeminale cluster tic.
Oltre al cortisone hanno integrato la terapia con triptani.
Io resto perplesso comunque...non ho mal di testa in senso lato, il dolore atroce si attiva SOLO E UNICAMENTE quando tocco un'area trigger.
Leggendo vari documenti on line (che chiaramente vanno presi con le pinze), si evincono anche altre probabili cause per la caratterizzazione della patologia....

Mi hanno riferito di ATIPIE al Besta...però è troppo atipico davvero!!!
Non ho mal di testa, sento solo la corrente elettrica allo sfregamento di un area trigger...scossa che può durare un secondo come un'ora....ma non ho mai dolore improvviso....resto convinto che la chirurgia o le radiazioni risolvano il problema.
[#15]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Potrebbe trattarsi di una dolore autonomico-trigeminale, gruppo nel quale la cefalea a grappolo rappresenta la forma più nota ma circa la quale esistono varianti (le "atipie").

Il trattamento delle TACs (Trigeminal Autonomic Cephalalgia-s) è codificato da linee guida afferenti alla IHS.

A tal proposito riporto breve articolo scritto da chi le sta rispondendo...

link: https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html

Nella speranza che la lettura possa esserle utile...
[#16]
dopo
Utente
Utente
Dr. Poli,

come al solito la ringrazio per la celerità e l'interesse mostratomi in questo caso atipico che mi affligge.
La lettura sicuramente sarà utile...
La terrò aggiornato.

Distinti e cari saluti.
[#17]
dopo
Utente
Utente
***ATTENZIONE!***
Questo consulto risulta aggiornato a più di DUE MESI fa:
valuta attentamente se la tua risposta puù ancora essere utile all'utente!

Se ritieni opportuno inviare comunque il tuo consulto all'utente allora CANCELLA TUTTO QUESTO AVVISO e scrivi qui di seguito, grazie.
[#18]
dopo
Utente
Utente
FINALMENTE HO SCOPERTO LA VERITA! DISPERATO ORMAI, HO ESEGUITO NUOVAMENTE UNA RISONANZA MAGNETICA (FATTA BENE) ED E' USCITO FUORI UN CONFLITTO NEUROVASCOLARE DA LIBRO (COSI HANNO DETTO I NEURORADIOLOGI). QUINDI HO INIZIATO AD ASSUMERE TEGRETOL 600 MG AL GIORNO E PER ORA STO BENE. STO BENE DA CIRCA 5 MESI ORMAI. IL NEUROCHIRURGO PER ORA SCONSIGLIA L'INTERVENTO, IO PERO' MI CHIEDEVO SE ERA POSSIBILE RISOLVERE IL PROBLEMA COL CYBERKNIFE. NON VORREI ASSUMERE TEGRETOL PER TUTTA LA VITA CONSIDERATI GLI EFFETTI COLLATERALI. COSA MI CONSIGLIATE?
[#19]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Pertanto la prima Angio-RM o era fatta male o era stata mal refertata.
Un conflitto neurovascolare spiega il suo dolore in territorio trigeminale.
Il Tegretol è uno dei farmaci indicati nel trattamento della nevralgia facciale.
Ora sta bene...ed è mia opinione, come quella del neurochirurgo, che non vi sia una indicazione a procedure invasive.
Circa il Tegretol (possibili effetti indesiderati) da fare esami ematici:
emocromo ed elettroliti (in particolare il Na+) ogni 3-4 mesi.

Questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituire una visita medica.

Cordialmente.
[#20]
dopo
Utente
Utente
DR.POLI HO LETTO UN SUO ARTICOLO SULLA SCRAMBLER THERAPY. IN SOSTITUZIONE AL TEGRETOL SAREBBE EFFICACE?
[#21]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Ritengo che se il Tegreto funziona non c'è motivo, al momento, di cambiare trattamento.

"Sarebbe efficace?".
E' stata pensata e prodotta per il dolore neuropatico.
Ma comprenda come io sia un sono medico ma non ho poteri divinatori.
Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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