Parestesie, fitte, formicolii cranio facciali

Buongiorno,

soffro dall'inizio dell'anno di parestesie facciali (anche se mi tocco le guancie), al cranio, ho avuto per qualche giorno delle fitte atroci nella zona della fossa temporale sx. Le fitte sono passate con il tempo...ma il formicolio persiste in pratica quotidianamente. Ho appena effettuato alcuni esami sotto consiglio del mio dentista per sospetta disfunzione atm, con esiti negativi. Soffro inoltre da anni di acufeni perenni che a volte si impennano e diventano più forti per qualche secondo per poi scemare. Il medico mi ha prescitto 3 gocce di Laroxyl al giorno che poco mi aiutano. Inoltre in concomitanza di questi sintomi mi sono accorto di avere la pressione alta..a volte mi è salita a 165/175 e ho avuto due episodi di tachicardia con frequenza per tutta la notte a 134 bpm, tutti gli esami cardiaci, holter commpreso sono negativi. Il mio medico curante senza fare alcun esame clinico mi ha prescritto la pillola per l'ipertensione solo per il fatto che i miei genitori ne soffrono e quindi a suo parere è genetica.

Inizio ad essere seriamente preoccupato soprattutto perchè se strofino le guance le parestesie partono subito...a volte si estendono a cranio e mento, ho capogiri, indolenzimento del collo, sensazione di gonfiore e orecchio chiuso...

In attesa di un vostro consulto vi ringrazio.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gentile utente,
dolore, parestesie ed altri disturbi cranio-facciali indicherebbero la necessità di una valutazione neurologica e di eventuali esami strumentali che dovessero rivelarsi indicati.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dott.

La ringrazio per essere intervenuto. Al momento ho effettuato anche una visita otorinolaringoiatrica dalla quale non è emerso nulla di evidente. Tranne una lievissima perdita dell'udito...i miei acufeni persistono più o meno forti ma costanti da anni e anni. La gnatologa ha evidenziato una laterodeviazione modesta e una tensione muscolare, mi ha dato degli esercizi che sto seguendo per rilassare i muscoli masticatori. Al momento la situazione migliora a tratti..per poi ripresentarsi formicolii sparsi per tutto il volto e il capo..il mio medico dice di continuare afino a fine mese con il laroxyl 3 gocce. Ma non servono quasi mai..il disturbo è iniziato da fine marzo. Sono ormai due mesi...a volte avverto una lievissima fitta alla zona della fossa temporale sinistra..punto dove i primi di marzo ho avuto i dolori atroci per giorni di sui ho accennato nel primo post. Inizio seriamente ad essere preoccupato. In tutto questo nessuno mi ha prescritto un semplice antinfiammatorio...che credo aiuti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile Dott. Otello ho effettuato visita neurologica.

L'esame ha evidenziato problemi di equilibrio (leggeri) ad occhi chiusi e un ritardo della trasmissione degli impulsi dalle gambe. Ho effettuato i potenziali evocati somatosensoriali dove viene evidenziato unna maggiore latenza nelle gambe (maggiore a sinistra). I miei formicolii sono andati scemando nel tempo ma ci sono, così come formicolii, sensazione di spilli, e a volte la sensazione che le mie gambe non vadano proprio bene, una sensazione che prima non avevo. Aggiungo che ora quando sottopongo le mie mani (soprattutto il palmo e i polpastrelli) a piccoli solleciti mi fanno male come se mi fossi ustionato per almeno un paio di minuti poi la cosa scema. Farò una risonanza encefalo e tronco encefalico il 2 settembre. Faccio una domanda scema...ma visto il punto di partenza a sinistra (zona maggiormente colpita) e l'occhio gonfio posso essere vittima di neuropatie post erpetiche che magari non hanno avuto sfogo? Ricordo che non ho mai contratto la varicella in pieno, mi sono sempre comparse al massimo un paio di bolle su tutto il corpo da piccolo e da adulto per due volte.

grazie in anticipo
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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