Spasmi muscolari notturni dopo sport

Buonasera,
Sono una ragazza di 25 anni, normopeso, non fumatrice.
Vi scrivo perché da diverso tempo soffro di questi spasmi muscolari, che si verificano nel momento in cui sto per assopirmi, e sempre dopo aver svolto attività fisica.
Per anni ho praticato sport senza problemi, e fino allo scorso anno praticavo calcetto due sere a settimana per due ore. In quel contesto, soprattutto i primi periodi di allenamento, avevo difficoltà nel prendere sonno, ma piano piano il problema si è risolto.
Da settembre, invece, ho iniziato ad avere questi scatti notturni subito dopo l'attività fisica, che comportano un risveglio improvviso e un'accelerazione della frequenza cardiaca, cui segue una forte sensazione di freddo che mi porta addirittura a tremare. Inoltre, a volte prima di andare a letto, mi sento molto giù di morale ed ho forti mal di testa, sempre dopo lo sport.
Per ovviare al problema ho anticipato l'orario di allenamento, spostandolo al primo pomeriggio, ma il problema persiste. In pratica anche 20-25 minuti di cyclette, molto blanda, verso le 14.30, o una passeggiata veloce, la sera mi portano a non dormire bene.
Essendo donatrice, svolgo le analisi del sangue ogni 6 mesi circa, e a parte una lieve alterazione dei livelli di colesterolo, ma davvero minima, i valori sono tutti nella norma. Ho svolto diverse visite cardiologiche per motivi sportivi e tutto è sempre risultato perfetto.
Allora il problema in cosa consiste?
Devo sentire il mio medico?
E' possibile che ci sia una componente ansiosa?

Grazie in anticipo per la cortese attenzione,
Cordiali saluti
Cristina
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Cristina,

con i limiti di un consulto a distanza gli "scattini" che riferisce durante la fase di addormentamento potrebbero essere i cosiddetti "sussulti ipnici" o "scosse ipnagogiche", fenomeni benigni che spesso riconoscono una causa ansiosa, stress, sforzi fisici, ecc.
Le ricordo però che questa è solo un'ipotesi a distanza, un consulto dal Suo medico curante è sicuramente consigliabile, in un secondo tempo non sarebbe da escludere il ricorso ad un centro di medicina del sonno per un approfondimento diagnostico del caso qualora il disturbo non si dovesse risolvere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro