Sensazione di perdite di urina

Buongiorno,
Sono una ragazza di 25 anni e recentemente mio padre è stato operato per una lesione frontale che si è rivelata un glioblastoma al IV stadio.
Volevo sapere se ci fosse familiarità per questa malattia e se mi fosse consigliato sottopormi a visite di controllo per accertarne l''assenza.
A luglio di questo hanno ho fatto una tac cranio in Ps per un forte mal di testa ma la tac è risultata negativa. Un mese dopo però ho cominciato a sentire un dolore nel mezzo delle scapole per qualche giorno che poi è svanito per ripresentarsi solo due mesi dopo, anche se stavolta in maniera un po'' più forte che permane come un leggero fastidio. Sono perciò andata in visita da un ortopedico che mi ha detto di avere dorsalgia e lombalgia da sovraccarico (sono infatti molto in sovrappeso) e mi ha prescritto due cicli di fisioterapia.
Tuttavia una settimana fa ho cominciato ad avere la sensazione di avere delle piccole perdite di urina. Ho letto che uno dei segni dei tumori spinali può essere l''incontinenza sfinteriale e mi sono molto spaventata. Da allora mi sento in continuo la sensazione di gocce di pipì che scendono lungo le gambe, prima solo quando ero seduta, adesso invece anche un piedi e in situazioni paradosse (come ad esempio quando sono seduta in bagno e sto già facendo pipì ), anche se effettivamente non perdo nemmeno una goccia di urina.
Dovrei fare una risonanza magnetica alla schiena? È possibile che abbia ereditato la condizione di mio padre? Oppure che questi sintomi siano il segno di una patologia più grave quale la sclerosi multipla ?
Aggiungo che sono affetta da disturbo d'ansia generalizzato, attualmente in terapia con paroxetina 5 gocce al giorno e psicoterapia.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi pare che il sintomo sia di natura ansiosa in quanto è solo una Sua sensazione senza in effetti nessuna perdita di urina come Lei giustamente sottolinea.
Non pensi malattie importanti.
La paroxetina è comunque altamente sottodosata, con questo dosaggio è difficile ottenere effetti terapeutici significativi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro