Evoluzione cefalea

Da più di sei anni soffro di emicrania,
Finché ero ragazzina alleviavo il dolore con un semplice oki, ma con il passare del tempo sono voluta andare a fondo sulla cosa e mi rivolsi ad un neurologo.
Per scrupolo mi fece fare una risonanza alla testa dove risultó un astrocitoma pilocitico zona cervelletto. Così feci l'intervento con asportazione completa , che andò a buon fine e ne uscii praticamente senza ricadute .
I medici mi dissero che le mie crisi di emicrania non erano collegate all' astrocitoma quindi con il tempo gli attacchi si ripresentarono .
Da ormai due anni risolvo gli attacchi con il frovatriptan ( auradol 2,5 mg, una cp ai primi sintomi) e se il dolore non passa integro con una cp di desketo.
Nonostante gli attacchi frequenti mi prescrissero una cura profilattica con la flunarizina e una bustina di magnesio la sera ; dove gli attacchi si presentavano ogni 5-7 giorni . Feci parecchi cicli , ma ora me L hanno fatta smettere , ed ho le crisi ogni 2/3 giorni ;consigliandomi una cp di triptizol dopo cena per 60 giorni. ( ancora da iniziare).
Il medico di base ha riscontrato che ho dei trigger point nella zona cervicale e mi ha consigliato di fare delle sedute di fisioterapia e per la pressione bassa 15 gocce di gutron la mattina ( che non ho mai preso per timore di effetti collaterali vista la giovane età ).
Ci tenevo a specificare che il dolore parte da dietro la testa e si alterna ogni volta o la parte sinistra o destra proseguendo sopra l'occhio ed è pulsante . Provo sollievo sdraiata appoggiandomi sul lato della parte della testa dolorante .
Se non intervengo con il triptano ho anche nausea e in passato ho anche rimesso spesso.

Capisco che è importante trovare una cura come via di uscita o per lo meno con lo scopo di ridurre gli attacchi, ma mi sento come una cavia la quale le prescrivono nuovi farmaci e non penso che facciano bene ...
Volevo avere un confronto .

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

se l'assunzione di auradol è efficace siamo in presenza di una forma emicranica di cefalea e, considerata la frequenza che riporta, è certamente indicata una terapia di prevenzione.
Per fortuna a tale scopo abbiamo a disposizione diverse molecole che non in tutti i pazienti hanno la stessa efficacia per motivi di reattività individuale, infatti ogni soggetto risponde in maniera diversa ad un altro anche con lo stesso farmaco.
Pertanto se una molecola risulta poco o nulla efficace è razionale sostituirla con un'altra senza per questo doversi sentire una cavia.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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