Encefalite virale da enterovirus

Buongiorno,
mia moglie è stata ricoverata il 23/11/2018 per fortissimo mal di testa farmaco resistente e leggera febbre. Qualche giorno prima del ricovero ha accusato vista annebbiata e doppia per qualche istante.
Dopo aver effettuato la tac (esito negativo) le hanno diagnosticato Meningo-encefalite virale da enterovirus grazie alla rachicentesi effettuata in pronto soccorso.
Terapia: decadron 8mgx3, che ha dovuto sospendere dopo 5 giorni per inizio di brachicardia.
Effettuati esami ematochimici: ok
Effettuata Rm Encefalo con MDC il 27/11: si osservano, nelle sequenze a TR lungo, 2 puntiformi, sfumate per intensità, una in sede frontale cortico-sottocrtiale ed una in sede parietale a destra, di significato aspecifico. Per il resto non si osservano alterazioni di segnale in sede sovra o sottotentrionale. Dopo mdc non si osservano aree di patologico enhancement cerebro-meningeo. I ventricoli e le cisterne subaracnoidee sono regolari. Collateralmente si osserva ipertrofia turbinati inferiori.
Visita oculistica e schema di Hess del 29/11: nella norma.
Dimessa il 29/11/2018, ancora capogiri, deambulazione difficoltosa e vista annebbiata.
Dopo 1 settimana di ripresa (la vista è tornata normale) sono ripresi i mal di testa anche forti (ma con tachipirina dopo 50min passavano) e siamo tornati in pronto perché anche i capogiri e la vista erano peggiorati nuovamente.
Effettuati: RM encefalo senza MDC: nulla di rilevante
Esame del liquor: negativo.
Ritornati a casa, abbiamo combattuto" con i postumi della rachicentesi 10 giorni, quindi sdraiata in posizione supina, altrimenti fortissimo mal di testa. Rimarrà a casa fino a fine gennaio d’accordo con il suo medico e con il lavoro (fa la caposala).

Ora, 4/1/2019 la vista è tornata normale, durante il giorno sta abbastanza bene, ma se fa qualche sforzo particolare soprattutto si china o sta con la testa abbassata per qualche minuto, si deve sdraiare perché le tornano i capogiri, vertigini e la vista le si annebbia per qualche ora.
Arrivo alle 2 mie domande:
1) normale tutto questo, epuò essere che si sia infiammato (anche se in via di guarigione) il nervo ottico? La guarigione da questa encefalite (per fortuna presa in tempo) può avvenire al 100% magari dopo più mesi?
2) Leggendo anche Voi la RM del 27/11, riscontrate tutto ok come detto dell’ospedale?
Grazie molte, abbiamo solo bisogno di rassicurazioni in merito alla completa guarigione, anche se ci volesse più tempo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Utente,
dalla dettagliata descrizione che ha fatto non sembra di desumere che al presente vi sia un coinvolgimento della capacità visiva (come attestato dalla visita oculistica), né dal referto della risonanza si rileva alcun coinvolgimento dell'area visiva o degli stessi nervi ottici. Il reperto di quelle due aree puntiformi cortico-sottocorticali è riferito come aspecifico ma che potrebbe anche essere compatibile con gli esiti del processo infiammatorio patito dalla paziente.
A mio avviso, il decorso sembra più che favorevole e le auguro che presto veda sua moglie reintegrata nella piena normalità.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta così tempestiva, le chiedo solo più in base alla sua esperienza quanto tempo può volerci e se la guarigione può avvenire al 100%, dato che per fortuna non ha subìto danni celebrali ma sono rimasti questi "fastidiosi" capogiri e annebbiamenti della vista a distanza di 1 mese.
Grazie ancora
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Considerando la favorevolezza del decorso, ritengo di poterla sperare in una guarigione totale, sul cui tempo è arduo poter dare così in astratto una risposta. Inoltre, i sintomi descritti potrebbero anche non essere relativi all'episodio patito, ma essere collegati solo allo stato di convalescenza.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, mia moglie lamenta ancora alcune ore durante la giornata (sopratutto la sera) una pesantezza all'occhio sinistro con vista offuscata e vertigini, addirittura le inizia quando si concentra per leggere qualcosa con caratteri piccoli.
Questo "problema" è stato il primo sintomo dell'encefalite qualche giorno prima di essere ricoverata e se lo sta portando dietro da quasi 2 mesi...è migliorata rispetto a 1 mese fa, ma allo stato attuale non c'è un giorno in cui non le venga e non le è mai passata del tutto.

Il medico della mutua dice che è normale, fa parte della ripresa dopo l'encefalite che di solito non è così rapida, che per fortuna gli esami sono ok e dice di iniziare ad "allenare" il cervello magari facendo una passeggiata e se si affatica di prendere tachipirina, ma di iniziare a uscire piano piano.

Secondo lei, potrebbe essere una neurite ottica (nonostante le 2 RM negative) e quindi il nervo ottico potrebbe essere danneggiato o solo infiammato? Se sì, potrebbe passare da sola o ci consiglia di andare comunque da un neurologo per una visita di controllo della convalescenza, magari facendo i PEV?

Grazie molte per la disponibilità
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Credo di poterla incoraggiare a fugare i suoi sospetti della neurite ottica che si manifesta con ben altri sintomi. Comunque, se come lei riferisce, il disturbo sembra in larga parte confinato nell'area visiva, può essere opportuno approfondire le indagini in tale senso, eseguendo i PEV a livello centrale, ma anche a livello periferico praticando un esame del campo visivo.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, mia moglie ha effettuato l'esame del campo visivo computerizzato che ha evidenziato nell'occhio sinistro un oscuramento nella parte periferica.
Purtroppo l'oculista che doveva spiegarci il risultato dell'esame era di fretta, se le mandassi via mail la scansione potrebbe guardarla e darmi una breve spiegazione?
La ringrazio in anticipo.
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