La miopia di grado elevato non corretta, può essere fattore scatenante di aura ed emicrania?

Buongiorno,

5 mesi fa, ho avuto un calo della vista (miopia), difetto di livello abbastanza grave che ho sempre posseduto.

Da subito l'oculista che mi ha visitato, ha riferito che l'occhio sinistro in particolare, dove era avvenuto il calo più evidente era ok.

La miopia non è stata subito corretta, per vedere se fossero problemi legati ad una congiuntivite di poco precedente al calo.

Purtroppo la visione dell'occhio sinistro non è migliorata nei mesi successivi e negligentemente ho insistito ad aspettare ad effettuare il cambio occhiali.

Facendo il videoterminalista, ho iniziato a risentire del problema.

Un mese dopo l'aggravarsi della miopia, ho avuto 2 episodi di aura senza emicrania (visione di una linea luminosa in entrambi gli occhi con prevalenza del sinistro, che mano mano si allargava e rendeva la vista difficile.

Tali episodi, non conoscendo cosa fosse l'aura, perchè mai avuta prima (ho 40 anni), li ho catalogati come fossero caloi di zuccheri (ero nel periodo più stressante della mia vita, la nascita di un figlio e i successivi problemi di salute di quest'ultimo).
Erano giorni in cui dormivo pochissimo e mangiavo poco, da qui il pensiero al calo di zuccheri.

Passati 3 mesi senza più nessun episodio, 2 settimane fa il problema si ripresenta, questa volta però all'aura, segue un forte mal di testa cervicale.

In quel giorno ho lavorato molto al computer con relativo mal di testa già annunciato e con l'occhiale sbagliato.

in conlusione, ho sentito una neurologa che mia ha consigliato di fare risonanza ed ho anche prenotato visita cardiologica.

Volevo però sapere: può essere un problema di vista che si riflette sull'encefalo?
O invece il calo della vista può essere la conseguenza di un problema neurologico.

Gli occhiali li ho appena cambiati e l'ottico mi ha comunicato che era aumentata la miopia in entrambi gli occhi, messo lenti anti radiazioni blu, cambiato asse di correzione che era mutato.
Ultima precisazione, tutti gli episodi di aura si sono verificati attorno alle ore 13. 00 -13. 30, prima del pranzo. Non so se abbia un valore, ma lo tenevo a precisare.
Grazie per qualsiasi risposta.
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Egregio Paziente,
c'è qualcosa di vero in quel che dice, nel senso che le condizioni del cervello possono riverberarsi sull'acuità visiva, ma questo accade nel caso di aumento della pressione intracranica con sofferenza secondaria del nervo ottico. Ad ogni modo, dal suo resoconto anamnestico resta alquanto problematico desumere se lei abbia avuto un episodio di emicrania preceduta da aura (che non ha alcuna relazione con la miopia) oppure se si sia trattato piuttosto di cefalea di tipo tensivo, come parrebbe più probabile. Il motivo di confusione non si potrà dirimere eseguendo la Risonanza, che attesterà solo che non sussiste alcuna condizione responsabile di ipertensione endocranica, ma sottoponendosi ad una attenta valutazione clinico-anamnestica da parte del neurologo.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della celere risposta Dottore,

alcune precisazioni se possibile: se vi fosse stato aumento della pressione intracranica e conseguente interessamento secondario del nervo ottico, l'oculista sarebbe stato in grado di vederlo?
La cefalea di tipo tensivo, si può presentare con manifestazioni di aura?

Grazie ancora, cordialità.
[#3]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Come le ho già detto nella precedente risposta, in caso di ipertensione endocranica si realizza il quadro fondoscopico di papilla da stasi, che ovviamente non sfugge all'Oculista. Infine, la cefalea di tipo tensivo non è preceduta da aura.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Quindi Dottore in conclusione, se avessi avuto cefalea tensiva, i fenomeni visivi che mi sono occorsi, non dovrebbero essere vere e proprie auree, ma solo fotosensibilità immagino.
Grazie.
Saluti.
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