Ho paura di avere la sclerosi multipla

Salve, sono un ragazzo di 21 anni.
Negli ultimi mesi ho dei sintomi riconducibili alla Sclerosi Multipla: rigidità alle articolazioni (sopratutto mani e piedi) e nervi doloranti, ma non presento problemi alla vista o di mantenere l’equilibrio.
A dire la verità io durante il periodo del lockdown ho avuto vari problemi di ansia come la nausea (rimettevi quasi ogni giorno) e ho sviluppato delle paure per le malattie gravi, per un po’ ho avuto la paura dei tumori e da aprile fino a metà agosto ho avuto un dolore al fianco sinistro incomprensibile, in più cercavo di farmi una diagnosi da solo peggiorando ulteriormente la situazione, piano piano ho iniziato a non pensarci e il dolore si progressivamente alleviato fino a finire completamente.
Ora da un bel po mi si sono presentati questi sintomi strani, ma ci sono giorni in cui li ho di meno e giorni di più (come per il fianco prima tra l’altro).
Siccome sono una persona che tende ad informarsi sempre più, a volte cado ancora nella trappola di farmi da solo una diagnosi cercando i sintomi sulla malattia, ogni volta che leggo o penso ai sintomi della malattia, chissà come mai.

La mia preoccupazione aumenta sopratutto quando ho rigidità alle dita, al polso o alla mano in generale, ad esempio l’altra sera ero a giocare a biliardo con un mio amico e quando andavo a posizionare la mano sul l’anno in modalità di appoggio per la stecca sentivo come se la mano si bloccasse in quella posizione.
Inoltre se sto con gambe accavallate i piedi si Intorbidiscono, a volte sento anche del formicolio alle mani e ai piedi.

Ora vorrei capire se c’è veramente qualcosa di preoccupante o se è solo un mio problema di tipo ipocondriaco/ansioso, se lo fosse come posso superarlo?

Grazie mille in anticipo per la risposta.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

dal contenuto del post non si rilevano sintomi che possano orientare verso la SM.
Verosimilmente si tratta di sintomi psicosomatici causati da un disturbo d'ansia. E' questa che deve affrontare rivolgendosi ad uno psichiatra o ad uno psicologo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro